Ecclestone: “Penso che la Mercedes rimarrà in F1”
La casa tedesca critica la distribuzione degli utili del nuovo Patto della Concordia
Bernie Ecclestone non pensa che la Mercedes uscirà dalla Formula Uno per una controversia contrattuale, nonostante i rapporti suggeriscono che gli azionisti del produttore tedesco voteranno contro la permanenza nella massima competizione motoristica.
“Dubito molto che la Mercedes lascerà”, ha spiegato il capo della F1 alla stampa inglese e al sito web ESPN. “Sono arrabbiati in questo momento perché si sentono trattati in modo diverso rispetto alla Ferrari. Il nostro commento è semplice, stiamo trattando Mercedes esattamente allo stesso modo degli altri e questo è il problema. Tutti gli accordi commerciali con queste squadre si basano sul tempo in cui sono stati in Formula Uno e dai risultati ottenuti. Purtroppo la Mercedes è in F1 solo da un paio di anni”.
La controversia riguarda il Patto della Concordia, il contratto che impegna le squadre che corrono in F1. Il contratto attuale scade alla fine di quest’anno, ma un accordo per estenderlo è stato firmato dalla maggioranza delle squadre fatta eccezione per la Mercedes. In base al contratto in corso è previsto che il 50% degli utili della F1 sia distribuito tra i primi dieci top team come premio in denaro e una quota fissa viene pagata in ragione del suo status storico alla Ferrari. Tuttavia, il nuovo accordo darà denaro anche a qualsiasi squadra che ha gareggiato dal 2000 senza apportare modifiche al suo nome con ulteriori pagamenti per premiare i vincitori del Campionato Costruttori. I nuovi termini non favoriscono la Mercedes in quanto ha cambiato nome più volte negli ultimi anni, da Bar a Honda a Brawn GP, quando vinse il titolo mondiale nel 2009. La casa della stella a tre punte sta pensando di fare un ricorso per concorrenza sleale alla Commissione europea a causa di quello che crede di essere un trattamento preferenziale fornito ai suoi rivali. Ecclestone spiega che la scelta è stata invece autonomamente presa dalla casa tedesca: “Avrebbero potuto rilevare la maggioranza delle quote della McLaren, visto che ne detenevano il 40% e avrebbero ottenuto tutti i vantaggi economici”, ha continuato il patron della F1. “Invece hanno fatto una scelta differente, vendendo le loro quote. Se avessero preso quella decisione sarebbero ora in una situazione assai diversa”.
La Mercedes dal canto suo ha negato che sta pensando di lasciare le corse e l’amministratore delegato Nick Fry ha confermato i piani per un futuro in F1. “La volontà è quella, assolutamente in lettere maiuscole, che la Mercedes-Benz vuole essere in F1”. Che la casa tedesca abbia intenzione di restare in F1 è provata anche dal fatto che settimana scorsa ha annunciato la sponsorizzazione della IWC, che produce orologi e che si unirà al team dal prossimo anno.
Lorena Bianchi
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