Hamilton vs Rosberg: un duello che vale il titolo

Hamilton vs Rosberg: un duello che vale il titolo

Dopo le prime tre gare stagionali è sempre arduo e di norma poco corretto emettere delle sentenze; però, considerando anche che il regolamento prevede il congelamento dei motori per tutta la durata della stagione (ossia non è possibile apportare degli interventi di modifica all’intera Power Unit), appare molto difficile che in casa Mercedes si facciano sfuggire la possibilità di fregiarsi di entrambi i titoli iridati quest’anno. Considerando anche che il gap sulle altre vetture motorizzate Mercedes è comunque ampio, frutto del lungo lavoro fatto sul progetto di questa vettura su cui gli uomini Mercedes lavorano da almeno tre anni.

Messa così sembrerebbe che la stagione attuale si rivelerà essere noiosa e piuttosto scontata. Ma lo sarà davvero? In fondo l’unica cosa certa che si sa è qual è la vettura più forte, ma non il pilota che vincerà più gare: difatti né Lewis Hamilton, né tantomeno Nico Rosberg vorranno lasciarsi sfuggire l’occasione della vita con una vettura del genere. In queste prime gare i due piloti hanno fatto intendere che non si risparmieranno e se ci sarà da battagliare lo faranno senza problemi, per la gioia di tutti i fan.

Il più accreditato fra i due alla vittoria finale è Lewis Hamilton: l’inglese ha già vinto un mondiale nel 2008 all’ultima curva del gran premio di Interlagos ai danni di uno sfortunato Felipe Massa (come son sicuro ricorderanno tutti). Da molti ritenuto il miglior talento del circus, Lewis sa che quest’anno deve vincere anche perché quel mondiale vinto in maniera rocambolesca nei confronti del non più blasonato degli avversari viene ancora “rinfacciato” all’inglese che è stato incapace di lasciare il segno nelle stagioni successive. Hamilton ha davanti a sé un bivio: consacrarsi definitivamente e diventare davvero un campione con la c maiuscola oppure rimanere un pilota ricco di talento ma senza la stoffa e la costanza del grande campione.

Nico Rosberg dal canto suo non ha mai avuto per tutta la carriera la possibilità di guidare una vettura realmente competitiva, quindi anche per gli appassionati è un pilota che a certi livelli è ancora tutto da scoprire. Figlio d’arte, il buon Nico spera di seguire le orme del padre Keke che vinse il mondiale nel 1982 vincendo solo una gara. Il tedesco ha fatto vedere in queste tre gare che qualcosa vale e soprattutto ha sfoderato un gran week-end in Bahrain in cui ha sbagliato solo la partenza (per stessa ammissione di Lewis Hamilton), dopo che in Malesia aveva subito un pesante distacco dal compagno inglese. Se riuscirà ad essere continuo sarà sicuramente in lotta fino alla fine anche perché bisogna considerare che, vista l’attuale situazione, male che va la peggior Mercedes si piazza in seconda posizione a fronte di una gara normale, quindi tutti e due i piloti sanno che dovranno ridurre al minimo gli errori e sperare nella buona sorte per non incappare in ritiri.

Fra i due quello che senz’altro sente meno pressione addosso è appunto Nico Rosberg, il quale sa che tutti reputano Lewis Hamilton uno dei più forti del circus (e più forte di lui); questa posizione potrà con l’andare avanti della stagione rivelarsi forse più “leggera” nei confronti dell’inglese che ha l’obbligo di vincere a tutti i costi.

Non è facile per il team cercare di tenere calmi i due galli i quali avranno fatto prendere dei crepacuore a Niki Lauda e Toto Wolff quando domenica scorsa hanno combattuto a suon di bloccaggi di ruote. Al momento il team non impartisce alcun ordine di scuderia ai suoi piloti (anche se da alcune risposte di Toto Wolff si evince che questo è un tema “delicato” all’interno della squadra), vediamo come evolverà questo aspetto nel futuro. Gli appassionati di tutto il mondo sperano ovviamente che la Mercedes non imponga team order perché quello andato in scena domenica scorsa è stato un puro spettacolo ed una lotta per la vittoria tanto bella quanto dura come non se ne vedevano da anni in Formula 1.

Al momento anche il rapporto fra i due piloti è buono: sono amici e si rispettano, ma fortunatamente una volta scesi in pista non se le mandano a dire; perché se il trend è questo prepariamoci a vedere battaglie per la vittoria da qui alle prossime sedici gare rimaste. D’altronde non sarebbe la prima volta che un campionato vivrebbe della lotta fra due team-mate (qualcuno ha detto Senna-Prost?); non per questo lo spettacolo non dovrebbe esistere od essere minore, anzi.

Per cui prepariamoci ad assistere a lotte serrate per tutto il resto della stagione, fortunatamente lo spettacolo non mancherà per cui Lewis, Nico: che vinca il migliore!

Davide Gambardella

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