F1 | Ferrari-Vettel, forse è meglio salutarsi con qualche mese di anticipo…

Il rapporto tra la Rossa e il tedesco è sempre più incrinato

Una situazione assolutamente impensabile fino a qualche anno fa
F1 | Ferrari-Vettel, forse è meglio salutarsi con qualche mese di anticipo…

Forse non abbiamo avuto il coraggio di lasciare che Charles mi superasse, anche se aveva una strategia diversa e si è preferito richiamarmi ai box per evitarlo”. Un’autentica stilettata quella rilasciata da Sebastian Vettel ai media internazionali nei confronti della Ferrari al termine della gara odierna di Silverstone.

Parole anche più dure della gara disputata dal tedesco, condizionata suo malgrado da quel testacoda compiuto nei metri successivi alla partenza che lo ha costretto a un GP di rimonta concluso solamente al dodicesimo posto.

La storia tra Ferrari e Vettel si sta purtroppo incrinando giorno dopo giorno, senza esclusione di colpi da parte di entrambe le fazioni. Al tedesco infatti ha replicato il team principal Mattia Binotto che invece ha definito “giusta e non penalizzante” la scelta presa dal muretto nei confronti del proprio alfiere.

Una situazione che certamente doveva e poteva essere evitata. L’epicentro di tutto, dispiace dirlo, è stato l’autogol mediatico commesso dalla Rossa che aveva sbandierato ai troppo venti – nelle settimane che avevano preceduto la pandemia – l’assoluta convinzione di voler continuare a puntare sul talento di Vettel. Una bugia che ha poi costretto Maranello ad arrampicarsi sugli specchi, con Vettel che ha sbugiardato la squadra ai primi di luglio ammettendo senza alcun problema di non aver mai ricevuto alcuna proposta di rinnovo.

È un vero peccato che questo sodalizio termini in questo modo, con stracci che volano da una parte all’altra. Vettel che è oramai un corpo estraneo in questa Ferrari. Nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare uno scenario del genere solamente qualche anno fa, con Seb chiamato a Maranello come pilota della rinascita e al quale affidare il nuovo corso che si stava costruendo e che avrebbe dovuto contendere l’iride alla Mercedes. Purtroppo sono state vinte solamente delle battaglie, ma la guerra invece è andata ai grigi che stanno continuando a dominare incondizionatamente la scena del Circus.

È una provocazione molto forte, ma forse Ferrari e Vettel farebbero bene a stringersi la mano e a salutarsi ora senza trascinare un rapporto oramai logoro fino al termine dell’anno. Le prossime gare potrebbero continuare a rappresentare un calvario e Vettel non lo meriterebbe per la dedizione data a un marchio che ha sempre onorato nel migliore dei modi, diventato per lui come una seconda pelle. Da molti purtroppo Vettel verrà ricordato per la mancanza di lucidità in alcuni momenti cruciali che lo hanno portato a commettere degli errori nelle scorse stagioni, alcuni dei quali gravi.

Questa è storia, non ci piove. La stessa che però parla chiaro anche nelle statistiche, ponendolo al terzo posto nella classifica all-time delle vittorie Ferrari (dietro solo a due mostri sacri come Michael Schumacher e Niki Lauda) e al quarto posto di sempre – al pari di Alain Prost – per titoli vinti in carriera. Purtroppo è mancata la gemma rossa che molto probabilmente resterà il rimpianto più grande di Seb. Ma questo non può offuscare quei numeri, menzionati precedentemente, perché parlano chiaro e in maniera inequivocabile.

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