Formula 1 | AlphaTauri racconta il prossimo GP degli Stati Uniti

Da Dallas a Phoenix fino a Las Vegas ed Austin: il racconto del GP degli Stati Uniti

AlphaTauri, le curiosità sul Gran Premio degli States
Formula 1 | AlphaTauri racconta il prossimo GP degli Stati Uniti

La geografia del GP USA ha una storia un po’ complicata. Le edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti che portano questa denominazione sono ben 41, distribuite fra Watkins Glen (20), Indianapolis (8), Circuit of the Americas (7), Phoenix (3), Riverside (1) e Sebring (1). Ma non finisce qui… sì, perché ci sono stati anni nei quali la F1 negli USA è stata rappresentata da più di un auto sportiva contemporaneamente.

Oltre al GP USA, tra la fine degli anni ’70 e la metà degli ’80, ci sono stati anche i GP di Dallas, Detroit, Las Vegas e Long Beach. Anche la 500 Miglia di Indianapolis ha avuto la sua parte in questa “storia americana”. Era in calendario nei primi anni del Mondiale di Formula 1, ma spesso veniva disertata dai piloti europei.

Per questo nel 1961 venne cancellata dal Campionato di F1.

Il ritorno della Formula 1 negli USA

Ma veniamo ai giorni nostri. Dopo una pausa di cinque anni, la Formula 1 ha fatto ritorno negli Stati Uniti nel 2012, con il Circuit of the Americas di Austin, meglio noto con l’acronimo COTA, per offrire una nuova casa all’evento.

F1 Austin è un binomio che mette insieme appunto la tradizione della Formula 1 da una parte e il moderno impianto della Capitale texana dall’altra. Ispirato ad alcuni dei luoghi più belli che ospitano gran premi, il circuito da 5.5 km è caratterizzato da sezioni che prendono spunto dal complesso Becketts-Maggots di Silverstone, dalla sezione dello stadio di Hockenheim e dalla lunga curva 8 di Istanbul, con i suoi quattro punti di corda.

Il tratto distintivo, comunque, è la parte della pista che va dalla linea del traguardo su per un ripido pendio fino a un tornante quasi cieco, alla curva 1. Apprezzato dai piloti e presenziato da folle oceaniche, il COTA sembra destinato a essere la casa del Gran Premio degli Stati Uniti ancora per molto tempo.

E poi Austin è una città davvero divertente e interessante: si assapora quell’America vera fatta di possenti pick-up fermi ai semafori, di tori meccanici da domare, cavalli di razza dentro grandi recinti ad alzare polveroni coi loro zoccoli, steak house e grandi roulotte cromate che vendono hamburger a bordo strada ed enormi auto cabrio con le corna di bue sul cofano. Ma soprattutto, Austin rende onore alla sua fama di capitale della musica dal vivo: si possono trovare infatti concerti ed esibizioni live praticamente ogni sera e dappertutto.

Il Gran Premio ha vissuto gli ultimi due anni dell’era dei motori aspirati V8 da 2400 cc, che hanno visto le vittorie di Hamilton su Mercedes e di Vettel su Red Bull Racing. Il dominio del pilota inglese a bordo della sua Stella d’Argento è poi proseguito incontrastato anche nei successivi 4 anni targati Formula 1 USA. Ma al GP USA del 2019 è stato Valtteri Bottas a trionfare. Dopo aver saltato l’edizione 2020 a causa della pandemia di coronavirus, la Formula 1 torna al COTA per il Gran Premio degli Stati Uniti, in programma il 24 ottobre.

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