GP Singapore, Pirelli: tornano in pista le ultrasoft

Paul Hembery: "Marina Bay una delle gare più imprevedibili dell'anno"

GP Singapore, Pirelli: tornano in pista le ultrasoft

Per l’unica vera gara in notturna in calendario, che si svolge tra le spettacolari strade di Singapore, fanno il loro ritorno i pneumatici Pirelli P Zero Purple ultrasoft, in combinazione con supersoft e soft. Le tre mescole più morbide della gamma P Zero sono state scelte per rispondere alle esigenze uniche del circuito stradale di Marina Bay: un giro lungo, temperature della pista variabili e una gara fisicamente impegnativa sia per i piloti sia per le monoposto. Con le barriere così vicine a lato pista, qualunque errore si paga a caro prezzo durante questa maratona di due ore che si svolge con un alto tasso di umidità.

Il circuito dal punto di vista dei pneumatici: 

  • Singapore ha il numero più alto di curve di ogni altro circuito (23), ma è il secondo giro più lento dopo Monaco: fattori che stressano i pneumatici in percorrenza di curva, frenata e trazione.
  • La superficie è particolarmente irregolare, a causa degli elementi stradali, come strisce e tombini.
  • Svolgendosi di notte, le temperature della pista non evolvono come in una gara diurna.
  • Le temperature ambientali restano però alte, per cui i piloti devono gestire il degrado.
  • Una gara lunga e un’alta probabilità di safety car aprono a parecchie opportunità di strategia per i pneumatici.
  • Il basso carico fa sì che tutto il grip meccanico venga dai pneumatici: il posteriore sinistro è il più sollecitato.
  • Il tempo dei pit stop è lungo per il limite di velocità più basso e una pit lane lunga: una considerazione cruciale per la strategia.

Le tre mescole nominate:

  • Yellow soft: il set più duro disponibile questo weekend, in grado di percorrere lunghi stint al Marina Bay.
  • Red supersoft: una mescola versatile, elemento chiave nella gara dello scorso anno.
  • Purple ultrasoft: progettata per offrire un considerevole vantaggio in termini di velocità, sarà usata in qualifica.

Così un anno fa:

  • Il pilota della Ferrari Sebastian Vettel vinse con una strategia di due soste. Partito sulle supersoft, montò di nuovo le supersoft nel giro 13, poi soft nel giro 37. Ci furono due periodi di safety car.
  • Miglior strategia alternativa: il pilota della Toro Rosso Max Verstappen scelse una tattica su due soste differente (supersoft-soft-supersoft), chiudendo ottavo dopo aver perso un giro alla partenza.

Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Singapore è probabilmente il circuito più spettacolare che visitiamo in tutta la stagione e quest’anno speriamo sia persino più speciale con l’introduzione della nostra rapidissima mescola ultrasoft, ideale per massimizzare la velocità e il grip. Quella di Marina Bay è, inoltre, una delle gare più imprevedibili dell’anno: è l’unica pista con il record del 100% di safety car. In termini di competizione, la gestione dei pneumatici farà una grande differenza”.

Di seguito i compound scelti dai piloti per il Gran Premio di Singapore

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