Formula 1 | Martin Brundle: “La FIA non ha agito per aumentare lo show”

"Bandiera rossa dopo incidente di Albon superflua, ma con una ruota in pista tutto diventa più pericoloso per pubblico e commissari", ha aggiunto

Formula 1 | Martin Brundle: “La FIA non ha agito per aumentare lo show”

Il Gran Premio d’Australia ha lasciato chiaramente delle polemiche non indifferenti. Le bandiere rosse esposte a Melbourne da parte della direzione gara sono state viste, un po’ da tutti, come la scusa perfetta per aumentare uno spettacolo praticamente distrutto dalla super competitività della Red Bull e dalla gestione delle gomme di tutti i piloti per gran parte della competizione all’Albert Park. Che la Formula 1 voglia andare sempre più verso lo show è un dato di fatto, lo dice lo stesso Stefano Domenicali, ma Martin Brundle, ex pilota e talent di Sky Sports crede che la FIA non abbia agito per questo motivo, ma per reali questioni di sicurezza.

“Non credo che ci fossero istruzioni per ravvivare lo spettacolo – ha detto Brundle. E’ molto facile per noi dire “Ah, avrei fatto questo o quello”. Ricordo che nel 2009 Felipe Massa è quasi morto per un pezzo di un’altra vettura che si infilò nel suo abitacolo, e qua eravamo su un tracciato cittadino, con tanti fan su entrambi i lati della pista e commissari e medici a bordo della carreggiata. Quindi, se ci sono dei detriti sulla pista, non puoi farli volare in aria con vetture che passano a 300 km/h. Quando Albon è uscito di pista ho pensato che una Safety Car sarebbe stata sufficiente per liberare la pista da ghiaia e vettura, la bandiera rossa sembrava obiettivamente superflua, ma quando Magnussen ha perso la gomma, la quale è rimasta in pista, non credo che qualcuno in direzione gara abbia detto “Ma sì, rendiamo le cose più divertenti”, non ci credo assolutamente”.

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