La Pagelle del Gran Premio di Monaco

Voti al Weekend di Montecarlo

La Pagelle del Gran Premio di Monaco

LEWIS HAMILTON 9.5

Finalmente rompe un digiuno di vittorie durato davvero troppo a lungo. Era il momento di tornare là in alto, il momento di svegliarsi, e la sveglia per Lewis è suonata bella forte. Non sono mancati gli imprevisti in questo fine settimana per l’inglese, al sabato in qualifica lo mandano in pista con pochissimo carburante, e lui riesce quasi a finire in pole position. Il vero capolavoro, però, lo fa in gara, dove riesce a minimizzare il numero di pit passando direttamente da gomme full wet alle slick, sfruttando abilmente la dormita al box della RedBull. Difende con i denti e forse anche con qualcosa di più la sua prima posizione da un infuriato Ricciardo, ma lo sappiamo bene che a Montecarlo non si passa, e infatti è l’inglese a trionfare tra le stradine del Principato.

DANIEL RICCIARDO 9.5

Il pilota Australiano dimostra una splendida forma in questa piovosa domenica di Maggio, tanto da scappare subito via nei primi giri con la pista bagnata, e da tener testa ai tempi di Hamilton una volta questo liberatosi di Rosberg. Dopo la frittatona ai box in occasione del secondo stop, è chiamato al difficile compito di sorpassare in pista in questo difficilissimo tracciato, ma se c’è uno giusto che potrebbe riuscirci è proprio Daniel, che dell’arte del sorpasso ha fatto uno dei suoi cavali di battaglia. Più che il pilota poté il circuito. Un secondo posto che lascia poco spazio a qualsiasi consolazione.

SERGIO PEREZ 8.5

Il messicano, partito dalla settima posizione, non avrebbe di certo scommesso di arrivare sul podio al momento della partenza. Invece, con due abili strategie alle due soste per cambiare pneumatici da full wet a intermedie e da intermedie a Soft, riesce a guadagnare posizioni e addirittura a superare la Ferrari di Vettel. Sergio tiene un ritmo forsennato che gli permette di rimanere facilmente davanti alla rossa e togliere agli uomini di Maranello la soddisfazione del Podio, regalano un’immensa gioia alla scuderia Force India.

SEBASTIAN VETTEL 6

Sufficienza davvero tirata tirata per una Ferrari e un Sebastian che non convincono nessuno, né a casa né al muretto, dove, ne siamo certi, non starà tirando una bella aria. Chiude la gara da dove era partito, dalla quarta posizione, rimanendo imbottigliato dietro a Massa alla Prima sosta, e venendo sopravanzato da Perez alla seconda. Dopo il passaggio alle gomme da asciutto tenta invano di guadagnare terreno sul messicano per sferrare un improbabile attacco, ma niente. A questo giro non c’è gloria per lui sul podio di Monaco.

FERNANDO ALONSO 8

Quando mai ti ricapita di dare dei secondi ad una Mercedes? Con un motore Honda poi! Bisogna ammettere che loro lo avevano detto. Qui a Montecarlo arriveranno dei buoni risultati. E noi tutti a dire, ma si, dicono sempre le solite cose e poi arrivano sempre ultimi. Invece questa volta le McLaren ci ha sorpreso in positivo, e in particolare Alonso, che con una gara da vero campione quale lui è taglia il traguardo in quinta posizione, dopo essere riuscito a sorpassare in occasione della sosta un certo Nico Rosberg (certo in versione gatto in acqua ma pur sempre di una Mercedes stiamo parlando).

NICO HULKENBERG 6.5

Partendo dalla quinta posizione, Hulk si sarebbe almeno aspettato di chiudere la gara davanti al proprio teammate, invece, al primo pit rimane incastrato insieme a Vettel dietro alla lenta Williams di Felipe Massa, perdendo due posizioni nella classifica. Al secondo stop, in mezzo al casino generale, all’uscita dei box deve lasciare strada a Rosberg che si piazza pochi centimetri davanti a lui. Nico però non molla, e vede che Rosberg è a suo agio sulla sua Mercedes, come Marc Marques ad un ritrovo dei Fan Club di Valentino Rossi, e allora gli rimane appiccicato agli scarichi e proprio all’ultimo giro lancia la zampata finale che gli regala la sesta posizione.

NICO ROSBERG 4

Stranamente in questa occasione il leader del mondiale non eccelle in velocità e competitività, tanto che si becca velocemente ben dodici secondi da Ricciardo nei primi giri. Ad un certo punto in Mercedes arriva l’ordine di dare strada a Hamilton, e Nico non può fare altro che farsi da parte, senza per altro migliorare molto il suo passo gara. Non riesce a trovare la velocità nemmeno con l’asciutto, e chiude alla fine quasi doppiato in settima posizione. Vero che meglio qualche punto che niente, però che garaccia.

CARLOS SAINZ JR 6.5

Meglio la qualifica rispetto alla gara per il giovane Spagnolo. Gara dove, a causa di una non brillantissima strategia al momento dei pit stop cede due posizioni in classifica. La sua gara è poco movimentata rispetto a quella di molti altri piloti quest’oggi, tuttavia alla fine chiude in zona punti come unico pilota della Tororosso al traguardo.

JENSON BUTTON 6.5

Sembra leggermente sottotono rispetto ad Alonso e alla sua straordinaria prestazione di oggi, ma il risultato finale di Jenson rende comunque omaggio alla sua buona condotta di gara. Guadagna pian piano quattro posizioni, sfruttando anche qualche ritiro, e al termine dei 78 giri di questo gran premio taglia la linea del traguardo al nono posto, completando in bellezza un dignitosissimo weekend per la scuderia di Woking.

FELIPE MASSA 6

Merita la sufficienza Felipe per essere riuscito a portare a punti a Monaco la Williams, che sui tracciati cittadini ha sempre sofferto e non poco. Sicuramente senza le condizioni meteo così imprevedibili e incerte non sarebbe andata così bene, se di bene possiamo parlare. Con due pit, al posto di solo uno, la squadra inglese ha potuto giocare più carte a proprio favore, come il far rimanere fuori più a lungo il brasiliano senza che venisse sorpassato a destra e sinistra. È sua l’ultima piazza della zona punti a Montecarlo.

ESTEBAN GUTIERREZ 6.5

Sebbene ci sia ancora una casellina vuota di fianco al suo nome quando uno legge la classifica generale, in questa occasione il Messicano di Haas ha saputo condurre una gara decisamente positiva, con qualche duello un po’ troppo acceso che gli è costato del tempo prezioso, ma pur sempre una gara priva di sbavature ed errori gratuiti, cosa non proprio comune nelle insidiose strade del Principato.

VALTTERI BOTTAS 5

Prestazione davvero anonima quella del finlandese questa domenica. Le aspettative non erano molto alte, e seppur sia riuscito a fare meglio rispetto allo scorso anno – fare peggio era quasi impossibile – rimane escluso dalla zona punti, e rimedia anche una penalità di dieci secondi per avere messo temporaneamente fuori gioco Gutierrez, giocandosi anche quattro punti sulla licenza.

ROMAIN GROSJEAN 5

La gara del francese parte male fin dalle prime battute, quando rimane coinvolto in un contatto con Raikkonen che lo costringe a fermarsi anticipatamente ai box. Da quel momento in avanti non riesce più a ritrovare il ritmo e finisce per perdersi ne traffico chiudendo a distanza di due giri dal leader della corsa.

PASCAL WEHRLEIN 4

Oltre che chiudere penultimo, e fin qui niente di nuovo, a questo giro, il giovane tedesco rimedia ben due penalità di dieci secondi rispettivamente una per non avere rispettato il limite minimo di tempo in regime di VSC e l’altra per avere ostacolato Vettel nella fase di doppiaggio.

RIO HARYANTO 6

Chiude onorevolmente e anonimamente il gruppo, almeno senza schiantarsi.

MARCUS ERICSSON 4 & FELIPE NASR 4

Massimo danno con il minimo sforzo. Uno, il brasiliano, che non si vuole fare da parte per far passare il proprio compagno, l’altro, lo svedese, che in un impeto di follia tenta un sorpasso in un punto proibitivo del tracciato. Risultato? Entrambe le vetture ritirate e tre posizioni di penalità in griglia allo svedese al prossimo Gp. Chapeau entrambi.

MAX VERSTAPPEN 3

Come il numero di volte che l’olandese ha baciato i muretti di Montecarlo in questo weekend. Ma cosa vuoi, cosa pretendi, che un diciottenne resista 78 giri su uno dei tracciati più difficili del mondiale … con asfalto bagnato? Sbam!

DANIIL KVYAT 4

Afflitto da tutti i mali di questo mondo in partenza, dalla bellissima sesta posizione in qualifica si ritrova in fondo al gruppo. Qui gli si chiude la vena, e pochi giri più tardi manda a muro Magnussen con una manovra di sdoppiaggio folle che gli costa tre posizioni in griglia al prossimo appuntamento.

KIMI RAIKKONEN 2

Quando non c’hai voglia di correre si vede subito. Poi se ti viene in mente di andare a vedere se quella protezione al tornantino è ancora dipinta come nel 2014 ecco che il disastro è servito su un piatto d’argento. Ma Kimi, Kimi, sono forse errori da fare dopo tanti anni di stimata carriera?

KEVIN MAGNUSSEN 5 & JOLYON PALMER 4

In due gestiscono la fiera degli incidenti del Gp di Monaco 2016. Giusto per far impazzire i commissari di pista. Il primo ad autoeliminarsi è l’inglese, che centra il guard rail in pieno rettilineo a causa di uno stranissimo acqua planing. Il secondo, invece, resiste qualche giro in più, solo per poi essere speronato da Kvyat prima e successivamente stamparsi contro le protezioni al Mirabeau rovinando irreparabilmente la vettura. Weekend nero per la Renault.

Matteo Bramati.

 

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