F1 | Per Hamilton anche altre monoposto meritavano la squalifica ad Austin

"Alcune vetture non erano a posto, l'hanno fatta franca", ha detto il sette volte campione del mondo

F1 | Per Hamilton anche altre monoposto meritavano la squalifica ad Austin

La gara di Austin ha regalato sentimenti contrastanti a Lewis Hamilton. Quella della soddisfazione al termine della gara, che ha visto il sette volte campione della Mercedes terminare secondo alle spalle della Red Bull del vincitore Max Verstappen, e di delusione nelle ore successive alla bandiera a scacchi per la squalifica ricevuta. L’inglese infatti, insieme alla Ferrari di Charles Leclerc, è stato estromesso dalla classifica finale del Gran Premio degli Stati Uniti per l’eccessiva usura di alcune aree del fondo sulla sua W14 numero 44.

Sull’accaduto ne ha discusso a Città del Messico, dove il Circus è impegnato in questo weekend, lo stesso Hamilton che ha sottolineato come anche altre vetture avrebbero dovuto subire il suo stesso destino.

“Ho sentito da diverse fonti che c’erano molte altre auto non a posto ma che non sono state controllate, l’hanno fatta franca – ha dichiarato Hamilton, citato da RacingNews365.com – Corro qui da 16 anni e ci sono stati momenti in cui si sono verificati molti altri scenari come questo, in cui alcuni se la sono cavata in un modo altri invece sono stati sfortunati ad essere ispezionati”.

Hamilton, completando la propria disamina, afferma che ci vorrebbero delle modifiche, in particolar modo per quel che riguarda il parco chiuso, nei weekend contraddistinti dal format Sprint Race: “È necessaria una struttura migliore per garantire uniformità su tutta la linea. Non avevamo mai avuto questo problema ad Austin. Abbiamo dovuto sostenere anche una sprint. Dovremmo trovare una soluzione differente e non quella in cui una monoposto è già pronta al venerdì su certe piste sconnesse”.

3/5 - (4 votes)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati