F1 | Honda: “Il titolo vinto con Verstappen rappresenta il raggiungimento del nostro obiettivo”

La casa nipponica riflette sul suo percorso in Formula 1 nell'era ibrida prima dell'addio ufficiale

F1 | Honda: “Il titolo vinto con Verstappen rappresenta il raggiungimento del nostro obiettivo”

Durante la prima uscita ufficiale nei test di fine 2014 ad Abu Dhabi, Honda riuscì a completare solamente cinque giri in due giorni di prove, riscontrando grandi problemi di affidabilità. Sempre ad Abu Dhabi, sette anni dopo Honda ha festeggiato il suo primo titolo mondiale dell’era ibrida, aiutando Max Verstappen nella rincorsa alla corona iridata. Un campionato in cui la casa giapponese è stata assolutamente protagonista, fornendo alla Red Bull non solo una Power Unit estremamente potente, ma anche affidabile, vero tallone d’Achille dell’unità di Sakura nel corso degli anni.

“Congratulazioni a Max [Verstappen] per il suo primo titolo mondiale e a Red Bull Racing, nostro partner dal 2019. Ho guardato la gara alla HRD-Sakura e sono rimasto molto impressionato da Max e dalla squadra che non hanno mai smesso di lottare per titolo mondiale fino alla fine” – ha detto Toshihiro Mibe, amministratore delegato di Honda -. “Ringraziamo anche AlphaTauri con cui è iniziata la nostra partnership con Red Bull, così come i nostri fornitori e tutti i nostri fan che ci hanno sempre sostenuto. Per Honda, questo titolo è l’obiettivo che ci eravamo posti quando siamo tornati in Formula 1 nel 2015 e oggi abbiamo scritto un nuovo capitolo nella storia di Honda stessa. Vorrei ringraziare tutti i dipendenti Honda che hanno reso questo possibile”, ha poi aggiunto Mibe ai microfoni della Formula 1.

La casa giapponese è così riuscita a raggiungere quell’obiettivo per cui aveva deciso di rientrare in Formula 1, nonostante un viaggio ricco di momenti difficili, specie nel periodo vissuto con la McLaren, dove i ritiri erano spesso dietro l’angolo. Approcciarsi ai nuovi regolamenti ibridi rappresentò una sfida totalmente nuova per Honda, la quale faticò a lungo nel comprende come estrarre il massimo dalla parte elettrica collegata al motore termico, modificando più volte anche il layout della propria unità. Nonostante le difficoltà, il percorso effettuato con la squadra di Woking ha senza dubbio aiutato Honda a crescere e comprendere i propri punti deboli, prima di sposare il progetto Red Bull dove è stata in grado di fare quel salto in più per poter sfidare Mercedes: “Tutte le basi fondamentale che ci hanno permesso di lottare per il campionato sono stata costruite ai tempi della McLaren, quindi abbiamo ottenuto molto lì” – ha detto Masashi Yamamoto, managing director del progetto Honda in Formula 1 -. “È stato solo un peccato che ci rispettassimo troppo l’un l’altro e questo ha fatto sì che la relazione non funzionasse bene, perché noi rispettavamo loro e loro rispettavano noi, ma non è scattato niente. Ma abbiamo imparato molte cose e questo apprendimento ha accelerato il nostro sviluppo con la Red Bull. Il Gran Premio del Bahrain del 2017 è stato il momento più difficile per noi come Honda. Diverse rotture dell’MGU-H hanno reso tutto difficile. Abbiamo imparato che la tecnologia MGU-H è davvero dura e difficile. Abbiamo imparato molto a riguardo durante i giorni della McLaren, il che può essere visto come un aspetto positivo, È stata dura ma abbiamo imparato molte cose.”

Dopo una partnership con McLaren dove non è scoccata la scintilla, l’opportunità Red Bull ha dato grosse soddisfazioni alla casa giapponese, a partire dal primo podio in Australia nel 2019, per passare alla vittoria in Austria sempre nello stesso anno, dove i responsabili del progetto fecero fatica a trattenere le lacrime per la gioia: “Per me la soddisfazione più grande è stata il primo podio con la Red Bull in Australia, la prima gara insieme, è stato il momento clou in pista del nostro tempo passato insieme. Fui davvero contento di aver raggiunto quel risultato con loro, fu il risultato che diede vera fiducia, dimostrando che fu stata la decisione giusta”, ha aggiunto Yamamoto. Nonostante Honda lascerà alla fine dell’anno, le Power Unit della casa giapponese rimarranno ancora in Formula 1 dopo che Red Bull ne ha acquistato la proprietà intellettuale per continuare con un progetto ormai consolidato.

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