Ferrari: Primo giorno in Bahrain per Felipe Massa

"Il circuito di Sakhir è uno dei miei favoriti"

Ferrari: Primo giorno in Bahrain per Felipe Massa

Sono arrivato in Bahrain questa mattina dopo un viaggio notturno da Shanghai. Insieme a me Raffaela e Felipinho, è sempre una gioia averli accanto. Oggi mi riposo in albergo, un po’ di palestra per tenermi in forma, poi domani in circuito: primo appuntamento alle 2.30 per il primo briefing della giornata con Rob Smedley, il mio ingegnere di pista, e gli altri tecnici che seguono più da vicino la mia vettura.

Poi c’è la conferenza stampa FIA, alle 5.30 il meeting generale di tutti i tecnici e la sera ci sarà un evento per la presentazione della 458 Spider ai nostri clienti. Da venerdì invece si torna in pista e, sinceramente, non vedo l’ora. Domenica a Shanghai ho potuto finalmente fare una gara “normale”, la prima di quest’anno senza particolari problemi. Il weekend è andato in miglioramento: in difficoltà con il bilanciamento della macchina in tutte e tre le sessioni di prove libere, la situazione è improvvisamente migliorata in qualifica, tanto che il distacco da Fernando era piuttosto ridotto. In gara poi la vettura andava ancora meglio ma troppo spesso mi sono ritrovato nel traffico e non siamo riusciti a sfruttare nella maniera migliore la strategia. Peccato, perché sarebbe stato bello cancellare finalmente quel brutto zero nella classifica. Ecco, il mio obiettivo di questo fine settimana è proprio questo: finire la gara nei primi dieci. Se continueremo il trend positivo iniziato a Shanghai allora ce la potremo fare. E’ vero che le caratteristiche del tracciato sulla carta non sembrano essere molto favorevoli alla F2012 ma sarà importante cercare di sfruttare al meglio le gomme, la vera chiave per essere competitivi, qui e in qualsiasi altra pista.

Il circuito di Sakhir è uno dei miei favoriti e non è un caso che vi abbia vinto due volte ed un’altra mi sia classificato al secondo posto. Delle mie undici vittorie, ben otto le ho ottenute suddivise fra tre circuiti: tre ad Istanbul, due ad Interlagos ed altrettante proprio a Sakhir. Sono circuiti molto diversi fra loro quindi è impossibile dire che ci sia una motivazione tecnica reale dietro questa statistica. Diciamo però che, non foss’altro per motivi scaramantici, mi sarebbe dispiaciuto che questa gara fosse stata cancellata: già quest’anno non c’è più il Gran Premio di Turchia… Peraltro, devo dire che mi ha sempre fatto piacere venire qui, anche quando disputavamo delle lunghe sessioni di prove private. La gente è stata sempre molto ospitale e cordiale e, come avevo già detto a Shanghai nei giorni scorsi, spero che il Gran Premio sia un’occasione di unità, come deve essere per qualsiasi evento sportivo. Per quello che ho potuto vedere oggi, la situazione è tranquilla: sul tragitto dall’aeroporto all’albergo tutto era come due anni fa e anche in circuito, come mi hanno detto i nostri ragazzi al telefono, le cose procedono come sempre il mercoledì di una gara extraeuropea. Se è stata presa la decisione di mantenere la gara nel calendario vuol dire che ne esistono tutte le condizioni e, per quello che abbiamo visto finora, non ci sono motivi che dicano il contrario.

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