F1 | Boullier parla di Alonso: “È come uno squalo, va dritto all’obiettivo”
"Fernando si prepara mentalmente durante l'inverno e disegna mentalmente come dovrebbe essere la stagione: questo lo motiva di più"
Il capo della McLaren Éric Boullier ha rivelato la frustrazione di Fernando Alonso quando la scorsa stagione ha capito di non riuscire ad essere competitivo per il titolo mondiale. La McLaren ha mostrato dei segni positivi di miglioramento in questa stagione, ma comunque i risultati raggiunti non riescono a soddisfare un grande campione come Fernando Alonso, che vorrebbe tornare ad essere molto competitivo. Per la prossima stagione l’obiettivo del team è ovviamente tornare ad alti livelli, soprattutto con il cambio di motore che potrà sicuramente dare una marcia in più.
“Lo paragono sempre a uno squalo, perché quando sente il sangue va dritto e quindi se sente di poter salire sul podio o essere abbastanza competitivo da essere lì insieme ai suoi avversari, non darà neanche un pollice. Proprio per questo la squadra avrà una pressione, ma positiva” , ha dichiarato Eric Boullier a Motorsport.com. Uno dei momenti più tesi del 2017 è stato al Gran Premio di Singapore, una gara in cui Alonso ha sprecato possibili punti poiché coinvolto nell’incidente al via tra le Ferrari e la Red Bull di Verstappen. La sua frustrazione ha raggiunto il massimo quando Fernando ha sferrato un pugno contro una parete della stanza riservata ai piloti McLaren proprio dopo il suo ritiro a Singapore: “A volte deve esprimere la sua frustrazione, ma è stato così anche quando vinceva le gare, è teso dopo una gara, è stato lo stesso a Singapore, ha questa rabbia dentro di sé”, ha aggiunto.
Così, Boullier spera molto nelle potenzialità della McLaren, per poter dare ad Alonso una vettura competitiva per affrontare al meglio la stagione 2018 di Formula 1: “Fernando si prepara mentalmente durante l’inverno e disegna mentalmente come dovrebbe essere la stagione: questo lo motiva di più, perché cerca di rimanere concentrato sui propri obiettivi. Non raggiungere questi risultati è un misto di tristezza, umiliazione e frustrazione”, ha concluso.
Fabiola Granier
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