Stefano Domenicali: "Coerenti con i nostri principi"

Stefano Domenicali: "Coerenti con i nostri principi"

Il giorno dopo l'annuncio da parte della FOTA di un'iscrizione condizionata dei team al mondiale 2010, i tifosi della Ferrari vogliono capire meglio che cosa succedera' ora. Per cercare di chiarire eventuali dubbi abbiamo rivolto alcune domande a Stefano Domenicali, team principal della Scuderia Ferrari Marlboro.

Nel comunicato della FOTA si parla di iscrizione condizionata: che cosa vuol dire?

"E' molto semplice. Le nove squadre – la Williams e' stata sospesa – che attualmente compongono la FOTA hanno presentato un'iscrizione al campionato 2010 che sara' pero' valida soltanto a condizione che sia firmato il Patto della Concordia e che le regole siano quelle attualmente in vigore, modificate sulla base di quanto proposto dalla FOTA stessa. L'atto compiuto ieri e' in totale coerenza con i principi portati avanti dalla Ferrari, ribaditi nel Consiglio d'Amministrazione del 12 maggio scorso, e dalla FOTA."

Cosa succede se queste condizioni non saranno soddisfatte?

"Anche in questo caso la risposta e' semplice: le iscrizioni delle nove squadre non saranno valide."

Perché e' stata indicata come scadenza la data del 12 giugno?

"Perché e' il giorno in cui la FIA dovra' pubblicare la lista dei team partecipanti al campionato 2010: vogliamo che tutto sia stato risolto per quella data."

La scelta di iscriversi con la condizionale implica un'eventuale accettazione del budget cap?

"Assolutamente no. La richiesta di avere le regole 2009 come punto di partenza significa che non ci sara' alcun budget cap."

E come si risponde all'esigenza di contenere le spese?

"Attraverso un meccanismo di autolimitazione implementato all'interno della FOTA e da essa stessa, cioe' dalle squadre, monitorato. Sappiamo bene quello che dobbiamo fare e siamo in grado di farlo da soli, come dimostra quello che e' stato raggiunto fino ad oggi. Del resto, la stessa cosa avviene da anni con i test: sono le squadre che hanno trovato un accordo fra loro e lo gestiscono e tutto funziona bene."

Puoi darci dei dettagli in piu' su come verranno limitati i costi?

Innanzitutto partiamo da quello che e' gia' stato deciso dalla FOTA, vale dire la disponibilita' per i team indipendenti di un pacchetto motore-cambio al prezzo di 6,5 milioni di Euro per tutta la stagione. Poi sono state definite ulteriori riduzioni nel settore dell'aerodinamica e sono stati stabiliti alcuni limiti nello sviluppo, come ad esempio nel numero di diverse ali che potranno essere utilizzate durante l'arco del campionato. In questo modo si manterra' la competizione tecnologica ma se ne ridurra' l'esasperazione, con effetti benefici sui costi. Inoltre, si potranno ridurre gli organici delle squadre durante il weekend di gara, tramite ad esempio l'abolizione del rifornimento in occasione dei pit-stop. Ci sono ancora tanti altri punti ma preferiamo in questo momento non entrare in ulteriori dettagli visto che ne stiamo parlando con la FIA."

Con questo sistema sara' possibile per nuove squadre entrare in Formula 1?

"Si', perché la considerevole riduzione dei costi che verra' raggiunta potra' permettere di partecipare ed essere sufficientemente competitivi in una disciplina che rimarrebbe la massima espressione dell'automobilismo sportivo, sia come competizione che come business, visto che il suo valore e la sua visibilita' non soltanto sarebbero inalterati ma anche rafforzati dall'impegno di tutti i grandi costruttori a restare a lungo termine."

Nelle settimane scorse si e' parlato da parte della Ferrari e della FOTA della richiesta di regole di governance solide e di stabilita' come una condizione necessaria per poter trovare un accordo. Come si concretizzerebbero queste richieste?

"Attraverso la firma del Patto della Concordia potranno essere confermate quelle norme che hanno caratterizzato la gestione regolamentare della Formula 1 negli ultimi anni – mi riferisco al ruolo della Formula 1 Commission come unica sede in cui si formano i regolamenti – e, nello stesso tempo, sara' garantito contrattualmente un impegno da parte di tutte le squadre a rimanere nello sport almeno fino a tutto il 2012."

Pensi che venga data risposta alle preoccupazioni di cui si e' fatta portatrice la FIA in questi mesi?

"Credo proprio di si'. La FIA voleva ridurre significativamente i costi con due obiettivi: evitare la fuoriuscita di altri team esistenti e consentire l'eventuale entrata di nuove squadre. Entrambi gli obiettivi possono essere raggiunti: le spese saranno ridotte in maniera molto considerevole e, allo stesso tempo, ci sara' l'impegno di tutti gli attuali protagonisti della Formula 1 a restare in questo sport."

Se entro il 12 giugno le richieste venissero accettate si potrebbe dire che la FOTA avra' vinto la sua battaglia?

"Se cosi' accadesse, e lo spero davvero, vorrebbe dire che la Formula 1 avra' vinto: saranno state conservate le sue caratteristiche principali di competizione tecnologica e sportiva e sara' stata assicurata una stabilita' di regolamenti e di partecipanti duratura. Questo e' quello che la FOTA ha sempre desiderato: lavorare insieme alla FIA e al Commercial Right Holder per una Formula 1 sana e prospera."

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