Gran Premio di Monaco 2014, Montecarlo: Anteprima e Orari del Weekend

Gran Premio di Monaco 2014, Montecarlo: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Giovedì 22 Maggio

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 24 Maggio

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica  25 Maggio

Gara: 14:00  ̶   78 giri  ̶  260,520 km (Sky Sport F1 HD)

Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

Podio:

Lewis Hamilton: Ennesimo weekend perfetto per il pilota inglese, che sembra soffrire rispetto al compagno di squadra in tutte le sessioni prima della Q3, ma poi, arrivato il momento importante tira fuori un giro da leone e conquista un’altra pole position mettendo una seria ipoteca sulla gara della domenica. Il giorno successivo Lewis non delude, e va a vincere tenendo a bada Rosberg che solamente negli ultimi giri si avvicina minaccioso senza però sferrare alcun attacco decisivo. Questo inizio di campionato è un monologo Hamilton, e se anche la altre squadre riuscissero a farsi sotto più avanti del mondiale il campionato rischierà di diventare un 2009 bis.

Nico Rosberg: Ancora una volta secondo, e impotente nei confronti del suo compagno inglese. Ci piacerebbe vedere un Nico pimpante come in Bahrain, almeno per avere un po’ di spettacolo, ma sembra proprio che il livello agonistico dei due sia ben diverso. È infatti difficile credere che vi siano degli ordini di scuderia in casa Mercedes, per lo meno non così ben celati. Sembra piuttosto che Rosberg non riesca a reggere il confronto con l’inglese. Noi ovviamente speriamo di sbagliarci per il bene dello spettacolo. Magari i bei ricordi di Monaco risveglieranno l’aggressività del tedesco.

Daniel Ricciardo: Parte terzo e chiude terzo. Certo non poteva fare molto di più dato il distacco dal secondo classificato. Ad ogni modo chiude la gara davanti al suo compagno di squadra, un certo Sebastian Vettel. C’è poco da dire sulla prestazione dell’Australiano: quello che poteva fare l’ha fatto, ma più di così c’è bisogno di un intercessione dalla fabbrica di Milton Keynes .

1 Top:

Sebastian Vettel: gli va storta la qualifica, dove è costretto a fermarsi in Q3 senza avere fatto segnare un tempo cronometrato, gli danno cinque posizioni di penalità per la sostituzione del cambio e parte quindicesimo, ha i soliti cento litri di benzina di limite, che secondo molti condizionerebbero le rimonte di una volta, e lui che fa? Una gara spettacolare con una remuntada memorabile che lo porta a chiudere in quarta posizione. Questa volta è tornato il caro vecchio Sebastian, anzi, un nuovo Sebastian che non si era mai visto fino ad ora: quello che combatte in mezzo al gruppo. Almeno lui ci regala un po’ di spettacolo in un gp congelato per quanto riguarda le prime tre posizioni.

1 Flop:

Felipe Massa: al via della gara perde subito posizioni, ma mentre il suo compagno combatte per la quinta posizione lui si assopisce in una gara che lo vede protagonista di una sfilata inerte nelle posizioni di rincalzo. Ci si aspetterebbe una prestazione del genere da un rookie inesperto e invece si tratta di un pilota con fior di stagioni alle spalle, eppure le sta prendendo sonoramente dal giovane finlandese.

Circuito

Nome: Circuito di Monte Carlo

Luogo: Monte Carlo, Monaco

Costruzione: si tratta di un circuito cittadini, ottenuto unendo le strette strade di Montecarlo. Il tracciato viene utilizzato per le competizioni sportive per la prima volta nel 1929. Negli anni è stato ampiamente modificato passando da una conformazione quasi senza chicane al percorso ricco di curve e tortuoso che conosciamo oggi. L’ultima modifica sostanziale risale al 2004, quando venne riconfigurata completamente la corsia dei box. Sono state apportate delle piccole modifiche anche nel 2011 dopo gli incidenti in staccata all’uscita del tunnel.

Distanza a giro: 3,340km

Numero di curve:19

Senso di marcia: orario

3 Migliori Parti: tutto il circuito meriterebbe menzione, ci limitiamo a riportare le parti preferite dell’autore. Salita al Casinò e curva del Casinò: le vetture in piena accelerazione serpeggiano su per la salita che porta alla curva del Casinò, per poi girare verso sinistra tra due spaventosi muretti che non perdonano neanche il minimo errore. Tornantino del Grand Hotel: unico nel mondiale, la curva più lenta delle intere diciannove gare. Quasi 360° di curva. Semplicemente caratteristico. Tunnel: altra parte del tracciato unica nel mondiale: le macchine passano sotto un lungo tunnel che tende a piegare a destra. Lo sbalzo di luce è molto particolare, con il sole che investe i piloti quando diemergono all’oscurità. Variante delle Piscine: usciti dal Tabacchaio – anch’essa curva da paura – la variante delle piscine piega a sinistra e poi a destra. Si affronta in piena accelerazione e la vettura balla sui cordoli e i piloti devono agire ampiamente sul volante per mantenere il controllo. Inutile dire che i muretto sono qualcosa di solido e soprattutto irremovibile.

Stress Meccanico: durante la gara viene registrato il maggior numero di cambiate di tutto il campionato. Il cambio è forse la parte meccanica della vettura più sollecitata su questo tracciato. I piloti durante il giro tendono a controllare la monoposto con il pedale del freno, influendo negativamente sulla temperatura dei dischi. Sebbene non ci siano frenate molto brusche, l’impianto frenante viene utilizzato per il 19% del giro.

Scelta Gomme: P ZERO YELLOW SOFT e P ZERO RED SUPERSOFT

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2011: dal punto di vista degli aspetti tecnici si inasprisce la contestazione verso le scuderie utilizzanti il sistema degli scarichi soffianti anche durante la fase di decelerazione, dando così un ampio vantaggio. La FIA inizialmente non interviene ed indice una riunione per la metà di giugno. Aldo costa si dimette da Direttore Tecnico della Scuderia Ferrari cedendo il posto a Pat Fry. Prove libere: nella prima sessione del giovedì il più veloce è stato Sebastian Vettel (RBR – Renault), seguito da Fernando Alonso (Ferrari) e Nico Rosberg (Mercedes GP). Nella seconda sessione è invece lo spagnolo a far registrare il miglior crono imponendosi davanti a Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes) e Rosberg. Sabato: il miglior tempo nella terza sessione di libere lo fa registrare ancora Alonso davanti a Jenson Button (McLaren) ed al compagno di squadra Felipe Massa. Al termine delle Q3 è invece Sebastian Vettel ad imporsi su tutti, conquistando la pole position con 4 decimi di vantaggio su Button, in seconda fila troviamo Mark Webber ed Alonso, in terza gli ex compagni di squadra Michael Schumacher e Felipe Massa. Gara: Vettel parte bene inseguito da Button ed Alonso, che ha sopravanzato Webber. Al sedicesimo giro è l’inglese il primo dei tre a rientrare montando gomme a mescola supersoft, mentre un giro più tardi sia Vettel che Alonso montano gomme soft. Portatosi in testa Button guadagna un buon margine grazie alla scelta effettuata ai box. Safety Car al 33° giro in seguito ad un contatto tra Massa ed Hamilton: l’inglese è andato infatti ad urtare la monoposto del brasiliano in un tentativo di sorpasso, mandandola contro le barriere e rendendone necessario lo spostamento. Button ed Alonso ai box scelgono supersoft mentre Vettel rimane in pista ritardando il suo cambio gomme. La gara è concentrata su questi tre: dopo una bandiera rossa per soccorrere Alguersuari le vetture vengono fatte ripartire con Vettel davanti ad Alonso e Button quando mancano 6 giri da compiere. Non c’è possibilità di sorpasso e Vettel va a vincere la quinta gara su sei in campionato davanti allo spagnolo ed all’inglese.

Edizione 2012: nelle prime due sessioni del giovedì i più veloci sono stati Fernando Alonso (Ferrari) in FP1 e Jenson Button (McLaren – Mercedes) in FP2, con Romain Grosjean (Lotus – Renault) secondo in entrambe. Nella FP3 del sabato mattina è stato invece Nico Rosberg (Mercedes) il più veloce davanti a Felipe Massa (Ferrari) e Sebastian Vettel (RBR – Renault). Qualifiche: in Q1 Pérez (Sauber) va subito a muro ed è costretto a ritirarsi. Molti piloti tra cui Vettel e Räikkönen sono costretti a montare sin da subito gomme a mescola supersoft per evitare l’eliminazione, con Nico Hülkenberg a stampar il miglior crono. Al termine della Q2 non si qualificano invece i due piloti della Force India (tra cui lo stesso  Hülkenberg), i due della Toro Rosso, Kobayashi, Bruno Senna e Jenson Button: tutti i piloti avevano montate gomme a mescola supermorbida. In Q3 ottiene a sorpresa la pole Michael Schumacher battendo Mark Webber ed il compagno di squadra Rosberg all’ultimo giro. Tuttavia il pluricampione tedesco viene retrocesso di cinque posizioni in seguito ai fatti avvenuti durante il precedente GP di Spagna in cui aveva centrato la monoposto di Bruno Senna. Gara: Tutti i piloti, eccetto Vettel e Button, montano gomme supersoft. Al via le vetture scattano bene con Webber in testa al gruppo, mentre dietro Grosjean tenta l’attacco su Massa ma urta Schumacher, finendo in testa coda e dovendosi ritirare. Anche altri piloti vengono coinvolti nell’incidente tra cui Pastor Maldonado e Pedro de la Rosa: si decide per l’entrata della Safety Car. Dopo quattro giri questa rientra e la gara può riprendere con tutte le posizioni invariate mentre ai box viene preannunciata pioggia verso gli ultimi giri. Ciò porta tutti a ritardare il più possibile il cambio gomme con Nico Rosberg a rientrare per primo e monta gomme soft, seguito poco più tardi da Webber ed Hamilton, il quale perde una posizioni nei confronti di Alonso. Si ritrova primo Vettel che però non ha ancora cambiato, cosa che fa al 46° passaggio rientrando quarto e riuscendo a stare davanti ad Hamilton per una questione di centimetri. Cade un po’ di pioggia ma non è necessario un nuovo cambio gomme: le posizioni rimangono invariate con i primi sei a darsi battaglia serrata ma che non concede nulla a nessuno. Va così a vincere Webber per l’ottava volta nella sua carriera davanti a Nico Rosberg e Fernando Alonso.

Edizione 2013: durante il weekend monegasco la Honda annuncia il suo ritorno nella massima serie quale fornitrice di propulsori per il solo team McLaren a partire dalla stagione 2015. Si scalda inoltre il clima quando le scuderie vengono a conoscenza di test, giudicati legali da Pirelli e FIA, svolti tra la casa italiana dei pneumatici e la Mercedes. La casa tedesca ha infatti utilizzato la monoposto della stagione corrente per testare degli pneumatici sperimentali che hanno mosso l’indignazione di team quali Ferrari e Red Bull; il tutto però verrà catalogato dalla FIA come regolamentare. Nelle prove libere del giovedì il più veloce è stato Nico Rosberg (Mercedes) in entrambe le sessioni. Lo stesso per le FP3 del sabato mattina. Qualifiche: impossibile prendere parte al turno di qualificazione per Massa in quanto la sua vettura è ancora in riparazione dopo un incidente nel sabato mattina. I piloti scendono in pista con asfalto bagnato ed al termine della Q1 i piloti ad essere esclusi sono Chilton, Gutiérrez, Pic e Di Resta. Non riescono a qualificarsi per la Q2 Maldonado, Van Der Garde, Bottas, Grosjean, Ricciardo ed Hülkenberg. Al termine della Q3 è invece Nico Rosberg con il tempo di 1’13’’876 ad aggiudicarsi la pole precedendo il proprio compagno di squadra Lewis Hamilton, il duo Red Bull, Kimi Räikkönen e Fernando Alonso. Gara: partenza regolare con Rosberg davanti a tutti. Non si registrano sorpassi nella top ten fino al 26° passaggio quando Webber rientra ai box per il primo cambio gomme. Tre tornate più tardi Massa è ancora una volta protagonista di un incidente che costringe i commissari a far entrare la Safety Car in pista, rimanendoci per undici giri. Alla ripartenza è Vettel ad essere in testa davanti a Webber e Rosberg dopo il cambio gomme in stato di SC, mentre Hamilton è quarto. Bandiera rossa al 44° giro per riposizionare le barriere dopo un incidente tra Chilton e Maldonado, alla ripartenza Alonso deve cedere la sesta piazza a Pérez. Al 62° giro esce nuovamente la SC  in seguito ad un tamponamento tra Grosjean e Ricciardo. Quinto si trova nel frattempo Adrian Sutil, autore di un’ottima rimonta. Neanche il tempo di ripartire che Maylander con la sua SLS AMG è fuori di nuovo dopo un contatto tra Kimi e Pérez, rientra a pochi giri dal termine e la situazione vede, dopo un nuovo cambio gomme, Rosberg davanti a tutti che va così a vincere con Vettel secondo e Webber terzo.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1996: una gara davvero “disastrosa” come poche altre. Nelle prove libere del giovedì il più veloce era stato Mika Häkkinen (McLaren – Mercedes) davanti a Damon Hill (Williams – Renault) ed al compagno di squadra David Coulthard. La pole position, il sabato, fu invece conquistata da Michael Schumacher su Ferrari con il tempo di 1’20’’356 dopo una bella battaglia a suon di giri veloci con Hill. Non venne poi sanzionato per aver ostacolato Berger: l’austriaco stava infatti tentando un ultimo giro veloce mentre il tedesco aveva finito il suo e stava salutando la folla festante e non vide Berger sopraggiungere annullando di fatto il suo tempo. La domenica si radunarono lungo il percorso oltre 130.000 spettatori, molti dei quali italiani e tedeschi galvanizzati dal duo Schumacher – Ferrari. Domenica: nel warm-up della mattina il più veloce fu a sorpresa Olivier Panis (Ligier – Mugen Honda), il quale girò tre decimi più forte di Häkkinen. Alla partenza del Gran Premio accadde di tutto: dopo neanche un giro si ritirarono Lamy e Fisichella, entrambi piloti Minardi; Verstappen (Footwork), Barrichello (Jordan) ed il poleman Schumacher, che dopo una brutta partenza era finito su un cordolo perdendo aderenza ed andando a sbattere contro le barriere. Al 18° giro Berger si ritirò per noie al cambio mentre Frentzen tamponò Irvine in un tentativo di sorpasso dovendo rientrare ai box per un cambio alettone. Verso il 30° giro la pista comincia ad asciugarsi con Hill sempre al comando mentre dietro Irvine, terzo grazie ad un’ottima strategia, viene affiancato da Panis e costretto a “baciare” le barriere; riesce a rientrare ai box ma perde molto tempo, finendo nelle retrovie. Al 40° giro si ritirò Hill per rottura del propulsore e dovette cedere la leadership ad Alesi su Benetton, il quale si ritirò a sua volta per rottura della sospensione al sessantesimo passaggio. Passò così al comando Panis, che mantenne il comando della gara con dietro Coulthard a pochi secondi. Si ritirarono a pochi giri dal termine Irvine, Villeneuve, Häkkinen e Salo in seguito ad incidente. Vinse a Monaco la sua unica gara in Formula Uno Olivier Panis davanti a Coulthard e Johnny Herbert, quarto arrivò Frentzen. Non ci furono altre vetture al traguardo.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Con il 25% dei voti l’edizione da Voi scelta è stata quella del 1984, ovvero quella della rivelazione di Ayrton Senna.

Edizione 1984: Sul circuito monegasco fin dalla mattina si abbatte un violento temporale. Partenza ritardata di quasi un’ora mentre si attendono miglioramenti. Al via Prost (McLaren – TAG Porsche), poleman il giorno precedente, mantiene il comando seguito da Mansell e Arnoux, alla St.Devote Warwick si tocca con Arnoux e finisce contro le barriere, dietro Tambay si tocca con De Cesaris e va a sbattere contro la Renault del compagno di squadra. Warwick scende dalla sua vettura zoppicando mentre Tambay viene portato via in barella dai commissari; Prost guida la corsa seguito da Mansell, Arnoux, Alboreto, Lauda e Rosberg. Al quarto giro Lauda sorpassa Alboreto e due giri più tardi riesce a superare l’altra Ferrari di Arnoux. Al nono passaggio Teo Fabi rimane fermo in pista: un commissario tenta di spingerlo ma Prost non lo vede e lo colpisce ad una gamba in modo lieve. Intanto dalle retrovie a conquistare l’attenzione di pubblico e telecronisti è un giovane pilota con casco verde-oro che con la sua Toleman – Hart gommata Michelin gira con tempi impressionanti: è Ayrton Senna, alla sua prima stagione in Formula Uno. Al 15° giro Mansell, al comando della corsa dopo aver superato Prost, perde il controllo della sua Lotus e sbatte contro il guard-rail, tenta di ripartire ma si ferma poco dopo. Nel frattempo Senna si libera prima di Rosberg e poi di Arnoux e va all’attacco di Lauda, riuscendo nell’impresa di sorpassarlo all’inizio del 19° giro lungo il rettilineo d’arrivo, portandosi in seconda posizione. Intanto anche Stefan Bellof (Tyrrell) va molto forte e come Senna compie una serie di sorpassi impressionanti. Intanto al 24° passaggio Lauda finisce in testacoda alla curva del Casinò rompendo una sospensione. Si vedono due lotte molto accese: quella a “distanza” tra Prost e Senna, con il brasiliano che giro dopo giro guadagna terreno, e quella tra Arnoux e Bellof, con il giovane tedesco che riesce a sorpassare il francese al 27° giro. Due giri più tardi Prost sventola la mano lungo il rettilineo chiedendo la sospensione della gara, cosa che avviene al 32° giro e che dà la metà dei punti ai primi sei piloti arrivati al traguardo non essendo stato coperto il 75% di gara come previsto da regolamento. Dietro a Prost giungono un grande, seppur scontento, Senna ed un altrettanto strepitoso Stefan Bellof, il quale verrà poi squalificato per irregolarità sulla proprio monoposto.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Montecarlo, una gara unica che mette alla prova qualunque pilota. Rosberg qui si è sempre mostrato veloce e l’anno scorso partì ed arrivò davanti ad Hamilton, vedremo se anche quest’anno sarà così. Su di un circuito in cui il sorpasso è sempre cosa assai ostica sarà importante il crono del sabato, per cui a parte il duo Mercedes gli unici a poter insidiarli potrebbero essere i due piloti della Red Bull, con una macchina a livello telaistico e motoristico piuttosto ritrovata. Per il resto sarà sicuramente una gara di nervi tra piloti, qui gli errori non sono ammessi.

RECORD

Giro prova: 1:13.532 – K Raikkonen – McLaren – 2006
Giro gara: 1:14.439 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h40:29.329 – F Alonso – McLaren – 2007
Vittorie pilota: 6 – A Senna
Vittorie team: 15 – McLaren
Pole pilota: 5 – A Senna
Pole team: 11 – McLaren
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 16 – Ferrari
Podi pilota: 8 – A Senna
Podi team: 47 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1929 W Grover – Bugatti
  2. 1930 R Dreyfus – Bugatti
  3. 1931 L Chiron – Bugatti
  4. 1932 T Nuvolari – Alfa Romeo
  5. 1933 A Varzi – Bugatti
  6. 1934 G Moll – Alfa Romeo
  7. 1935 L Fagioli – Mercedes
  8. 1936 R Caracciola – Mercedes
  9. 1937 M Brauchitsch – Mercedes
  10. 1948 G Farina – Maserati
  11. 1950 J Fangio – Alfa Romeo
  12. 1952 V Marzotto – Ferrari
  13. 1955 M Trintignant – Ferrari
  14. 1956 S Moss – Maserati
  15. 1957 J Fangio – Maserati
  16. 1958 M Trintignant – Cooper Climax
  17. 1959 J Brabham – Cooper Climax
  18. 1960 S Moss – Lotus Climax
  19. 1961 S Moss – Lotus Climax
  20. 1962 B McLaren – Cooper Climax
  21. 1963 G Hill – BRM
  22. 1964 G Hill – BRM
  23. 1965 G Hill – BRM
  24. 1966 J Stewart – BRM
  25. 1967 D Hulme – Brabham Repco
  26. 1968 G Hill – Lotus Ford
  27. 1969 G Hill – Lotus Ford
  28. 1970 J Rindt – Lotus Ford
  29. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
  30. 1972 J Beltoise – BRM
  31. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
  32. 1974 R Peterson – Lotus Ford
  33. 1975 N Lauda – Ferrari
  34. 1976 N Lauda – Ferrari
  35. 1977 J Scheckter – Wolf Ford
  36. 1978 P Depailler – Tyrrell Ford
  37. 1979 J Scheckter – Ferrari
  38. 1980 C Reutermann – Williams Ford
  39. 1981 G Villeneuve – Ferrari
  40. 1982 R Patrese – Brabham Ford
  41. 1983 K Rosberg – Williams Ford
  42. 1984 A Prost – McLaren TAG
  43. 1985 A Prost – McLaren TAG
  44. 1986 A Prost – McLaren TAG
  45. 1987 A Senna – Lotus Honda
  46. 1988 A Prost – McLaren Honda
  47. 1989 A Senna – McLaren Honda
  48. 1990 A Senna – McLaren Honda
  49. 1991 A Senna – McLaren Honda
  50. 1992 A Senna – McLaren Honda
  51. 1993 A Senna – McLaren Ford
  52. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
  53. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
  54. 1996 O Panis – Ligier Mugen Honda
  55. 1997 M Schumacher – Ferrari
  56. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  57. 1999 M Schumacher – Ferrari
  58. 2000 D Coulthard – McLaren Mercedes
  59. 2001 M Schumacher – Ferrari
  60. 2002 D Coulthard – McLaren Mercedes
  61. 2003 J Montoya – Williams BMW
  62. 2004 J Trulli – Renault
  63. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  64. 2006 F Alonso – Renault
  65. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes
  66. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
  67. 2009 J Button – Brawn GP Mercedes
  68. 2010 M Webber – Red Bull Renault
  69. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  70. 2012 M Webber – Red Bull Renault
  71. 2013 N Rosberg – Mercedes

Andrea Villa, Matteo Bramati

Fonte: Brembo, Pirelli

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