F1 | Mercedes, Lewis Hamilton: “Nemmeno nei miei sogni più grandi avrei pensato di eguagliare Michael”
Il sei volte campione del mondo, visibilmente emozionato, riceve da Mick Schumacher uno dei caschi originali di Michael: "Difficile esprimere ciò che sento"
Era una conquista che tutti ci saremmo aspettati in Russia, e invece questo record è stato infranto proprio qui, in Germania, a casa di Michael, grande pilota che ha scritto la storia e che sembrava, per tutti, inarrivabile. E invece Hamilton ci è arrivato, li, dove Schumacher aveva tracciato il limite, quella linea invalicabile che sembrava così lontano. E lontano guarda, invece, Hamilton, che sembra avere ancora tanti, troppi record da scrivere davanti a lui. Oggi si è scritta un’altra pagina di storia di questo sport, con Mick Schumacher, figlio del grande Michael, che ha consegnato un casco originale proprio di Schumi a Lewis, in onore della sua novantunesima vittoria. novantuno, come quelle di suo padre.
“E’ difficile esprimere ciò che sento a parole. Ricordo che guardavo Michael vincere tutte quelle gare quando ero bambino, giocavo ai videogames con mio fratello e sceglievo sempre lui. Sognavo di essere li, ma non avrei mai immaginato nessuno, specialmente io, arrivare quantomeno vicino ai suoi record – ha raccontato il sei volte campione del mondo visibilmente emozionato sotto al podio – nemmeno nei miei sogni più grandi avrei pensato di eguagliare il suo record di vittorie, e questo dimostra che i sogni possono diventare realtà. E’ in onore incredibile, ci vorrà un po’ per rendersene conto. Non sarei mai riuscito nell’impresa, però, senza questo team incredibile, tutti lavorano davvero sodo e danno il 100%. Un grandissimo grazie a tutti i ragazzi in fabbrica, e tanto rispetto per Michael, mi sento grato oggi.
“Riguardo la gara, è stata dura – ha continuato Hamilton – la partenza era buona e Valtteri è stato bravo a difendersi in curva due, non mi sarei aspettato diversamente. Ho cercato di trovare un modo per batterlo, per cui ho preservato la vita delle gomme e allo stesso tempo restargli alle calcagna. Vedevo che era in difficoltà, sapevo che ci sarebbe stata l’opportunità e poi ha avuto un bloccaggio. Sono riuscito a prendermi un buon margine dopo averlo superato, poi è entrata la safety car. Max era dietro di me e sapevo che avrei dovuto fare una buona ripartenza per tenerlo dietro. Sono riuscito a tenerlo dietro, ma era evidente il buon passo della Red Bull verso la fine, per cui mi aspetto una bella battaglia con loro“.
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