Horner: “La retrocessione di Kvyat? Non è legata a Sochi”

A Barcellona il boss Red Bull ha fornito la sua versione della spinosa questione

Horner: “La retrocessione di Kvyat? Non è legata a Sochi”

Si è presentato a Barcellona come un pugile Christian Horner. Pronto a parere ogni colpo sul tema promozione di Verstappen e retrocessione di Kvyat, il team principal energetico ha affrontato carta stampata e tv con un’insolita loquacità da discorso imparato a memoria ed esaurito il tempo parlando della sola questione.

“Come gruppo Red Bull disponendo di quattro sedili abbiamo l’opportunità di muovere i piloti con maggior libertà” – ha rimarcato l’inglese.

“E’ bene poi dire che l’incidente al primo giro del Gp di Russia con Daniil e Vettel protagonisti non è stata la causa del cambio di formazione del main team, bensì l’attenta analisi di tutti i dati raccolti sul lungo periodo. Avremmo potuto benissimo aspettare i test di Silverstone ma essendo in là nella stagione non avrebbe più avuto senso” – ha spiegato.

“Comuque crediamo ancora molto nel driver russo e difatti lo abbiamo reinserito alla Toro Rosso che è pur sempre una squadra competitiva. Non fosse stato così lo avremmo mandato via e basta” – ha aggiunto.

“Riguardo Max invece ora avrà davanti a sè una bella sfida. Ricciardo è uno dei più forti dello schieramento e sarà un metro di paragone probante. A mio parere assieme formeranno una line-up di altissimo livello” – ha concluso.

Chiara Rainis

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