Marko: “La Red Bull avrebbe voluto creare un proprio motore”
Ma il costo e le risorse necessarie hanno scoraggiato la squadra austriaca
Consapevole delle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare con un motore Renault poco competitivo, anche se solo per qualche istante, un paio di anni fa, la Red Bull si era immaginata motorista.
Lo ha confessato ad Autosport il talent scount della scuderia austriaca Helmut Marko.
“Dopo aver analizzato il genere d’impegno richiesto abbiamo capito che non faceva per noi. Ad ogni modo è vero. In occasione dei primi test invernali del 2014 avevamo pensato alla possibilità di diventare costruttori completi – le sue parole.
“La AVL di Graz ci avrebbe dato una mano, così come altre aziende esperte nella produzione di turbocompressori con base nei dintorni. In pratica il know-how c’era, ma una volta considerata la complessità e i costi del progetto siamo convenuti che non era fattibile. D’altronde una moderna power unit richiede l’impiego di 250/300 persone….” – ha proseguito nel ragionamento.
Quindi parlando del futuro l’ex pilota si è dichiarato sicuro: “Abbiamo un’opzione, tuttavia vogliamo un’unità che ci consenta di vincere. Poi comunque si sta ancora discutendo della chance di livellare le prestazioni, piuttosto che di agevolare l’ingresso di produttori indipendenti”.
Chiara Rainis
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