F1 | Da Sainz a Ricciardo, il salto di qualità necessario per la McLaren
Il tutto condito da un motore Mercedes e una MCL35M che affascina
Con l’arrivo di Daniel Ricciardo e della Mercedes, l’ottima McLaren vista nel 2020 potrebbe fare un sostanzioso passo in avanti. Il terzo posto costruttori della passata stagione sarebbe l’obiettivo minimo della squadra di Woking, forse pensando anche oltre, in ottica 2022 e nuovo regolamento tecnico. Non vogliamo dare tutto troppo per scontato, però è chiaro che la Mercedes sarà la stragrande favorita del 2021, Hamilton difficilmente non vincerà il mondiale, ma è più plausibile pensare che Ricciardo e compagnia possano dare molto fastidio alla Red Bull in diverse occasioni nell’arco del campionato.
Torna la Mercedes, la nuova MCL35M può dire la sua
Partiamo dalla questione motore: dopo la separazione alla fine del 2014, la McLaren è andata in contro a incredibili problemi dal lato power unit, specialmente con la Honda, con colpe che vanno divise più o meno equamente tra le due case. E’ certamente migliorata la situazione con l’arrivo della Renault, ma soprattutto con lo stravolgimento dell’asset della gestione sportiva: Andreas Seidl ha dato tranquillità e consapevolezza allo storico team britannico, e l’ingaggio della coppia di belle speranze Sainz/Norris ha ridato lustro dopo i fallimenti Alonso/Button e Alonso/Vandoorne, chiaramente non aiutati da vetture ben al di sotto delle aspettative.
Il terzo posto costruttori del 2020 è la giusta ricompensa per il duro lavoro svolto, ma l’arrivo del propulsore tedesco potrà certamente dare una spinta ulteriore alla nuova MCL35M, considerando il fatto che la vettura, per forza di cose sarà molto più rivoluzionaria rispetto alla concorrenza, che ha potuto cambiare ben poche cose dallo scorso anno per via dei regolamenti tanto stringenti quanto abominevoli. Polemica a parte, avere il motore Mercedes sotto il cofano avvicina sensibilmente la McLaren al top, quantomeno sulla carta, e occhio cara Red Bull, perché sei tanto brava a parole, ma con i fatti stai azzeccando ben poche cose negli ultimi anni. Tra l’altro abbiamo visto come la nuova vettura di casa di Woking sia totalmente diversa rispetto alla passata stagione, molto rastremata al posteriore e nelle pance, e con un musetto tutto nuovo. Insomma, ci sono tutte le carte in regola per fare bene.
Da Sainz a Ricciardo, il salto di qualità necessario
La sensazione, puramente personale è che la McLaren abbia fatto un salto di qualità non indifferente anche con l’avvicendamento Sainz/Ricciardo. Nulla contro il pilota spagnolo, oggi alla Ferrari, ma l’ex Red Bull è certamente più abituato a gareggiare per posizioni importanti: sette vittorie, tutte con la squadra austriaca e ben 31 podi in carriera finora, due dei quali con la Renault, vettura che ha riportato tra i primi tre nella passata stagione dopo anni di buio. Risultati non indifferenti per un pilota consapevole di essere, probabilmente, all’ultima occasione della sua carriera per poter lottare per il titolo mondiale. Pensarlo già nel 2021 sembra oltremodo ottimistico, ma è certamente una base di partenza per il 2022 e il prossimo cambio regolamentare che dovrebbe avvicinare e non poco i vari team.
Un binomio, quello Ricciardo-McLaren che fa già sognare i tanti tifosi del team di Woking sparsi per il mondo. L’australiano è parso carico nei primi giorni in fabbrica, e l’accoppiata con Norris promette spettacolo non solo al di fuori dalla pista. Porta esperienza, qualità e un curriculum non male. Ricetta giusta per tornare al successo, il tutto condito da una fisionomia stile Mercedes, con il motore della casa tedesca montato sotto al cofano. La McLaren non lotterà per il mondiale quest’anno, togliamocelo dalla testa, ma potrà togliersi parecchie soddisfazioni nel prossimo futuro sfruttando anche le giuste occasioni.
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