F1 | Mercedes W10 EQ-Power+, Allison: “I lavori sono iniziati alla fine del 2017”

"Speriamo di sfruttare al meglio i pochi chilometri concessi nello shakedown", ha aggiunto

La nuova Mercedes W10 EQ-Power, almeno esteticamente è sicuramente una macchina bellissima. Chiaramente quello che più conterà in pista saranno le prestazioni che tireranno fuori motore e aerodinamica. Quest’ultima in particolare è oggetto di curiosità visti i cambi di regolamento. Ci spiega qualcosa James Allison ai margini della presentazione della nuova vettura.

“I lavori per il progetto W10 sono iniziati alla fine del 2017 – ha ammesso James Allison, direttore tecnico della Mercedes. All’epoca ci siamo incontrati per avere i primi riscontri sul telaio da presentare e su come cambierà la power unit rispetto alla stagione precedente, e più in generale su quali fossero i nostri obiettivi per il progetto. Abbiamo definito i piani per il nostro spiegamento di risorse, sviluppando l’auto del 2018  e progettare quella del 2019 con un dispiego di energie e persone ben calibrato. I cambiamenti di regolamento rappresentato delle opportunità, ma anche delle minacce, perché se non sei intelligente e non sai interpretare al meglio le nuove regole soffrirai per gran parte della stagione. C’è sempre quel forte senso di ansia che ti porta a credere di non fare mai abbastanza, e non vedi l’ora di scoprirlo”.

“La W10 mantiene lo stesso passo e in generale la stessa architettura delle macchine precedenti, ma con un attento esame si può vedere che il concetto è stato ulteriormente perfezionato: ogni elemento è più stretto, ogni cambiamento ci ha permesso di migliorare le prestazioni aerodinamiche al di là di ciò che sarebbe stato possibile se avessimo accettato i limiti fisici del design del 2018. I regolamenti non hanno cambiato le nostre decisioni iniziali, ma hanno modificato il concetto aerodinamico della macchina. Queste regole sono uscite molto tardi e mentre affrontavamo una battaglia in pista: abbiamo incaricato degli esperti in aerodinamica per vedere cosa queste regole effettivamente andavano a cambiare nel campo dei flussi”.

“Lo shakedown di oggi è solo una piccola parte del lavoro – conclude l’ex Ferrari – ma è un momento speciale perché la macchina gira per la prima volta. Speriamo di sfruttare al meglio questi pochi chilometri a disposizione e di non riscontrare difetti, dandoci fiducia per Barcellona. Per me è ansia all’inizio e poi, si spera, sollievo alla fine. Questo processo di emozioni arriva dallo sforzo di centinaia di persone che hanno lavorato duramente in questi mesi”.

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