Formula 1 | Rivoluzione Liberty Media: abolite le “grid girls” dallo schieramento di partenza

Bratches: "Non crediamo che questa attività sia appropriata o rilevante per il Circus"

Formula 1 | Rivoluzione Liberty Media: abolite le “grid girls” dallo schieramento di partenza

Clamoroso ribaltone firmato da Liberty Media. Dalla prossima stagione, infatti, non saranno più presenti le “grid girls” all’interno dello schieramento di partenza. Con un comunicato stampa diramato pochi minuti fa, l’organizzazione statunitense ha ufficializzato la notizia, sottolineando però come le “ombrelline” resteranno all’interno del paddock e nelle aree marketing. Un colpo di scena clamoroso visto l’opinione contraria espressa dai piloti e da alcuni sponsor abbastanza vicini al Circus. Liberty ha scelto ribaltare l’immagine del Circus, puntando su un’idea profondamente diversa della donna all’interno del motorsport. La direttiva sarà valida dal prossimo Gran Premio d’Australia, appuntamento inaugurale del mondiale 2018 di Formula Uno.

Ecco il comunicato emesso da Sean Bratches

La Formula 1 porrà fine alla lunga tradizione delle “grid girls” a cominciare dall’inizio della stagione del Campionato Mondiale di Formula 1 del 2018. Questi cambiamenti verranno applicati anche alle altre serie di motorsport che hanno luogo durante i weekend dei Gran Premi. La Formula 1 considera il tempo speso dai team e dai piloti sulla griglia prima della gara come un momento di celebrazione, durante il quale gli ospiti e i vari artisti si possono aggiungere allo fascino e lo spettacolo del Gran Premio, permettendo a promoter e soci di promuovere i loro paesi e prodotti.

Sean Bratches, Amministratore delegato alle operazioni commerciali di Formula 1 ha detto: “Durante l’ultimo anno abbiamo visto delle aree che pensavamo avessero bisogno di essere rinnovate per essere più in linea con la nostra visione di questo grande sport. La pratica di assumere le “grid girls” è stata un elemento fondamentale per i Gran Premi di Formula 1 per decenni, ma pensiamo che questa tradizione non rispecchi i valori del marchio e sia chiaramente in contrasto con gli standard della società odierna. Non crediamo che questa attività sia appropriata o rilevante per la Formula 1 e i suoi fan, vecchi e nuovi, di tutto il mondo.”

Roberto Valenti

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