F1 | Sainz: “Ferrari e McLaren come Real Madrid e Barça, sono le migliori scuderie della storia”

Sulla sfida in Ferrari: "Devo contribuire con la mia conoscenza e il mio modo di fare"

Lo spagnolo, in un'intervista rilasciata al quotidiano AS, ha discusso della sua nuova avventura in rosso
F1 | Sainz: “Ferrari e McLaren come Real Madrid e Barça, sono le migliori scuderie della storia”

Carlos Sainz è oramai focalizzato sulla nuova avventura che lo vedrà protagonista a partire dalla nuova stagione con la Ferrari. Lo spagnolo, che a fine 2020 ha salutato la McLaren dove ha ottenuto grandi risultati chiudendo al sesto posto nel Mondiale piloti per due consecutivi, non vede l’ora di poter dare inizio a questa nuova sfida che lo vedrà scendere in pista con la scuderia più iconica e vincente nella storia della Formula Uno.

Nelle scorse settimane Sainz ha visitato Maranello per iniziare a prendere confidenza con la nuova realtà e per i primi approcci con lo staff tecnico. Il nuovo alfiere del Cavallino dovrebbe testare la Rossa a fine mese in un test privato organizzato a Fiorano, dove però a causa del regolamento potrà solamente guidare la SF71-H (monoposto del 2018), mentre per provare la SF21 dovrà attendere le prove invernali che si terranno a inizio marzo.

Con tutto il mio rispetto e ammirazione per la McLaren, che è la seconda migliore squadra della storia, quando la Ferrari bussa alla porta non ci sono dubbi”, ha dichiarato Sainz, intervistato dal quotidiano spagnolo AS. Carlos poi, analizzando con un paragone calcistico Ferrari e McLaren, ha aggiunto: “Ferrari come il Real Madrid? È un modo di esprimerlo… ma la McLaren è il Barça, che è anche un’ottima squadra in cui far parte. Non può essere paragonato, perché inoltre entrambe sono in ristrutturazione per cercare di detronizzare la Mercedes in futuro. Ma sono le due migliori squadre della storia e quando passi dall’una all’altra significa che stai facendo qualcosa di giusto in Formula 1”.

Sainz non ha paura di fallire in Ferrari. Anche se i piloti che lo hanno preceduto, Alonso e Vettel, non hanno vinto il titolo hanno comunque lottato per traguardi importanti: “Hanno lasciato con poche vittorie e podi. Ho solo due podi. Vanno via senza un Mondiale? Sì. Ma lo stesso è accaduto a diciannove piloti, ogni stagione per gli ultimi dieci, quando Red Bull o Mercedes hanno dominato. Sono diciannove i piloti all’anno che sono andati a vuoto, ma non includo quelli che hanno corso per la Ferrari. Nessuno lascia la Ferrari a secco”.

Quale potrà essere l’apporto di Sainz alla causa Ferrari? Una domanda alla quale lo spagnolo ha risposto così: “Una volta dentro devo analizzare la situazione e poi contribuire con la mia conoscenza e il mio modo di fare le cose. Una squadra è composta da mille persone e il pilota non può che mettere talento, velocità e una direzione in cui deve andare lo sviluppo della squadra. Ma che l’auto sia veloce non dipende solo da chi la guida”.

Parlando poi della SF21 ha detto: “Ai media Mattia (Binotto, ndr) è stato molto aperto su come vede la squadra con obiettivi realistici e non troppo ottimisti. Quello che avete potuto scrivere sui giornali e quello che ha detto Mattia è, più o meno, quello che ha detto a me. Me l’ha detto in modo più dettagliato, ma niente di più”.

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