Manor tornata in onore di Bianchi

Il boss Booth rinnova in un messaggio il suo sostegno al francese

Manor tornata in onore di Bianchi

La ex Marussia ora Manor non sarebbe mai tornata non fosse per onorare Bianchi, bandiera del team fino al drammatico incidente dello scorso ottobre a Suzuka che ancora lo vede in coma.

Lo ha affermato in un commovente messaggio al settimanale AutoHebdo il boss John Booth .

“Penso a lui costantemente e avrei voluto davvero portare in pista il suo nome a Melbourne ma non ci sono riuscito – ha detto – Senza il suo contributo e i due punti conquistati a Montecarlo non saremmo qui. Nessun investitore infatti, si sarebbe lasciato convincere del nostro potenziale. Partecipare al mondiale 2015 è inoltre un dovere nei confronti di suo padre Philippe che all’ospedale di Nizza mi ha chiesto di non mollare e di fare tutto il possibile per proseguire. Per noi Jules è fonte d’ispirazione per come conduceva la vita e la professione. Forse la nostra permanenza non sarà di grande aiuto, ma con ciò vogliamo affermare che il tempo della bandiera a scacchi non è ancora arrivato. I nostri destini saranno sempre collegati. Quest’inverno abbiamo dimostrato che si possono spostare le montagne, di conseguenza manteniamo viva la speranza che anche lui, un giorno, sarà in grado di vincere la sua importante battaglia”.

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