Pagelle GP Monaco: Vettel e Raikkonen sugli scudi, Hamilton in sordina
Un trenino lungo settantotto giri, un trenino non esaltante, ma foriero di gioie per la Ferrari, che sfata un tabù durato sedici anni. Un GP di Monaco (voto 6,5) – vivace sono nel finale a causa di qualche intemperanza di troppo – dominato dall’estro di Sebastian Vettel, che ha battuto un Raikkonen perplesso per la strategia.
Sebastian Vettel 10 E’ il cannibale che non guarda in faccia a nessuno, affamato e implacabile, condottiero spietato ed indomito con un sola meravigliosa, idea, in testa. Non può permettersi di perdere punti, sfodera le sue armi migliori, il passo gara monstre prima del pit-stop, e pazienza se a farne le spese è la sua spalla leale, il suo amico Kimi. L’obiettivo mondiale non tollera ostacoli o intralci. Terza vittoria stagionale, quarantacinquesima in carriera. DETERMINATO
Kimi Raikkonen 9,5 La gioia, grande, di rivedere in pole position questo campione mai rispettato quanto meriterebbe. Un colpo di coda meraviglioso, di pura classe. Anche la partenza è buona, guida la gara con piglio, sembra il giorno perfetto per una favola, e invece la sua strategia è quella conservativa, ne definisce probabilmente il (pur importante) ruolo, ne ridimensiona le aspettative. Iceman è deluso, sente che il team gli ha tarpato le ali, ma in fondo non aveva il ritmo di quella furia di Vettel. Nel complesso è un grande Kimi. PIMPANTE
Daniel Ricciardo 8 L’overcut con cui sopravanza Bottas e Verstappen è un colpo da biliardo tra le stradine di Montecarlo. Nei pochi giri a pista libera sfodera un gran ritmo, legittimando il suo gran podio. CECCHINO
Valtteri Bottas 7,5 Tiene alto l’onore della limousine Mercedes qualificandosi a mezzo decimo dalla pole e a soli due millesimi dalla prima fila. Ma il GP di Monaco è una roulette senza mezze misure, e a fine gara il finlandese è si ritrova ai piedi del podio, beffato anche dalla Red Bull di Ricciardo. SI BATTE
Max Verstappen 7,5 Il suo undercut apre le danze tra i big, spariglia le carte in tavola, anche se si rivela una mossa perlopiù inefficace, quasi un tranello che permette al team mate Ricciardo di prendersi il podio. Max non gradisce e prova in tutti i modi, anche con pit stop aggiuntivo sotto safety, a sorpassare Bottas per rincorrere Daniel, senza però riuscire nell’intento. INCAVOLATO
Carlos Sainz 8,5 Più che il primo pilota della Toro Rosso, lo spagnolo sembra il terzo pilota in pista della Red Bull. Segue come un’ombra per tutto il fine settimana i due “capitani”, esaltando le ottime doti di telaio della STR12. Sesto in qualifica e in gara, tiene dietro Hamilton e non rischia mai nulla. Una prova maiuscola. MAGNIFICO
Lewis Hamilton 5 Stupisce la sua totale idiosincrasia con la monoposto proprio a Monaco, una delle piste dove il suo idolo Senna dettava legge. Si lamenta delle gomme, del bilanciamento della vettura, è disastroso in qualifica e riesce a metterci una mezza pezza in gara, chiudendo in zona punti al settimo posto. Ma questa discontinuità di fondo rischia di costargli cara a fine anno. NON PERVENUTO
Romain Grosjean 7 Parte ottavo e arriva ottavo, velocemente stazionario per settantotto tornate, una prova comunque solida e punti pesanti per il team. ANCORATO
Felipe Massa 6,5 In una giornata nera per la Williams, monoposto di motore che su questa pista proprio non va, riesce a portare a casa due punti, approfittando delle carambole degli ultimi giri e facendo valere la sua grande esperienza. VOLPONE
Kevin Magnussen 6 Non brilla come il compagno in qualifica, ma lo spunto allo start è più che buono e alla fine dei giochi entra per il rotto della cuffia in zona punti. SI DIFENDE
Jolyon Palmer 5,5 Vede il traguardo in undicesima posizione, limitandosi a tenersi lontano dai guai. Il secondo di distacco beccato in qualifica da Hulkenberg pesa come un macigno, per ora continua a mancargli il cambio di passo necessario. GALLEGGIA
Esteban Ocon 5 Dopo cinque arrivi consecutivi a punti, il giovanissimo francese si prende un fine settimana di pausa, travolto dalle difficoltà del GP di Monaco. Poco brillante in qualifica, dimostra di avere un discreto passo gara, ma una foratura lo condanna a finire lontano dalla zona punti. ALLA PROSSIMA
Sergio Perez 4,5 Conclude la striscia positiva da record di sedici arrivi consecutivi in zona punti. Parte settimo, ma un contatto con Sainz lo costringe a sostituire l’ala anteriore al pit stop. La sua gara diventa una rincorsa cattiva, è lui a vivacizzare il GP nelle fasi conclusive. Supera di slancio Vandoorne a Santa Devota, ma è fin troppo ottimista su Kvyat alla Rascasse. La manovra finisce per mandare KO il russo, in più Checo nel contatto danneggia la sua auto, compromettendo irrimediabilmente la sua gara. IMPULSIVO
Daniil Kvyat 6,5 Perseguitato dalla sfortuna, che con lui ci vede benissimo. Manca il Q3 perché becca le bandiere gialle nel suo giro migliore, in gara è agevolmente in zona punti, quandi irrompe su di lui l’arrembante e incauto Perez. Gara terminata alla Rascasse e tanti rimpianti. GP STREGATO
Lance Stroll 4 Vivacchia nelle retrovie fino all’inevitabile ritiro per noie tecniche. Non ci si accorge della sua presenza, se non per un botto nelle prove libere a Massenet. La strada è ancora lunga. IMPALPABILE
Stoffel Vandoorne 4 Con una McLaren sufficientemente competitiva su una pista dove non conta il motore, e con Alonso oltreoceano, poteva essere il fine settimana in cui mettersi in mostra, prendendo per mano il team e portandolo ad un risultato importante. Stoffel è veloce in qualifica, ma rovina la top ten conquistata andando a sbattere sul finire del Q2. In gara potrebbe chiudere in zona punti, ma – attaccato a Saint Devote da Perez – allarga la traiettoria e va a battere come un pollastro. Dalle stelle alle stalle. RIMANDATO
Jenson Button 4 E’ veloce (nono in qualifica), non ha perso lo smalto, ma è costretto a partire dalla pit lane per le solite penalità che affliggono la McLaren. Il muretto sbaglia strategia, non gli resta che accodarsi a Wehrlein e i suoi sogni di gloria finiscono praticamente lì. Ma un pilota saggio e intelligente come lui non può entrare così alla curva del Portier, mandando contro le barriere in malo modo un incolpevole Wehrlein. IMPRUDENTE
Marcus Ericsson 4,5 Ultimo in griglia, lamenta problemi ai freni durante la safety car e va dritto a sbattere alla prima curva dopo la ripartenza. PROVA DA DIMENTICARE
Pascal Wehrlein 5 Eroe a Barcellona, si ritrova a testa in giù con vista mare dopo un contatto con Button, ma la sua strategia di partire con le supersoft, fermarsi subito e fare tutta la gara con le ultrasoft, è una mossa disperata, che non avrebbe portato comunque a nulla. FA DA TAPPO
Nico Hulkenberg 6 Dodicesimo in griglia, guadagna in gara due posizioni e occupa stabilmente la decima posizione, ma la sua RS17 soffre le troppe cambiate di Montecarlo, lasciandolo a piedi al sedicesimo giro. SFORTUNATO
Antonino Rendina
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