Il GP di Monaco dal punto di vista degli pneumatici

Il GP di Monaco dal punto di vista degli pneumatici

Questo weekend Pirelli aggiunge un’altra pennellata di colore al famoso porto di Monte Carlo, con il debutto dei nuovi pneumatici supersoft, i PZero Red. Questi pneumatici sono progettati per adattarsi in modo specifico alle strade strette e tortuose del Principato, e domani i piloti avranno la prima opportunità di provarli.

IL CIRCUITO

Il leggendario circuito di Monaco è lungo 3.340 metri, e i 78 giri del gran premio vedranno il debutto dei nuovi Pirelli PZero Red supersoft, per assicurare il massimo grip sull’asfalto scivoloso, che la sera è aperto al traffico normale. Questo è solo uno dei fattori che rendono così difficile prevedere il livello di aderenza.

Sainte Devote: le monoposto frenano per la prima curva del giro, rallentando di 160 km/h in 100 metri. Il continuo intenso utilizzo dei freni a Monaco genera temperature estremamente elevate, che si ripercuotono anche sugli pneumatici, aumentando lo stress causato dal calore sulla gomma nel suo insieme.

Quando le macchine escono dalla Piazza del Casinò sono sottoposte a una forte compressione, che le può destabilizzare in frenata

Il celebre tornante del Loew è la curva più lenta della stagione e si affronta a 47 km/h soltanto. Per via della bassa velocità, non c’è carico aerodinamico, quindi lo sterzo completamente girato fa sì che il pneumatico anteriore destro faccia tutto il lavoro nel cambio di direzione.

Il Tabaccaio, dopo il famoso tunnel, è uno dei tratti più duri del circuito, con una traiettoria stretta e nessuna via di fuga. Qui le monoposto raggiungono circa i 160 km/h, sviluppando un carico laterale di 3,31G.

Un altro ingresso stretto alla prima curva del complesso delle Piscine. Le macchine salgono sui cordoli a più di 200 km/h, generando una forza laterale di 3,65G.

Il tratto finale è vitale per un giro pulito, qui i piloti devono guidare con attenzione le loro monoposto in mezzo alle barriere, frenando e curvando allo stesso tempo. Di nuovo sull’acceleratire all’Anthony Noghes e poi su, seconda e terza marcia, fino a scatenare tutta la potenza del motore sul rettilineo di partenza-arrivo e affrontare un altro giro…

L’HOSPITALITY

Il GP di Monaco adotta un format diverso da qualunque altra gara, con le prove libere il giovedì e nessuna attività in pista il venerdì.

Visto che l’azione in pista inizia un giorno prima, aumenta la pressione su tutti i Team, che devono allestire in tempo le loro hospitality, meno di tre giorni dopo aver lasciato Barcellona, 400 km a Sud di Monaco.

Pirelli non fa eccezione, con il nuovo motorhome nero carbonio del Team collocato alla fine del porto. Il motorhome ha debuttato a inizio maggio nel GP di Turchia, ma è stato costruito a inizio anno ex-novo in Germania.

Il motorhome Pirelli è costituito da due rimorchi espandibili, con l’area hospitality al centro. La parte sinistra del rimorchio ospita, al piano superiore, gli uffici degli ingegneri più un ufficio per Mario Isola, il Racing Manager Pirelli. Sotto ci sono un magazzino e una cucina completamente attrezzata, dove il servizio catering Pirelli può preparare circa 150 pasti al giorno, con un menù che varia dall’aragosta alla pasta.

Nella parte destra del rimorchio, al piano superiore, ci sono l’ufficio di Paul Hembery – il Direttore Motorsport Pirelli – più una sala riunioni, oltre all’ufficio PR e marketing. Sotto c’è il reparto security e IT, oltre a un altro magazzino.

L’area catering può ospitare contemporaneamente circa 50 persone sedute; sui tavoli sono riprodotti vecchi poster Pirelli degli anni 1950 e 1960 che pubblicizzano i più celebri pneumatici del passato, come lo ‘Stelvio’. Sulle pareti ci sono delle fotografie tratte da diverse edizioni del calendario Pirelli, e anche le lampade sono basate su pneumatici.

Allo staff di quattro persone occorrono meno di 24 ore per montare il nuovo motorhome, che durante la stagione europea si sposta costantemente di gara in gara e che, nelle rare occasioni in cui non viaggia, viene collocato presso la factory Pirelli Formula Uno nel Regno Unito.

Praticamente l’unica cosa che ancora manca al nuovo motorhome Pirelli è un nome – quindi siete tutti invitati a inviare i vostri suggerimenti al media team Pirelli F1…

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