F1 | McLaren, che disastro in Messico!

"La gomma dura ha semplicemente rovinato la nostra gara" ha commentato Sainz, mentre Norris è stato costretto al ritiro

F1 | McLaren, che disastro in Messico!

Seppur tutti i presupposti fossero nettamente a favore del team di Woking, il Gran Premio del Messico si è rivelato, invece, disastroso per entrambi i piloti McLaren.

Carlos Sainz e Lando Norris avevano terminato la sessione di qualifica di ieri in settima ed ottava posizione, ottenendo la pole position di centro classifica. Una posizione strategica per raggiungere la top 5, zona della classifica già frequentata dal pilota spagnolo, seppur i due si siano qualificati per il Q3 con la gomma Soft, la stessa che hanno dovuto utilizzare alla partenza.

E Sainz ci ha riprovato, arrivando in quarta posizione nei primi giri della gara, ma le condizioni climatiche, con temperature più alte in gara rispetto all’intero weekend, hanno evidentemente influito sul comportamento delle gomme, e le strategie, in molti casi, hanno sortito l’effetto contrario a quello sperato.

È stato una gara negativa e frustrante per l’intera squadra. Dopo una qualifica così forte ieri e un ottimo inizio oggi, riuscendo ad arrivare in P4, è stato molto deludente perdere posizioni dopo il primo pit-stop” ha commentato a caldo Sainz. che ha concluso in tredicesima posizione, fuori dalla zona punti.

La gomma dura ha semplicemente rovinato la nostra gara. Dobbiamo analizzare in dettaglio cosa è successo e perché abbiamo avuto uno stint così scarso su quella gomma. Austin è proprio dietro l’angolo, quindi non c’è tempo da perdere. Manterremo la testa bassa e lavoreremo sodo per tornare più forti il prossimo fine settimana”.

Ancor più disastroso il risultato di Lando Norris: nonostante una partenza promettente, la gara del pilota britannico è stata compromessa da un errore al pit-stop, che lo ha riportato in pista con un giro di ritardo rispetto al gruppo. La sua MCL34 è stata, poi, costretta al ritiro.

Ho avuto un’altra ottima partenza, con un buono spunto nelle prime curve, ho superato una Red Bull e una Mercedes. Il mio primo stint è stato buono e abbiamo avuto un ritmo migliore rispetto alle Toro Rosso“.

Penso che al pit-stop ci fosse un dado spanato, non ne sono molto sicuro – ha spiegato Lando –  ma la squadra ha subito deciso, per ragioni di sicurezza, di fermare immediatamente la macchina e riportarla indietro sulla piazzola del pit per controllarla. Ero praticamente un giro dietro al gruppo e avevo diverse bandiere blu, che hanno reso la gara ancora più difficile. Alcuni parametri dell’auto erano oltre il limite e ci siamo ritirati per evitare ulteriori danni”.

Da capire, quindi, le cause del comportamento anomalo della vettura color papaya, in vista della gara di Austin già domenica prossima.

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