Red Bull, dalla gioia alla crisi

Red Bull, dalla gioia alla crisi

Nonostante sia arrivata in Turchia con la macchina più veloce e la leadership dei campionati piloti e costruttori, la Red Bull lascia Istanbul Park in crisi.

“Si fanno male da soli troppo spesso,” ha detto il commentatore della BBC Martin Brundle dopo l’incidente tra Sebastian Vettel e Mark Webber che ha impedito alla squadra austriaca di firmare la seconda doppietta di fila in campionato.

Incidente e crisi di nervi a parte, i responsabili della squadra hanno poi cercato di nascondere alla stampa la mappatura del motore di Webber, che aveva una regolazione al momento dell’incidente diversa da quella di Vettel perché stava cercando di risparmiare carburante, il che ha lasciato l’impressione che sia il giovane tedesco il pilota su cui puntano alla Red Bull.

Ad aggravare la confusione creata dal team c’è il fatto che Webber – attualmente nel bel mezzo delle trattative per il rinnovo del suo contratto – ora guida il mondiale piloti da solo.

Anche l’ingegnere di gara dell’australiano, Craig Pilbeam, è stato messo sotto accusa. Alla domanda perché a Webber non era stato detto che Vettel era più veloce di lui, il consigliere del team Helmut Marko ha risposto all’Auto Motor und Sport: “Abbiamo avvertito il suo ingegnere, ma lui non ha trasmesso l’informazione.”

Marko, che si ritiene sia il principale leader della fazione pro Vettel all’interno della scuderia delle bevande energetiche, ha negato che la Red Bull sia avvelenata da una divisione interna.

“Questo non è vero. Gestiamo la squadra ed entrambi i piloti allo stesso modo.”

La velocità con cui è arrivata la crisi fa impressione rispetto ai ricordi di appena due settimane fa, quando Vettel e Webber si sono buttati in acqua insieme nel porto di Monaco per celebrare la doppietta del team nelle vie del Principato.

“Sono sicuro che non andranno a cena insieme nei prossimi giorni,” ha detto Marko quando gli è stato chiesto se i fatti della domenica hanno rovinato il loro rapporto.

Nel paddock sono in molti a credere che la Red Bull non sia propriamente la squadra più amichevole, nonostante l’apparente umorismo che il team dimostra verso i media.

“Hanno sempre cercato di creare tensione nel rapporto tra Fernando (Alonso) e Felipe (Massa) e al momento devono affrontare propria una situazione del genere all’interno,” ha detto il direttore sportivo della Ferrari Stefano Domenicali.

In riferimento ai suoi datori di lavoro, Alonso ha dichiarato: “Questo dimostra che esiste una squadra unita nel paddock.”

“La cosa più importante è avere sempre rispetto,” ha aggiunto Felipe Massa.

Il team manager della Red Bull Christian Horner ha ribadito che risolverà il pasticcio prima della gara in Canada. In Turchia è stato impossibile fare un lavoro di riconciliazione visto che Vettel ha lasciato il circuito appena ha potuto.

“Uno dei nostri piloti è già partito,” ha confermato Marko alla stampa domenica sera.

Andre’ Cotta

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