F1 | Racing Bulls, Ricciardo accusa Stroll: “Non mi ha nemmeno visto!”

"Daniel aveva un buon passo, è frustrante essere entrambi fuori" ha aggiunto Tsunoda

F1 | Racing Bulls, Ricciardo accusa Stroll: “Non mi ha nemmeno visto!”

Shanghai – Che disastro per la Racing Bulls! Il team di Faenza saluta la Cina con un doppio ritiro. Tutto accade al rientro della Safety Car, a metà gara. Il leader di gara Verstappen da’ il colpo di acceleratore alla penultima curva, ed è li che accade tutto: Yuki Tsunoda e Kevin Magnussen si toccano, e il giapponese riporta una foratura. La sua VCARB01 finisce in testa coda e Tsunoda è così costretto al ritiro. Ancora più eclatante, però, l’incidente di Daniel Ricciardo: l’australiano sembrava essere in una dimensione tutta nuova in questo weekend, grazie al nuovo telaio. Al momento del rientro della SC, Daniel era in undicesima posizione quando, in curva 14, Lance Stroll ha accelerato come se la Racing Bulls non ci fosse affatto, finendo negli scarichi della vettura, sollevandola. Diffusore completamente danneggiato per Daniel e gara completamente distrutta: dopo pochi giri Ricciardo si arrende alla realtà e riporta la vettura ai box. Ma non è finita: durante il regime di Safety Car l’australiano ha sorpassato Nico Hulkenberg senza restituire la posizione. Per questo, Ricciardo dovrà scontare tre posizioni di penalità in griglia a Miami.

Ricciardo: “Non mi ha nemmeno visto, questo è il problema maggiore”

“Avevamo recuperato molto terreno nello stint precedente all’intervento della Safety Car, ma poco prima della ripartenza ho preso una bella botta e la macchina è stata danneggiata. Abbiamo deciso di ritirarci perché non sembrava più di star guidando una vettura di F1. È molto frustrante. Ho guardato il suo onboard: alla ripartenza non puoi prevedere cosa farà quello davanti, devi essere più cauto che mai; mi è vento addosso con una velocità nettamente maggiore, e sembrava che non mi guardasse nemmeno, dalla posizione del suo casco sembra quasi guardasse l’apice della curva. Questo è il problema maggiore. Non sapremo mai cosa sarebbe potuto accadere nel corso della gara, ma credo che fossimo in una buona posizione in quel momento. Farsi rovinare la gara da qualcun altro è frustrante ed è da qui che arriva la delusione, perché oggi avevamo un’opportunità e l’abbiamo persa. Credo che siamo tutti molto delusi. Quando sono tornato in garage, ho visto i meccanici che guardavano i danni ed erano affranti quanto me. Dal punto di vista del passo, credo sia stato il weekend migliore finora e abbiamo potuto percepire un certo slancio, una sorta di svolta nella stagione. Andremo a Miami e cercheremo di continuare a lavorare su questo aspetto”.

Tsunoda: “Il team ha fatto di tutto per aiutarmi”

“È frustrante il modo in cui è andata a finire oggi. Ero soddisfatto per come stavo andando in gara fino a quel contatto con Magnussen. Dopo la Safety Car, sono ripartito bene e ho guadagnato cinque posizioni, quindi credo di aver fatto il massimo, ma il mio passo non è migliorato come avremmo voluto.  Scivolavamo più degli altri e il team ha fatto di tutto per aiutarmi a risolvere il problema ma, nel complesso, questa settimana non siamo riusciti a mostrare le nostre vere performance, ed è un peccato. Ne analizzeremo i motivi al ritorno a Faenza e so che torneremo più forti a Miami. È un peccato che anche Daniel si sia dovuto ritirare, perché aveva un buon passo in questa gara: è frustrante per il team non portare al traguardo nessuna delle due vetture e non riuscire a fare punti”.

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