Gran Premio Azerbaijan 2018: anteprima e orari del weekend

Quarto appuntamento del Mondiale

Gran Premio Azerbaijan 2018: anteprima e orari del weekend

Orari

Venerdì 27 aprile

Libere 1: 11:00-12:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 15:00-16:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 28 aprile

Libere 3: 12:00-13:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 15:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 19:45 su TV8

Domenica 29 aprile

Gara: 14:10  ̶  51 giri  ̶  306,049 km (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 21:00 su TV8

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Azerbaijan ci sono 2 ore di differenza

Gara precedente

Cosa non è successo in quel di Shanghai! Il terzo appuntamento del Mondiale F1 2018 ha visto trionfare un arrembante Daniel Ricciardo, che ha risvegliato corsa e spettatori quando ormai la gara sembrava appannaggio della Mercedes di Bottas. Al via con le due Ferrari in prima fila, Vettel beffa e chiude il compagno di box Kimi, che perde subito la bussola facendosi infilare anche dal connazionale e da Verstappen, partiti alle sue spalle. Ma il vero smarrito del GP di Cina è Lewis Hamilton, che viaggerà tutto il tempo alle spalle dei top three, incapace di tenere il ritmo dei rivali di testa. Come già fu in Bahrain, la strategia ha giocato un ruolo determinante anche in Cina, ma questa volta a indovinare il momento giusto è stato il muretto di Brackley. Se non fosse poi per l’intervento profetico della safety car al trentesimo giro, per un contatto tra Gasly e Hartley, che ha rimescolato tutte le carte; il fantasista dei sorpassi Daniel hai poi fatto il resto. Sul finire, un altro intervento “profetico”, innescato invece da Verstappen, che lanciatosi in modalità kamikaze su Vettel ha rovinato la gara di entrambi – il tedesco ha chiuso poi settimo – regalando il podio a Raikkonen, giunto terzo alle spalle di Ricciardo e Bottas.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Si torna a correre in città, con il circuito stradale più veloce dell’anno – e con il rettifilo più lungo in calendario, ben 2 Km – pronto a ospitare una nuova battaglia tra Ferrari e Mercedes. Dopo la rocambolesca gara di Shanghai, in cui Vettel ha perso punti importanti a causa dell’intervento falloso di Verstappen, Lewis Hamilton avrà una buona occasione per risollevarsi dal buco nero in cui sembra essere scivolato ultimamente, sempre alle spalle del tedesco e pure a quelle del compagno di box Bottas. Il tracciato sul Mar Caspio sarà un’incognita rispetto allo scorso anno, dato che la gara è stata anticipata di due mesi e, inoltre, la Pirelli ha selezionato mescole due volte più morbide rispetto al 2017: temperature e gestione degli pneumatici saranno quindi due fattori determinanti da gestire in modo diverso rispetto al passato. Non cambiano invece le alte probabilità di ingresso in pista della safety car, su una pista ricca di curve a gomito e con tratti molto stretti, dove le monoposto sfiorano le mura cittadine. Già nella passata edizione la vera protagonista fu proprio la safety, che lasciò i box per ben tre volte, regalando poi a Ricciardo, partito decimo, il gradino più alto del podio. Su una pista a medio carico aerodinamico, dove sarà cruciale trovare il giusto compromesso con una power unit performante, la sfida sarà di certo ancora una volta molto serrata tra Ferrari e Mercedes, con la W09 che potrebbe però soffrire maggiormente le mescole più morbide. La Red Bull, più indietro rispetto ai rivali con la PU Renault, ma forte di un’ala posteriore molto scarica, anche qui a Baku potrebbe sfruttare la carta della safety e lanciarsi tra i due litiganti, strappando un eventuale nuovo successo che la porterebbe a pieno titolo in prima linea nella lotta iridata.

Circuito

Nome: Baku City Circuit

Luogo: Baku, Azerbaijan

Costruzione: il tracciato di Baku è stato presentato nell’ormai lontano 2014 da Bernie Ecclestone e dal Ministro della gioventù e dello sport dell’Azerbaijan. Progettato dal fedele architetto Hermann Tilke, questo circuito si prefigge l’obiettivo di diventare in breve tempo un appuntamento fisso del Mondiale, unico per caratteristiche e spettacolarità. In lunghezza è la seconda pista più lunga del calendario, alle spalle di Spa Francorchamps, e vanta un rettilineo di ben 2,2 km, il doppio del rettifilo principale di Monza, preceduto oltretutto da un settore con curve molto veloci, da cui si esce già ad altissima velocità. Tuttavia il primo e il secondo settore sono formati da otto curve a gomito e una carreggiata stretta, caratteristica molto pericolosa e tipica dei tracciati cittadini. Con le nuove monoposto più larghe di 20 cm, già nel 2017 la sfida si era rivelata ancora più impegnativa, non solo per destreggiarsi tra le mura millenarie della città vecchia, ma anche per trovare il miglior assetto possibile che garantisca velocità e massima capacità di carico.

Distanza a giro: 6,003 km

Numero di curve: 20, dodici a sinistra e otto a destra

Senso di marcia: antiorario

Dati Tecnici:

Carico aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del gas: 56% del giro
Consumo di carburante al giro: 2,1 kg
Velocità massima: 378 Km/h
Possibilità di Safety Car: 80%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: circa 22 secondi
Possibilità di sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla Pole Position: 1 su 2 edizioni in questo tracciato
Peggior posizione di partenza per un vincitore: decimo (Daniel Ricciardo 2017)

Particolarità del tracciato: il circuito cittadino più lungo del calendario è anche tra i più tecnici, e presenta un mix di curve a 90° e rettilinei, con tratti tanto caratteristici quanto angusti per le monoposto di F1. Nel terzo settore il lungo rettifilo offre le più alte possibilità di sorpasso e mette a dura prova i meccanici, alle prese con un set up che armonizzi velocità di punta e carico aerodinamico per i tratti più lenti. Il circuito di Baku richiede inoltre un notevole impiego della parte ibrida, ed è quindi cruciale avere un efficiente recupero di energia elettrica da parte dell’unità MGU-H. In generale la pista è a basso grip. Nel 2017 il circuito ha subito alcune modifiche alle barriere di protezione in cinque o sei curve, specialmente alla curva 15.

Freni:

Categoria di circuito: Light Medium Hard
Numero di frenate: 11
Tempo speso in frenata: 19% del giro
Energia dissipata in frenata durante il Gp: 139 kWh
Carico totale sul pedale del freno durante il Gp: 58 tonnellate
Frenata più impegnativa: curva 3

Gomme:

Gomme 2017: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni laterali 1 2 3 4 5
Abrasività asfalto 1 2 3 4 5
Grip asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit Stop 2017: 41
Strategia vincente 2017: Supersoft (5) -> Soft (8) -> Supersoft (9)-> Supersoft (29) Ricciardo
Stint più lunghi 2017: Soft 12 Giri (Wehrelin) – Supersoft 29 Giri (Ricciardo, Bottas, Stroll, Vettel, Hamilton, Ocon, Magnussen, Sainz, Alonso)

Zone DRS: Rettilineo tra curva 20 e curva 1 e rettilineo tra curva 2 e 3 (entrambi con detection point in curva 20)

Edizioni Precedenti

Edizione 2016: il venerdì di Baku è un battesimo per tutti i piloti, che per la prima volta affrontano le tortuose curve e i lunghi rettilinei del tracciato azero. Lewis Hamilton risulta il più veloce nella prima uscita, seguito dal compagno di box Nico Rosberg e dalla Williams di Bottas. Il primo a testare i muretti della città vecchia è Daniel Ricciardo, che va a sbattere a quindici minuti dalla fine della prima sessione. Al pomeriggio il britannico della Mercedes si conferma in testa e il più veloce anche sul passo gara, in una sessione priva di colpi di scena ma ricca di lunghi, in particolare alla curva 3. Nico Rosberg, secondo, a circa 20 minuti dal termine è costretto a parcheggiare alla curva 19 per un guasto, mentre in terza posizione chiude la Force India di Perez. Critica la performance delle Ferrari, mai in lotta per le piazze calde e nelle ultimissime fasi fuori con Kimi Raikkonen, tredicesimo, bloccato in quinta marcia alla curva 4, e in pericolo pure con Sebastian Vettel, ottavo, richiamato ai box per precauzione. Al sabato è ancora Hamilton a dettare il passo, strappando il miglior tempo al compagno di squadra Nico Rosberg. La Force India si conferma in forma, questa volta con Nico Hulkenberg terzo davanti a Daniel Ricciardo e a Sebastian Vettel, mentre Raikkonen è solo decimo, rallentato da un calo di potenza. Qualifiche: Nico Rosberg ottiene la pole position poco prima della bandiera rossa causata da Hamilton, che commette un errore rimettendoci la sospensione anteriore destra,  e chiudendo solo con il 10° tempo. Secondo è un fantastico Sergio Perez, ma purtroppo il messicano dovrà scontare l’arretramento di 5 piazze in seguito alla sostituzione del cambio dopo l’incidente nelle FP3. La lotta per la prima fila vede quindi protagonisti Ricciardo e Vettel: il tedesco replica al millesimo il tempo dell’australiano che, avendolo ottenuto per primo, si porta però a casa anche la partenza al fianco del poleman. In seconda fila scattano le due Ferrari, davanti a Massa, Kvyat, Bottas e Verstappen. Al termine delle qualifiche arriva la penalizzazione anche per Sainz e Magnussen: 5 posizioni per la sostituzione del cambio. Gara: Al via Rosberg tiene la posizione su Ricciardo, Vettel e Raikkonen, mentre Perez insidia subito la Rossa del finlandese. Dopo appena pochi giri, Bottas, Hamilton e Grosjean, sorpassano Verstappen, mentre Vettel si prende la posizione su Ricciardo. Al giro 8 ritiro per la Toro Rosso di Kvyat, quando cominciano i primi pit stop. Ne approfitta subito anche Raikkonen, che si becca però 5 secondi di penalità per aver passato la linea bianca in ingresso della pit lane. Tra il sedicesimo e il diciassettesimo giro si fermano sia Hamilton che Perez, mentre Vettel attenderà fino alla 21esima tornata, nonostante il richiamo dai box. Al giro successivo toccherà a Rosberg. Il leader della corsa al suo rientro in pista è seguito da Raikkonen, Vettel, Perez, Ricciardo, Hamilton e le due Williams. Poco dopo l’australiano della Red Bull perde la posizione ai danni di Hamilton e Massa. Hulkenberg passa Sainz ed è ottavo. Al giro 28 i due piloti della Ferrari si scambiano le posizioni. Massa si ferma nuovamente al giro 29, rientrando nono. Al trentatreesimo giro ritiro per Sainz, per un problema a una sospensione, mentre Hamilton si lamenta coi suoi per la perdita di potenza sulla sua monoposto. Nelle fasi finali Perez si fa sotto con Raikkonen per il terzo posto; riuscirà a sorpassarlo nel corso dell’ultimo giro. Nico Rosberg porta a casa la sua quinta vittoria stagionale, davanti a Vettel, Perez, Raikkonen, Hamilton, Bottas, Ricciardo, Verstappen, Hulkenberg e Massa.

Edizione 2017: nelle FP1 del venerdì sono le due Red Bull, con Verstappen davanti a Ricciardo, a monopolizzare la mattinata, seguite a mezzo secondo dalla Ferrari di Vettel. La prima uscita sul circuito cittadino vede molti piloti protagonisti di diversi lunghi, con Sergio Perez primo ad assaggiare i muretti della città antica, ottenendo comunque il quarto posto davanti a Hamilton, Bottas, Ocon, Massa, Raikkonen e Kvyat. Al pomeriggio la storia si ripete, con Verstappen il più veloce a conclusione delle FP2, seguito questa volta da Bottas, e quindi dal compagno di box Ricciardo. Raikkonen e Vettel a inseguire, davanti alla Williams di Stroll. Le due Ferrari mostrano un promettente passo gara, mentre Hamilton si perde sul fondo della top ten dopo una sessione problematica. A emergere nella terza e conclusiva sessione di Libere è invece Bottas con la Mercedes, che stacca di 95 millesimi la Ferrari di Kimi e, a 4 decimi, il compagno di box Hamilton. Problemi alla power unit per Vettel, che termina la sessione in anticipo. Qualifiche: dopo un inizio di weekend decisamente sottotono rispetto ai suoi standard, Lewis Hamilton firma la pole position grazie al miglior tempo di 1:40.593. In prima fila accanto al britannico partirà Bottas. A marcare strette le due Mercedes, le Ferrari di Raikkonen e Vettel  – sulla Rossa del tedesco intanto è stato sostituito il motore per una perdita idraulica – mentre Verstappen, Perez, Ocon, Stroll, Massa e Ricciardo completano le prime cinque file. Gara: alle 17.00 di domenica Hamilton scatta dalla pole e mantiene la leadership, con Bottas alle sue spalle, mentre più dietro le due Ferrari entrano subito in lotta tra loro: Vettel cerca l’affondo su Kimi, che è al contempo impegnato a passare Bottas davanti a sé. La Mercedes però finisce sul cordolo, colpendo la Rossa di Raikkonen. Bottas si dirige ai box per sostituire l’ala anteriore, mentre Iceman prosegue, sebbene con il fondo danneggiato. Al primo passaggio Hamilton guida il gruppo seguito da Vettel, Perez, Verstappen, Raikkonen, Massa, Ocon, Stroll, Ricciardo e Hulkenberg.  Ritiro per Palmer al giro 8. Al giro 11 la Toro Rosso di Kvyat alza bandiera bianca, mentre Verstappen strappa a Perez la terza piazza. Ma l’olandese ha un problema al motore e rallenta: si ritirerà per un calo di pressione dell’olio. Al giro 12 entra in pista la safety car: Hamilton, Vettel, Perez e Raikkonen ne approfittano per entrare ai box. Al giro 14 hanno tutti effettuato almeno una sosta. Alle spalle della safety car i primi dieci sono Hamilton, Vettel, Perez, Raikkonen, Massa, Ocon, Stroll, Hulkenberg, Magnussen e Ricciardo. Al giro 17 rientra la safety: Perez si fa sotto con Vettel, ma senza successo, mentre Raikkonen viene passato da Massa e Ocon. La Ferrari ha seminato dei detriti e così rientra di nuovo in pista la safety car. Si ferma al giro 19, mentre in pista Vettel e Hamilton sono protagonisti di un litigio stile far west, a colpi di ruote: il tedesco tampona il britannico, reo secondo Vettel di avere frenato improvvisamente, quindi gli si affianca dandogli una ruotata. I due vengono messi sotto investigazione, con Vettel  che si becca dieci secondi di stop&go. Vettel viene attaccato da Massa, ma resiste, mentre più dietro Ocon si lancia su Perez: altri detriti e altra saftey car, prima che venga esposta la bandiera rossa. La gara viene così interrotta al giro 22; tutti i piloti rientrano in pit lane. Dopo una quindicina di minuti si riparte. A Raikkonen e Perez viene inflitto un drive through, per lavori sulla monoposto eseguiti in fast lane durante il regime di bandiera rossa. Al giro 23 si riparte alle spalle della safety car. Ritiro per la Williams di Massa al giro 27, con l’ammortizzatore rotto dopo avere urtato le barriere. Ma i colpi di scena non sono finiti: Hamilton vede staccarsi progressivamente la protezione per la testa, ed è così costretto a rientrare ai box; torna quindi in pista nono. Al giro 34 Vettel va ai box a scontare la sua penalità: rientra davanti a Perez e a Hamilton. Al giro 35, Ricciardo è il nuovo leader della gara, seguito da Stroll, Magnussen, Ocon, Bottas, Alonso, Vettel, Hamilton, Sainz e Grosjean. Ocon si prende la posizione su Magnussen e così fa anche Bottas, quarto. Al giro 40 Bottas si prende la terza piazza su Ocon. Al giro 41 si ritira Perez. Vettel passa Ocon e sale quarto, con Hamilton che lo imita poco dopo. Ritiro per Raikkonen al giro 48. Nei minuti finali Bottas è a caccia di Stroll, Hamilton di Vettel, La bandiera a scacchi incorona Ricciardo davanti a Bottas e al diciottenne Stroll, passato dal finlandese sul rettifilo finale.

RECORD

Giro prova: 1:40.593 – L Hamilton – Mercedes – 2017
Giro gara: 1:43.441 – S Vettel – Ferrari – 2017
Distanza: 1h32’52″366
Vittorie pilota: 1 – N Rosberg, D Ricciardo
Vittorie team: 1 – Mercedes, Red Bull
Pole pilota: 1 –N Rosberg, L Hamilton
Pole team: 2 – Mercedes
Migliori giri pilota: 1 – N Rosberg, S Vettel
Migliori giri team: 1 – Mercedes, Ferrari
Podi pilota: 2 – D Ricciardo
Podi team: 2 – Mercedes

Albo d’oro

  1. 2016 N Rosberg – Mercedes
  2. 2017 D Ricciardo – Red Bull Racing

Fonti: Brembo, Pirelli

 

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