F1 | McLaren e Mercedes regolari: la Red Bull perde anche fuori dalla pista
La squadra di Milton Keynes è preoccupata: non vince dal 23 giugno ed è la quarta forza in pista
Nella giornata di ieri è arrivata un’altra sconfitta per la Red Bull, questa volta però non in pista. La squadra di Milton Keynes aveva richiamato la FIA all’attenzione in merito alle ali flessibili della McLaren e della Mercedes. Le due vetture sono state però controllate, così come tutte le altre, sin dal Gran Premio del Belgio con delle telecamere particolari montate appositamente dalla Federazione Internazionale, la quale, dopo la gara di Monza, ha confermato come tutte le monoposto in pista siano regolari e rispettino il regolamento.
Nikolas Tombazis, delegato tecnico della FIA, ha espressamente detto che semmai dovesse cambiare qualcosa, non accadrà prima del 2025, e per questo motivo dunque la Red Bull, appoggiata a quanto pare anche dalla Ferrari in questa mini battaglia, dovrà adeguarsi a coloro che evidentemente in questo momento stanno interpretando al meglio le normative sotto questo punto di vista, ovvero McLaren e Mercedes appunto. Il team campione del mondo in carica non ha più i favori del pronostico sotto tutti i punti di vista: a Monza, Verstappen e Perez hanno preso sei decimi di distacco in qualifica, e il tre volte iridato non è riuscito a fare meglio della sesta posizione in gara, con una strategia da mani nei capelli e operazioni in pista ben al di sotto degli standard ai quali siamo stati abituati.
Red Bull, le preoccupazioni di Christian Horner
Christian Horner si è detto parecchio preoccupato di questa situazione che si è venuta a creare negli ultimi mesi. Il caos degli ultimi mesi potrebbe avere inficiato, così come l’addio di Newey, a quanto pare prossimo all’Aston Martin. Il team principal non ha nascosto il malessere che al momento è di casa in Red Bull, e anche Max mostra sempre più segni di insofferenza. Qualcuno dice che si sia già rassegnato al fatto di perdere questo mondiale, eppure i punti di distacco su Norris, a otto gare dalla fine sono 62. Un buon bottino che però non può essere sufficiente se le prestazioni dovessero confermarsi tali fino a fine stagione, ovvero la McLaren la migliore macchina in pista e la RB20 alle spalle anche di Mercedes e Ferrari. Tra l’altro, con il team di Woking che continua a fare disastri (ma dai quali pare abbiano imparato definitivamente la lezione, ndr), tutto va a favore di Verstappen.
Con questa pressione messa alla FIA, la Red Bull sperava di ottenere qualcosa oppure si tratta di una semplice azione di disturbo? Probabilmente l’ultima opzione è quella più plausibile, anche perché la Federazione, da quando monitora attentamente le deflessioni delle ali anteriori, difficilmente troverà qualcuno disposto a rischiare così tanto. Sembra che il castello costruito da Horner e dal team campione del mondo all’inizio di questa stagione, nascondendo i problemi con i risultati in pista nelle prime gare, sia fatto più di sabbia che di cemento.
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