Le 10 Pillole del Gp di Spagna 2011
Eccoci tornati con il nostro consueto appuntamento delle Pillole, versione 2011, capitolo Spagna, casa del torero Ferrarista.
E dal torero Ferrarista, si parte.
Foto di copertina dedicata alla ‘Grande Illusione’.
1- Fernando Alonso: Matado
Non abbiamo idea di quanto sia incazzato dopo una domenica del genere. L’aria di casa l’ha ringalluzzito talmente da farci vedere una qualifica quasi commovente e una partenza come da tempo immemore non se ne vedevano in zona Maranello. Ma tant’è, la F150, come da buona macchina da anniversario, pare la F60, e finire doppiato in casa è una mazzata paurosa. Da Matador a Matado.
2 – Sebastian Vettel – Lo chiamavano ‘il Fortunello’
Dicono vinca esclusivamente grazie all’F16 sul quale le sue terga sono poggiate. Eppure, i 50 secondi rifilati oggi a Webber e i 6 decimi con i quali ha tenuto a distanza Hamilton negli ultimi 15 giri dovrebbero dimostrare che questo pischello non ha solo terga. Per chi dice che non sorpassa, oggi ha dato dimostrazione di saper fare anche quello. Ma d’altronde, chi può permettersi di vincere un Mondiale di F1 con una vettura da centro schieramento? Se vogliamo farne una colpa, revochiamo il 95% dei Mondiali.
3 – Lewis Hamilton – l’unica speranza
La tutina mostrata ieri in qualifica è da squalifica per almeno quattro gare. Mai vista un’oscenità simile. Passando agli aspetti tecnici: la Mclaren, la stessa derisa per bruttezza e prestazioni anche quasi dall’HRT durante i test invernali, è improvvisamente diventata bellissima. E’ l’unica squadra potenzialmente in grado di battere la Red Bull. Luigino fa del suo meglio, lancia una corda con la quale si attacca al diffusore di Vettel e gli arriva vicinissimo. 1 a 1, tra Cina e Spagna, per gli scontri ravvicinati.
4 – Felipe Massa – disperso
Non sappiamo più cosa dire. L’anno scorso il problema erano le Bridgestone, per tutto l’inverno Felipino girava trotterellando contento delle Pirelli, ora a nominargliele pare di aprire una finestra in faccia a Dracula. Certo, la Ferrari non è propriamente un fulmine, ma lui pare non capirci proprio ma proprio niente. Speriamo sia solo il punto più basso della stagione. Per lui, ovviamente. La rottura del cambio, forse, è stata un sospiro di sollievo..
5 – Mark Webber – da Canguro a Gambero
Spiace dirlo ma il canguro dopo Abu Dhabi non è più lui. O forse il 2010 è stato il suo anno di grazia. Non siamo sicuri che avrebbe mantenuto la pole se il Baby ci avesse provato ancora, e tra l’altro non so voi ma a noi è parso spaesato/indifferente ai fotografi nonostante la pole. Oggi parte davvero male, a sua discolpa c’è da dire che sbagliano strategia facendolo rientrare assieme ad Alonso, ma gli rimane dietro davvero troppo. Forse gli conviene fare gare di rimonta..
6 – Michael Schumacher – alla ricerca della felicità
Il Grande Vecchio, dopo essere rimasto senza Kers (e non è una notizia) in qualifica, decide di tenersi un treno di burro soffice per oggi, partendo decimo. Come gli capita da quando è tornato in F1, azzecca una partenza coi fiocchi e si tiene dietro Rosberg tutta la gara. Magari sarà l’unica occasione dell’anno, ma Nico cosa proverà ad essere finito dietro ad uno che potrebbe essere suo padre? E’ vero che ci vuole rispetto per gli anziani, ma questo rimane un Grande anziano, e merita il rispetto che da quando è tornato in pochissimi gli riservano.
7 – Kamui Kobayashi – Nippo Style
E’ lui l’autore della Remuntada odierna, in condivisione con Heidfeld. Da ultimo al primo giro causa gomma spappolata, a decimo al traguardo. Siamo curiosi di sapere cosa farebbe, questo nippo simpatico come pochi, con una vettura di vertice. Promettentissimo, si spera che ai piani alti qualcuno se ne accorga e gli dia una possibilità. Uno su mille ce la fa.
8 – Nick Heidfeld – ‘Hot’ weekend
La soluzione degli scarichi anteriori è sicuramente innovativa, ma forse Nick the Quick avrebbe preferito averli dietro quando la Renault è andata arrosto nelle libere del sabato. Nonostante il ‘caldo’ inconveniente, il sostituto di Kubica sorpassa e risorpassa, a completare una Remuntada che per poco non lo porta attaccato alle Mercedes.
9 – ‘Finalmente abbiamo visto una Ferrari in testa’
In una giornata del genere, con un risultato del genere, una constatazione del genere durante il commento è semplicemente da scomunica. Soprattutto se la perla viene detta poco prima del doppiaggio di Alonso da parte di Seb e Luigino. Siamo arrivati alle magre consolazioni.
10 – Le Pirelli formato formaggio svizzero
Gli slow-motion della regia sulla condizione delle gomme in pista sono stati eloquenti. Dopo 10 giri non si erano mai visti dei crateri sulla superficie delle coperture. Anche oggi, tra l’altro, il mistero delle dure che reggono più delle morbide si infittisce. Che qualcuno scambi i colori veramente?
Fuori Concorso: Bernd Maylander
Visto che in F1 di punti, quest’anno, non vogliono fargliene fare, lui si diletta in GP2, dove questa mattina ha ottenuto altri punti importanti per proseguire la corsa al campionato cadetto. Piuttosto che niente..
MENZIONI SPECIALI
– Il braccino corto in qualifica, atto secondo
Anche a questo giro abbiamo assistito a più piloti che, per risparmiare gomme per la gara, hanno deciso di abortire i propri giri di qualifica. Ovviamente non se ne parla di fornire qualche treno di pneumatici in più, visto che questi durano 1/3 rispetto al 2010. L’anno prossimo, per ovviare a questa situazione, le Pirelli utilizzate saranno stradali e potranno essere acquistate direttamente dai rivenditori di zona. Così, per abbattere i costi.
– SETTANTASETTE soste ai box
Ormai l’abbiamo capito, quest’anno va così. Non si fa in tempo a rilassarsi che subito si inizia con il secondo giro di pit. E tutti a tessere le lodi di chi adesso vede finalmente spettacolo! Che spettacolo, sì. Mamma mia.
Arrivederci tra una settimana, dopo la Roulette Monegasca.
Alessandro Secchi
F1Grandprix.it
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