Ross Brawn: “Mi piacerebbe tornare in Formula Uno”
Sulla attuale situazione in Ferrari: "Non si lavora bene in un clima di tensione"
Ross Brawn non disdegnerebbe un ritorno in Formula Uno. È quanto emerge dall’intervista rilasciata dal 61enne ingegnere di Manchester alla testata britannica Telegraph. Nel caso di un concreto ritorno (recentemente sul futuro dell’ex dt della Ferrari sono solo trapelate indiscrezioni prive di fondamento) nella classe regina del motorsport, Brawn avrebbe un ruolo di primo piano all’interno del Circus per migliorare una serie che, a detta di molti, ha perso appeal rispetto al passato complici anche dei regolamenti cervellotici.
Un ruolo quindi più istituzionale e meno tecnico, con buona pace dei tanti tifosi della Ferrari che auspicano tuttora un ritorno di Brawn a Maranello visti gli attuali risultati, al di sotto delle aspettative, conseguiti dal team del Cavallino.
“Mi piacerebbe essere coinvolto nuovamente in questo sport – il pensiero di Brawn – Però non in una scuderia, ho già vinto tanto nella mia carriera togliendomi tante soddisfazioni, anche se potrei rimettermi in gioco. Sicuramente mi piacerebbe aiutare la Formula Uno, per migliorarla e renderla nuovamente attraente. La Formula Uno ha bisogno di programmare il proprio futuro, con un piano di durata quinquennale. Purtroppo però non si hanno le strutture adatte per attuare e portare avanti questa idea”.
Brawn ha espresso inoltre parole di elogio nei confronti di Liberty Media, il colosso americano che ha rilevato recentemente il Circus: “Stanno agendo bene e per tempo. Hanno anche avuto modo di costruire un rapporto importante con Bernie (Ecclestone, ndr). Con Bernie non ho nessun problema, anche se siamo diversi. Il mio è un approccio metodico, il suo è impulsivo. Sarebbe un mix interessante”.
Non è mancato l’argomento Ferrari, dove Brawn ha colto i successi più belli e intensi della sua carriera. L’ex dt del Cavallino vede analogie tra l’attuale momento in cui versa Maranello e il suo approdo alla corte della Rossa datato 1996: “Quando arrivai io in Ferrari mancava fiducia. Naturalmente non si può lavorare nel migliore dei modi in un clima di tensione”.
Piero Ladisa
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