Formula 1 | Haas, Hulkenberg: “Potevo fare di più, ma va bene così”

Magnussen: "Abbiamo avuto qualche piccolo problema"

Formula 1 | Haas, Hulkenberg: “Potevo fare di più, ma va bene così”

Anche per i piloti della Haas Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen sono iniziati i test pre-campionato. Nella giornata di giovedì i due hanno completato 108 giri a bordo della VF-23 sul tracciato del Bahrain. Il pilota tedesco è stato il primo a scendere in pista nel corso della mattinata, due giorni dopo la sessione di filming day concessa dal regolamento, sempre a Sakhir, mentre Magnussen aveva già provato l’auto a Silverstone in precedenza. L’obiettivo per la sessione mattutina era incentrato sull’affidabilità con Nico che ha totalizzato 51 tornate finendo in undicesima posizione. Kevin invece, diciannovesimo si è messo alla guida nel pomeriggio e la Haas ha continuato a concentrarsi sull’apprendimento delle caratteristiche fondamentali della nuova vettura. Il danese, con 57 giri percorsi ha quasi eguagliato quanto fatto dal compagno di squadra.

“Che bello essere tornati – ha affermato Hulkenberg. Sono stati giorni entusiasmanti, ma ora sono felice di mettere da parte la teoria e iniziare la pratica del lavoro, salire di nuovo in macchina e viverla. Mi sono divertito molto: i miei 51 giri sono stati di qualità, forse potevamo farne qualcuno in più, ma va bene così. Bisogna cominciare da qualche parte, dopodiché si impara il più possibile dalla vettura, apportare modifiche e vedere come reagisce, quindi sotto questo punto di vista è stata una buona giornata”.

“Abbiamo avuto qualche piccolo problema – ha ammesso Magnussen – ma siamo riusciti a completare il programma. Forse sono stati persi due giri per strada, ma tutto è andato liscio per essere il primo giorno di test e ancora non ci siamo nemmeno avvicinati alle simulazioni di qualifica, quindi vedremo domani quando alzeremo un po’ le prestazioni e abbasseremo i tempi. Finora comunque sono abbastanza contento, penso che tutto ci dica che siamo in una buona posizione: ora dobbiamo lavorare, non competere, ma raccogliere dati e conoscere al meglio la macchina”.

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