F1 | Sainz: “Nessuno si aspettava molto da me dopo l’esperienza in Renault”

"L'esperienza in McLaren mi ha dato una marcia in più", ha dichiarato il nuovo pilota della Ferrari

Sainz sull'esperienza in McLaren e sul passaggio a vuoto in Renault
F1 | Sainz: “Nessuno si aspettava molto da me dopo l’esperienza in Renault”

In una lunga chiacchierata concessa ai microfoni del quotidiano AS, Carlos Sainz ha analizzato la sua esperienza con la McLaren, evidenziando come le aspettative generali fossero estremamente basse dopo il passaggio a vuoto in Renault. Secondo il pilota spagnolo, i due anni con la scuderia francese non si sono rivelati all’altezza della aspettative, aspetto che ha modificato e non di poco le valutazioni di stampa e addetti ai lavori su di lui.

Grazie all’ottima atmosfera trovata a Woking, però, l’iberico è riuscito a reagire nel modo corretto alle critiche, concretizzando il proprio talento e diventando un pilota veloce, costante e soprattutto importante per la squadra. Aspetti chiave che gli hanno permesso di guadagnarsi un contratto con la Ferrari per le prossime tre stagioni.

“Dopo un anno difficile con la Renault, nessuno si aspettava granché dal sottoscritto”, ha dichiarato il nuovo pilota della Ferrari. “Alla Toro Rosso avevo avuto una buona progressione, poi però è arrivata questa battuta d’arresto. Sarei potuto rimanere fuori dalla Formula 1, ma fortunatamente mi sono trovato in McLaren, all’interno di una squadra con un clima stabile, dove si respiravano fiducia e ambizione. Ho trovato una marcia in più e questo mi ha portato a credere maggiormente in me stesso. Probabilmente ciò ha colto Zak Brown e Andreas Seidl di sorpresa, in senso positivo, ma io sapevo di poter andare forte. Trovare stabilità dà fiducia e succederebbe a qualsiasi altro atleta”.

“In Formula 1 è essenziale essere nel posto giusto in ogni gara”, ha proseguito. “La McLaren mi ha permesso di correre ad alto livello e si è trattata di una possibilità che non avevo da parecchio. Ho preso fiducia e l’ho trasferita al team. Ma non succede solo a me. Ad esempio il Lewis Hamilton del 2013 non ha nulla a che vedere con quello del 2020, ma è sempre nello stesso team. Max Verstappen è altrettanto cresciuto e estrae meglio il potenziale della macchina. Il primo anno di Daniel Ricciardo alla Renault è stato completamente diverso dal secondo. In Formula 1 serve stabilità e soprattutto pazienza per raggiungere gli obiettivi prefissati”.

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