F1 | Ferrari, Leclerc: “Il terzo settore di Barcellona non significa nulla”

"Realisticamente non possiamo competere con Mercedes e Red Bull", ha detto il monegasco

F1 | Ferrari, Leclerc: “Il terzo settore di Barcellona non significa nulla”

da Montecarlo, Monaco

Per Charles Leclerc questa è la gara di casa, un appuntamento segnato in rosso sul calendario per il giovane monegasco della Ferrari. Purtroppo per lui, in tutti i precedenti sia in Formula 1 che in Formula 2 non ha mai portato al termine la corsa. Le ultime due volte, prima con l’Alfa Romeo Sauber e poi con la Rossa di Maranello, Leclerc è stato autore di un paio di incidenti che lo hanno costretto al ritiro. Inutile dire come sia fondamentale invertire la tendenza già da questo weekend, considerando anche la presunta competitività della SF21 sulle stradine del Principato, tenendo fede anche all’ottimo terzo settore visto a Barcellona da parte della Ferrari.

“E’ una delle mie piste preferite, ed è speciale essendo nato qui – ha detto Leclerc. Ci sono cresciuto e sono molto contento di essere finalmente qua. Però sono stato abbastanza sfortunato in passato, e spero che quest’anno vada diversamente. Nel 2018 non è andata malissimo: non sono arrivato in Q3 ma ero con l’Alfa, quindi è stato un risultato tutto sommato buono, al contrario della gara. Per quanto riguarda le qualifiche del 2019, ricordo benissimo cos’è successo: abbiamo optato per una strategia pessima, ed è andata come tutti sappiamo. Non sono mai riuscito ad arrivare in top ten al sabato, quest’anno bisogna farcela”.

“Adoro il tracciato, ma ho avuto un periodo difficile qui negli ultimi tre anni, tralasciando il 2020 nel quale non abbiamo gareggiato. Amo questa pista e le cittadine in generale, e penso sia una sensazione fantastica per tutti i piloti correre qui. E’ un circuito molto, molto tecnico: c’è la parte ad alta velocità alle Piscine, adoro questa sfida, quella di cercare di spingere la macchina al limite, senza mai oltrepassarlo, altrimenti lo paghi a caro prezzo. Il T3 di Barcellona? Non credo abbia molto significato per le prestazioni di Montecarlo: lì c’erano altri fattori che giocavano sulla nostra competitività nel terzo settore, perché probabilmente gestivamo meglio le gomme negli altri tratti della pista e questo ci dava l’opportunità di arrivare in quel punto con gomme in buone condizioni, non credo che trarremo vantaggio qui, ma aspettiamo e vediamo che succede. Realisticamente parlando, penso che l’obiettivo sia ancora quello di stare davanti a tutti nel centro gruppo, così come in Spagna, non dobbiamo sognare di lottare con Mercedes e Red Bull, non siamo a quel livello”.

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