Ferrari, parla Tombazis: “La monoposto attuale è mia, Alonso doveva rimanere”

Secondo l'ex progettista i risultati di oggi sono merito della precedente gestione

Ferrari, parla Tombazis: “La monoposto attuale è mia, Alonso doveva rimanere”

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex progettista della Rossa Nick Tombazis si è sentito in dovere di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, pur essendo stata la sua gestione una delle più fallimentari per quanto riguarda la competitività delle monoposto del Cavallino.

Finito nell’occhio del ciclone come principale responsabile dei progetti cannati tra il 2010 e il 2014, l’ingegnere greco – invero considerato un “genio” da alcuni addetti ai lavori – si è assunto parte della responsabilità, rispedendone però altre al mittente, e dando una sua versione dei fatti.

In primis un giudizio su Fernando Alonso, al quale evidentemente il greco è rimasto molto legato: “Fernando è il miglior pilota secondo me, nella mia visione romantica delle corse la Ferrari avrebbe fatto bene a tenerselo stretto….magari con me!”

Perché il licenziamento in tronco, un vero e proprio siluramento da parte della nuova gestione, proprio non è andato giù a Tombazis: “La vettura attuale è stata progettata da me.  Non mi aspettavo di essere licenziato. Certo io non nego le mie colpe, ma ad esempio sulla monoposto del 2014 ho lavorato meno rispetto ad altre. La macchina del 2015 è stata la prima, dopo quella del 2008, sulla quale sono stato in grado di lavorare a tempo pieno, ed è stata la prima a poter beneficiare della galleria del vento aggiornata. La nuova gestione non ha avuto pazienza, doveva aspettare di vederla in pista prima di cacciarmi”.

Insomma questa SF15-T è farina del suo sacco, questa rinascita del Cavallino appartiene al vecchio gruppo: “Sapevamo di non poter battere Mercedes già nel 2015, eppure la Ferrari ha vinto due gare – ha continuato il progettista – potevano licenziarmi, certo, ma l’hanno fatto nel momento meno opportuno. Mi sarei aspettato un trattamrnto diverso. Mi è dispiaciuto molto anche per Montezemolo e Domenicali, uno schock vederli fuori così. Tutti abbiamo commesso degli errori, ma questa rinascita l’abbiamo avviata noi”.

Su una cosa Tombazis pare andare d’accordo con le idee del nuovo corso, ovvero l’atmosfera necessaria per lavorare bene. Il greco conferma che negli ultimi anni il clima in GeS era diventato pesante: “La Red Bull ha dominato per vari fattori. Adrian Newey è un genio, vero, ma anche a livello ambientale avevano meno pressioni, potendo esprimersi al meglio. A volte in Ferrari sembrava di lavorare con una pistola puntata dietro la schiena. L’aria era pesante. E non aver dato una macchina vincente a Fernando è il mio più grande rammarico”.

Antonino Rendina

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