Red Bull, Ricciardo quinto in griglia a SPA: “Come l’anno scorso…”
Buona Red Bull sulle Ardenne, anche se il russo Daniil Kvyat è soltanto dodicesimo
E’ un Daniel Ricciardo pimpante quello che conquista la terza fila nelle qualifiche del GP del Belgio, smentendo in parte i timori della vigilia, che volevano una Red Bull in affanno sulle Ardenne, a causa di quella PU Renault non all’altezza delle rivali.
Ed invece in una selva di motorizzati Mercedes, con finanche la Ferrari lontana, Ricciardo è riuscito a strappare un bel 1.48.639, che gli vale il sesto tempo assoluto e la quinta posizione in griglia di partenza, al netto della penalità di Romain Grosjean.
“E’ divertente vedere come siamo in tanti racchiusi in pochi decimi. E’ stata una qualifica serrata – ha dichiarato il pilota australiano – ed è bello essere riusciti a giocarcela così con tutti. Domani partirò dalla quinta posizione, che poi è la stessa posizione da dove ho preso il via l’anno scorso….non che io sia superstizioso, però magari è un buon segno! Indubbiamente paghiamo un po’ di decimi nel primo e terzo settore, dove conta il motore, ma siamo in grado di spingere tanto nel secondo settore, con il telaio che si comporta molto bene. Incrociamo le dita e speriamo di trovare un po’ di miele su queste colline domani…“.
Più difficile invece la qualifica di Daniil Kvyat. Il pilota russo, in ottima condizione nelle ultime gare, non è riuscito a superare il taglio del Q2, e domani prenderà il via dalla sesta fila, avendo fermato il crono sull’1.49.228, tempo che gli vale la dodicesima posizione.
“Ho fatto del mio meglio ed è stato abbastanza frustrante mancare di un decimo il Q3 – ha affermato Kvyat – per fortuna questa è una pista che permette di sorpassare e faremo del nostro meglio per recuperare il maggior numero di posizioni. Conteranno molto la strategia e l’utilizzo delle gomme”.
Moderatamente soddisfatto per la terza fila anche Chris Horner, team principal di Milton Keynes: “Daniel ha datto davvero il massimo su questa pista, mentre Daniil è stato sfortunato. Ma il telaio è competitivo, magari se il tempo diventa imprevedibile possiamo anche migliorare la posizione di partenza…”
Antonino Rendina
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