F1 | Red Bull, Verstappen limita i danni: “E’ il momento di dare una svolta!”

"Avremmo potuto fare di più, la strategia non è stata ottimale: il sesto posto non ci basta"

F1 | Red Bull, Verstappen limita i danni: “E’ il momento di dare una svolta!”

Monza – Ci aveva abituato a contare, vittoria dopo vittoria, weekend dopo weekend, macinando record. Adesso continuiamo a farlo, e siamo a sei GP senza nemmeno una vittoria.

Nel tempio della velocità, dominato dal rosso e da canti di gioia dedicati al vincitore, al Re d’Italia Charles Leclerc, è assordante il silenzio del box Red Bull. Max Verstappen chiude il Gran Premio di Monza col il sesto posto, limitando i danni grazie anche alla mancanza di gerarchie in casa McLaren. I punti di distacco tra i due sono ancora sessantadue, ma è evidente che questa vista oggi sia una Red Bull persa. All’inizio è lo stesso Verstappen a chiedere al muretto, dopo la prima sosta, se vogliono che lotti contro Norris, intento a tornare davanti anche lui dopo il cambio gomme. Più feroce il team radio nell’ultima parte di gara, quando Max chiede espressamente ai componenti del team di svegliarsi, perché seppur la sesta sia una posizione “di mer*a”, è comunque importante per il mondiale, il cui esito non è più così scontato. Proprio la Red Bull aveva tutte le carte in regola per tentare la strategia ad una sola sosta – entrambi i piloti hanno montato la hard alla partenza – ma il muretto non ha rischiato, condannando Max a restare dietro. Monza ha confermato lo stato di smarrimento di questa Red Bull, che si ritrova ad essere preda non solo del team papaya, ma anche di Ferrari e Mercedes. L’olandese dovrà trovare una soluzione e in fretta.

Verstappen: “Dobbiamo lavorare sulla macchina e farla tornare quella dell’anno scorso”

“Mi aspettavo che andasse così. Sapevo che non avrei potuto lottare tanto, ma col senno di poi penso che avremmo potuto fare di più, la strategia non è stata ottimale, ma abbiamo anche dovuto limitare il motore a causa di un problema, che ci ha impedito di usare il massimo della potenza. Dobbiamo lavorare più duramente, sopratutto sulla macchina: credo che abbiamo individuato il problema, però ora è il momento di dare una svolta, cambiare la macchina e riportarla a quella che era l’anno scorso. Oggi siamo riusciti a limitare i danni, poteva andare molto peggio, abbiamo comunque fatto un buon lavoro, ma il sesto posto non ci soddisfa”.

 

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