F1 | AlphaTauri, Jody Egginton: “Abbiamo perso una grande occasione”
Le numerose penalità distruggono la gara di Gasly, mentre Tsunoda risale dalla diciannovesima alla nona posizione
Grande occasione persa per la AlphaTauri ad Austin. La scuderia di Faenza sembrava poter avere delle ottime chance al COTA, ma le speranze di Gasly, che militava in zona punti, si sono spente dopo la prima penalità ricevuta. Il francese non ha mantenuto la distanza inferiore a dieci vetture durante il regime di Safety Car. Questa volta, a differenza di quanto accaduto a Singapore per lo stesso episodio, la Direzione gara ha scelto di non ascoltare le ragioni del pilota, ma di assegnare la penalità d’ufficio. I cinque secondi, però, non sono stati scontati al successivo pit-stop, e Gasly si è così guadagnato una ulteriore penalità. Gara disastrata per lui, che taglia il traguardo in quattordicesima posizione, ma ne guadagna una grazie alla penalità, anche questa molto discussa, inflitta a Fernando Alonso. Fatica, invece, Yuki Tsunoda con le hard: il giapponese è decimo, ma grazie alla retrocessione di Alonso guadagna due punti iridati.
“Prima di tutto, a nome della squadra voglio congratularmi con Oracle Red Bull Racing per aver conquistato il Campionato Costruttori questo fine settimana. Per quanto riguarda la nostra corsa, dovremo entrare nei dettagli più avanti, ma è chiaro che oggi abbiamo perso un’opportunità di fare altri punti. Pierre era in testa al gruppo di vetture di metà classifica, in lotta per il settimo posto fino alla sua seconda sosta, ma è poi scivolato indietro a questo gruppo a causa della penalità rimediata durante la prima Safety Car – ha spiegato Jody Egginton, direttore tecnico – questo problema, unitamente a una penalità successiva, ci ha tolto ogni possibilità di andare a punti. Yuki è stato bravo a inserirsi in questo gruppo partendo dalla 19° posizione sulla griglia, ma ha faticato un po’ con le gomme dure e ha impiegato troppo tempo per superare un paio di vetture davanti a lui e non ha così avuto il tempo di raggiungere Magnussen e metterlo sotto pressione. Tuttavia, abbiamo tre gare da disputare e ci giochiamo ancora molto!”.
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