Pagelle del GP di Singapore

Pagelle del GP di Singapore

A grande richiesta e con qualche giorno di ritardo (ce ne scusiamo), ecco le pagelle per il GP di Singapore.

Sotto i riflettori la spunta Fernando Alonso, che bissa il successo di Monza e si avvicina a soli 11 punti di distanza dal Leader Mark Webber.
Baby Schumi Vettel si deve accontentare della seconda piazza dopo aver imparato a memoria il diffusore della Ferrari numero 8. Completa il podio Mark Webber, che limita i danni (suoi) e ne crea (ad Hamilton)

PROCEDIAMO CON I VOTI DEI PRIMI 10 AL TRAGUARDO.

Alonso festeggia la sua quarta vittoria stagionale

1- Fernando Alonso: VOTO 10
Questa volta non glielo si può negare. Pole, Giro più veloce, Vittoria, Giro più veloce del Paddock a piedi, in bici, in scooter. E’ stato visto due giorni dopo la gara girare per il traffico cittadino e ripetere gli stessi tempi.
Scherzi a parte: weekend perfetto con sole due sbavature. La prima è la partenza a rilento, ormai un must. Evidentemente, se per Barrichello si parlava del volante della Chicco, per lui il problema è la frizione di una 127. Seconda imprecisione alla ripartenza della Safety Car, quando va largo e permette pericolosamente al Baby di avvicinarsi. Tiene dietro comunque Vettel per decine di giri e non si spaventa all’idea che il Tedeschino possa ripetere le gesta memorabili di Istanbul e Spa. Il Mondiale inizia ad avvicinarsi, e finchè gli avversari si autoeliminano c’è solo da stare tranquilli.

2- Sebastian Vettel: VOTO 7.5
Weekend ottimo visti i precedenti appuntamenti del Baby. Trova, purtroppo per lui, un Alonso in grande spolvero ma è l’unico che gli tiene il passo agevolmente. Mezzo voto in meno perchè non ci prova nemmeno all’ultimo giro quando passa praticamente appiccicato al diffusore dello Spagnolo. Via radio dice, a inizio gara, di “controllare” il Ferrarista, come se potesse passarlo quando vuole. Infatti si è visto. Netto miglioramento, ma non ha ancora lo spessore necessario per diventare Campione.

3- Mark Webber: VOTO 5,5
Resiste in testa alla classifica ma si deve dare una svegliata se vuole arrivare alla fine ancora nella stessa posizione. Rimane imbottigliato e cambia subito gomme (al 3° giro) per tentare il colpaccio. Un colpaccio a dire il vero lo compie, ma non è quello che intendeva lui e soprattutto non quello che intendeva Hamilton. La dinamica del fattaccio porta ovviamente a diverse interpretazioni in base al tifo, fatto sta che la frenata un po’ troppo ottimistica dell’Australiano mette fuori gioco l’Inglese. Tra l’altro Mark è fortunato ad arrivare al traguardo senza che la gomma anteriore destra, protagonista del contatto con Hamilton, esca dal cerchio.

4- Jenson Button: VOTO 6,5
Dicono in molti che non vale quanto il suo compagno di squadra, eppure porta a casa la pagnotta anche questa volta. Dopo il bel secondo posto di Monza, ottiene il massimo con questo arrivo in quarta posizione. Anche lui, assieme al Baby, pare quello meno papabile per la vittoria finale, ma la consistenza c’è e i risultati lo dimostrano. Non si fa vedere spesso, certo, però questa Formula 1 premia anche la continuità e lui (se nessuno lo travolge o gli tappa i radiatori) ne ha da vendere.

5- Nico Rosberg: VOTO 7.5
Il più amato dagli italiani anti Kaiser si rende protagonista di un’ottima prestazione con la C220 (rigorosamente Diesel) ricarrozzata. Si vede poco ma ottiene un’ottima prestazione in una pista che gli piace, visto il secondo posto del 2008.
Si dice tanto che sia molto fumo e niente arrosto, eppure dalle prestazioni non si direbbe. Sarebbe curioso vederlo con una macchina TOP (cosa che la Mercedes in questo momento NON è) per avere la controprova.

6- Rubens Barrichello: VOTO 7
Torna in zona punti dopo 4 gare opache e fa valere la sua esperienza secolare. I miglioramenti della Williams sono sicuramente anche frutto del suo lavoro. Sempre più Highlander, e potrebbe arrivare anche il sorpasso in classifica al suo ex capitano Michael Schumacher.

7- Robert Kubica: VOTO 8
Idolo. Ok le gomme nuove, ok l’F-Duct (DUCT, NON DUCK!!!), ma la sfilza di sorpassi di cui si è reso protagonista dal 50° giro in poi sono ossigeno per la Formula 1 e sveglia per i sonnellini pomeridiani di chi non resiste ai trenini della Domenica. Spettacolare l’overtake su Sutil all’esterno, ma più di tutto quello che ha colpito è stata la costanza di un sorpasso al giro, come se il tempo fosse tornato indietro di cinque lustri. Anche lui merita un Top Team, a meno che la Renault non sforni un missile per il 2011.

8- (ma 10° al traguardo) Felipe Massa: VOTO 6,5
E’ stato oggetto di scherno per non aver fatto nemmeno un sorpasso (almeno in ripresa diretta). Eppure da ultimo è arrivato 10° e poi 8° per le sanzioni ai danni di Sutil e Hulkenberg. Giustificazione non da poco il cambio gomme già al primo giro. Quando Kubica gli si è presentato alle spalle con i fucili puntati e gomme fresche di 6 o 7 giri, lui che aveva le stesse da ormai 52 non poteva fare altro che farsi passare. Bisognerebbe valutare un po’ tutte le variabili prima di sparare sentenze. 6.5 di incoraggiamento, perchè poi come tutti i Brasiliani si intristisce e il Presidente non vuole. Se si rabbuia come toglie punti agli avversari?

9- (ma 8° al traguardo) Adrian Sutil: VOTO 7
Porta la Force India in zona punti, anche se perde una posizione a fine gara per aver tentato di scavalcare la coda durante il primo giro (curva 7). Corsa di spessore che dimostra le abilità del Tedesco. Sarebbe curioso anche per lui vederlo al volante di una vettura più competitiva, perchè dà l’impressione di poter fare buone cose. Da buon pianista, ci sa fare anche con i pedali.

10- (ma 9° al traguardo) Nico Hulkenberg: VOTO 6
Porta la seconda Williams a punti, ma si vede molto meno del nonnetto caposquadra. Fa compagnia a Sutil nel tentativo di scavalcare la coda al primo giro, ma visto che il telepass in F1 non c’è viene poi sanzionato con l’aggiunta di 20 secondi a fine gara, così come il pilota della Force India. Felipe Massa ringrazia sentitamente.

CONTINUIAMO CON I PILOTI CHE NON HANNO OTTENUTO PUNTI


Kovalainen in versione Vigile del Fuoco

11- Vitaly Petrov: VOTO 5
Non monta l’F-duct a differenza di Kubica e si vede. Ma che non si giustifichi la differenza di passo di gara solo con questo dettaglio. Passa il tempo a seguire i trenini inerme.

12- Jaime Alguersuari: VOTO 5.5
il Suaro questa volta non si vede troppo. Dopo i buoni propositi post qualifica, una gara incolore. Tenta anche lui il colpaccio cambiando gomme al terzo giro, ma non succede nulla di particolare.

13- Michael Schumacher: VOTO 5
Rimane alle spalle di Barrichello per tutta la prima parte di gara, dopo il cambio gomme la situazione migliora decisamente sotto il profilo dei tempi (concluderà col 4° miglior tempo assoluto). Centrato in pieno da un Boeing 747 della Sauber con bandiera Nippo esposta dalla sala di comando, perde ulteriormente terreno e sprofonda. Tenta poi di vendicarsi, ma dato che – per lo meno a detta di molti – è vecchio, rimbambito e quindi di sera ci vede meno, non si accorge di centrare il Boeing sbagliato (quello di Heidfeld). Rimandato al 2011. E che almeno la Mercedes l’anno prossimo sia a benzina.

14- Sebastien Buemi: VOTO 5.5
Vale lo stesso discorso fatto per il Sauro, non si vede praticamente mai. A differenza del compagno, effettua la sosta a metà gara ma non ci sono miglioramenti.

15- Lucas di Grassi: VOTO 6
Porta la Virgin al traguardo, anche se con due giri di ritardo, e questo è già un merito da elogiare con un mezzo voto in più vista la pochezza delle nuove scuderie di quest’anno e la pazienza di stare più a guardare gli specchietti che la pista. Ma tanto, Richard Branson se la ride sempre e comunque…Allegria!

16- Heikki Kovalainen: VOTO 7
Sì, 7. Perchè qui bisogna fare una media tra la prestazione in gara (6 di incoraggiamento, come per Di Grassi) e l’8 per le abilità da vigile del fuoco. Dice di aver avuto paura di portare la Lotus ai box perchè la corsia era troppo affollata. Appurato che all’ingresso della pitlane non c’era nessuno, l’unica cosa che ci viene da pensare è che stia trattando con i Leoni della CEA e abbia voluto mostrare le sue doti.

FINIAMO CON I RITIRATI

Per Hamilton un altro zero in classifica dopo quello di Monza

Timo Glock: VOTO 6
Non ce la sentiamo di dare un voto sotto la sufficienza a chi soffre le pene dell’inferno su delle Chicane Mobili. Inoltre Timo riesce, dopo il rientro della SC, a tenere dietro per qualche giro 3 o 4 monoposto più veloci di lui di almeno 2 secondi al giro. Per ringraziarlo dello sforzo, la sua Virgin lo lascia a piedi. Quanta Pazienza.

Nick Heidfeld: VOTO 6.5
Nick the Quick fa il suo rientro e non si comporta malissimo fino a quando il Kaiser non lo centra. In prova resta quattro posizioni dietro Kobayashi ma, tutto sommato, come prima gara può definirsi buona.

Lewis Hamilton: VOTO 6.5
Corre da 7 spremendo tutto quello che può dalla Mclaren, fino a quando Webber non lo accompagna con discrezione fuori pista. Poteva allargare un po’ di più la traiettoria durante il sorpasso all’esterno e da qui il mezzo voto in meno. Il doppio zero Monza-Singapore è una bella mazzata, ma l’Inglesino non è tipo da buttarsi giù, già da Suzuka potrebbe tornare a ruggire.

Christian Klien: VOTO 6.5
Debutta sulla HRT e fa tutto sommato meglio di Bruno Senna. Forse nella guida da Rally è più portato del brasiliano. Certo, le HRT sono ridotte talmente male che giudicare equamente i due piloti non è propriamente facile, però si è dimostrato all’altezza della situazione. Vedremo se i consigli di Kimi Raikkonen lo aiuteranno a guidare meglio questa GP2 spacciata per F1.

Kamui Kobayashi: VOTO 5
Dal Giappone con Furore, questa volta il Nippo esagera un po’ nell’ottimismo da sorpasso e, dopo aver chiesto strada a Michael Schumacher regalandogli un 180°, si stampa nel punto peggiore di tutto il tracciato. Rimandato. Buon talento ma troppo frettoloso in certi frangenti.

Bruno Senna: VOTO 5
Eccezione che conferma la regola per i piloti delle Chicane Mobili.
Non ci ha capito niente per tutto il weekend (non sappiamo, ma presumiamo anche per problemi alla HRT) e per concludere in bellezza il weekend aiuta Kobayashi a parcheggiare meglio la sua Sauber dentro il guardrail. Su Twitter dice che le bandiere gialle sono arrivate troppo in ritardo. Potrebbe anche essere, ma il weekend rimane comunque terribile e da dimenticare in fretta.

Jarno Trulli: VOTO 6
Di puro incoraggiamento. Ci vuole una gran pazienza a partire tutte le volte sapendo che è difficile arrivare a metà gara. Per fortuna che ha portato un po’ di vino per tirarsi su dopo l’ennesima delusione dell’anno.

Vitantonio Liuzzi: VOTO 5
Rompe una sospensione in un contatto al primo giro. Dovrebbe pensare meno ai caschi superaerografati, e più al suo compagno di squadra che si sta dimostrando ben più consistente di lui. E qui non c’entra solo l’F-Duct di Sutil che funziona meglio del suo.

Alessandro Secchi

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