Ferrari: Ritorno a Maranello tra delusione e voglia di riscatto

Ferrari: Ritorno a Maranello tra delusione e voglia di riscatto

Il lungo temporale che ha bagnato il circuito di Marina Bay ieri notte ha reso ancora più pesante il lavoro delle squadre impegnate nell’impacchettamento di tutto il materiale, vetture incluse, utilizzato nel Gran Premio di Singapore e che sarà adesso spedito alla volta di Suzuka dove, il 9 ottobre prossimo, è in programma la quindicesima tappa di questa lunga stagione: piloti, tecnici e meccanici della Scuderia Ferrari stanno invece facendo ritorno in Europa, dove rimarranno soltanto pochi giorni prima di riprendere un volo verso il paese del Sol Levante.

A Maranello è già invece arrivato Stefano Domenicali, che aveva lasciato il circuito poco dopo la fine della gara. Non sarà stato un viaggio facile per il Team Principal della Scuderia, deluso come tutta la squadra per una prestazione sicuramente inferiore alle previsioni. E’ un fatto che la 150° Italia non ha reso come ci si aspettava, evidenziando anche dei problemi in teoria inaspettati come il degrado elevato degli pneumatici Supersoft. L’analisi della prestazione sarà quindi una delle priorità sul tavolo dei tecnici in questi pochi giorni che separano dalla partenza per il Giappone perché non si vuole in alcun modo affrontare la gara di Suzuka e le rimanenti quattro in maniera rinunciataria. In ballo c’è ancora un obiettivo, quello del secondo posto nel campionato Piloti, che può essere ancora raggiunto, visto che il distacco di Fernando da Button è di una sola lunghezza. Certo, se i rapporti di forza saranno quelli visti a Singapore sarà dura riuscirci ma nessuno a Maranello vuole lasciare nulla d’intentato. Contemporaneamente si cercherà di sfruttare i chilometri che restano da percorrere per sperimentare in pista soluzioni e idee utili in vista della stagione 2012. Alcuni aggiornamenti aerodinamici saranno portati a Suzuka e altre novità dovrebbero arrivare anche in Corea. Nel frattempo, si cercherà anche di venire a capo dei motivi che hanno impedito quel salto di qualità che ci si aspettava a Spa, legati al funzionamento di un’interpretazione particolarmente aggressiva del sistema degli scarichi: una versione del fondo doveva essere provata venerdì pomeriggio a Singapore ma l’accorciamento della prima sessione di prove libere e alcuni inconvenienti tecnici hanno costretto la squadra a rinviare il test a Suzuka.

Nonostante la naturale delusione per non essere riuscito a centrare quell’obiettivo per cui ha lottato strenuamente per due terzi di gara, Fernando Alonso ha lasciato Singapore col sorriso. “Quando vedi che tutti nel team stanno dando il massimo e forse anche di più allora non puoi che essere soddisfatto” – ha detto Fernando – “Ovvio, speravamo di fare meglio qui ma ho grande fiducia nel lavoro che stiamo facendo. Eravamo convinti di poter fare un salto di qualità dopo la pausa estiva ma non è stato così mentre i nostri avversari hanno fatto ancora un passo in avanti. Ciò non significa che non potremo continuare a lottare nelle prossime gare: sarà dura ma sento nella squadra una gran voglia di riscatto e di dimostrare il nostro valore. Sono cose come queste che, nella primavera scorsa, mi hanno convinto ad allungare il mio rapporto con la Ferrari almeno fino a tutto il 2016. Se non credessi nella qualità e nella determinazione delle persone e nel potenziale in termini di strutture e risorse non avrei fatto una scelta simile. Ora dobbiamo serrare le fila dopo un fine settimana difficile e prepararci al meglio per la gara di Suzuka, una delle piste più affascinanti di tutto il Mondiale.”

Anche Felipe Massa preferisce voltar pagina e pensare a Suzuka, una pista dove nel 2006 colse una pole position straordinaria, superando con la stessa macchina un Michael Schumacher che detiene ancora il record di pole sul quel tracciato. La gara di ieri del brasiliano è stata rovinata dalla foratura provocata dal contatto dell’ala anteriore di Hamilton con lo pneumatico posteriore destro della sua 150° Italia, altrimenti un posto fra i primi sei era alla portata di Felipe. “Mi dispiace molto per come sono andate le cose ieri: Singapore non mi porta decisamente fortuna, visto che me ne succede sempre una” – ha detto il brasiliano a www.ferrari.com – “Quanto ad Hamilton e al suo comportamento fuori e dentro la pista gli ho già detto quello che volevo dirgli: non ho cambiato opinione di una virgola rispetto a ieri ma considero la questione chiusa. Meglio pensare alle prossime gare, a finire bene una stagione difficile e a prepararci nella maniera migliore per la prossima.”

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