Test F1 a Barcellona: l’analisi dei due giorni di prove

Test F1 a Barcellona: l’analisi dei due giorni di prove

Mercoledì si è conclusa la seconda sessione di test stagionali sul circuito di Montmelò di Barcellona, un’occasione importante che i vari team hanno cercato di sfruttare per provare alcune novità sulle monoposto. Sfortunatamente la mattinata della prima giornata di test è stata segnata dalla pioggia, la quale poi ha lasciato posto al sole nel pomeriggio e nella giornata successiva.

Il protagonista di questi test è sicuramente inaspettato: Max Chilton. Il pilota della Marussia è risultato il più veloce al termine della prima giornata di test. L’inglese ha dichiarato che il risultato non è stato solo frutto dell’utilizzo delle gomme super soft, ma è stato ottenuto anche grazie agli aggiornamenti portati sulla vettura. Jules Bianchi non è riuscito a replicare il risultato del compagno inglese il secondo giorno, nonostante ciò il francese ha comunque conquistato un buon sesto posto. In generale la Marussia può uscire soddisfatta da questi test, vedremo se i frutti matureranno alla prossima gara.

Per una volta tanto la Mercedes non è in testa: sia nella prima giornata che nella seconda nè Lewis Hamilton, né Nico Rosberg hanno agguantato la vetta, classificandosi rispettivamente terzo e secondo. Se consideriamo che Rosberg si è qualificato secondo usando la mescola dei pneumatici media, ci ritroviamo a constatare per l’ennesima volta il clamoroso divario tecnico fra il team tedesco e tutti gli altri. Come al solito la Mercedes è riuscita a mettere insieme più chilometri di tutti nelle due giornate: sono infatti ben 181 i giri compiuti dal duo del team delle frecce d’argento, a conferma che l’affidabilità sembra non essere un problema. Ha suscitato molta curiosità lo scarico “megafono” usato per pochi giri da Nico Rosberg nella seconda giornata: esso dovrebbe rendere più rumorose le vetture in modo da far rombare di più i motori, una soluzione che verrà messa al vaglio dei team nei prossimi giorni.

La Red Bull ha patito problemi nella prima giornata di test con Sebastian Buemi che si è qualificato decimo e non è riuscito a girare il pomeriggio a causa di alcuni problemi tecnici. Sono ben 72 i giri messi a segno da Sebastian Vettel che si è qualificato settimo. Probabilmente la Red Bull ha cercato di nascondersi durante questa sessione come spesso ha fatto in passato anche perché al termine della giornata Seb ha dichiarato di come la giornata è stata talmente buona da poterla definire perfetta.

Male nella prima giornata la Ferrari che ha subito due stop: una volta è stato il motore ad andare in fumo, mentre nel pomeriggio un non meglio precisato guasto è stato la causa di un testacoda di Kimi Raikkonen, il quale ha percorso solo 20 giri. Nel giorno seguente il finlandese è riuscito a compiere ben 93 giri segnando il terzo tempo: difficile dire se la Ferrari abbia fatto dei passi avanti, in ogni caso per il gran premio del Canada sono stati annunciati sostanziosi modifiche alla F14-T.

La Williams ha girato il primo giorno con Felipe Massa, settimo a fine giornata. Nel secondo giorno è scesa in pista Susie Wolff: chi si aspettava che sarebbe stata in grossa difficoltà dovrà ricredersi poichè è riuscita a piazzarsi in quinta posizione, un ottimo risultato davvero.

Buone notizie per la Lotus che ha concluso le giornate di test in seconda e prima posizione rispettivamente con Charles Pic e Pastor Maldonado, il quale per una volta non si è fatto notare a causa di incidenti. C’è da dire che il primo posto conquistato da Pastor è stato ottenuto con le gomme supersoft, però è innegabile constatare come il team di Enstone stia piano piano piano vedendo la luce in fondo al tunnel dopo un inizio di stagione drammatico.
Jenson Button ha girato con la Mclaren nella prima giornata segnando il settimo tempo, mentre ieri ha girato l’esordiente Stoffel Vandoorne il quale, con i 135 giri compiuti, ha acquistato la superlicenza. Il team inglese si è concentrato su test aereodinamici per acquisire dati da confrontare in fabbrica.

La Force India ha girato con Nico Hulkenberg il primo giorno e con il terzo pilota Daniel Juncadella (autore anche di un testacoda) nel secondo giorno. I due si sono classificati rispettivamente sesto e ottavo compiendo 52 e 91 giri. Il team indiano deve sicuramente recuperare quel margine perso nelle ultime gare che lo hanno visto lottare ai margini della zona punti, vedremo se le novità testate qui lo aiuteranno a tornare.
La Toro Rosso ha concluso in quinta e ultima posizione le due giornate di test rispettivamente con Kvyat (il quale è stato costretto a fermarsi) e Vergne; la Sauber si è classificata ultima e quinta nelle due giornate, la vettura è stata guidata da Van der Garde e Gutierrez, con il primo impegnato nello sviluppo dei pneumatici Pirelli, in generale sono state provate modifiche alle sospensioni e poco altro; per quanto riguarda la Catheram, il team ha potuto girare solo il primo giorno poiché è stato impossibile far scendere la vettura in pista il giorno seguente a causa dei danni riportati dalla vettura dopo un incidente che ha visto protagonista Kamui Kobayashi.

Davide Gambardella

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