Felipe Massa: “Istanbul, un posto speciale per me”

Felipe Massa: “Istanbul, un posto speciale per me”

L’evento più importante nella mia vita durante queste settimane trascorse dopo il Gran Premio della Cina è stato il mio trentesimo compleanno! L’ho festeggiato insieme alla mia famiglia qui a Monaco e, devo ammetterlo, mi ha fatto un po’ effetto arrivare a questa età. Anche se non mi sento più vecchio, mi fa strano pensare di non avere più vent’anni e qualcosa…

Quando arrivai in Formula 1 avevo appunto vent’anni: dieci anni fa e non posso certo lamentarmi della mia carriera e della mia vita da allora in avanti: ho ottenuto più di quanto mi aspettassi. Peraltro, se si fa il mio mestiere non si è mai contenti, si vuole sempre qualcosa di più ed è questo sentimento che mi dà una grande spinta. Guardando ai piloti di oggi, posso sentirmi incoraggiato dal vedere che, accanto a tanti giovani, ce ne sono alcuni come Michael Schumacher che dimostrano come sia possibile avere una carriera lunghissima: vederlo competere ancora mi fa sentire ancora più giovane!

Dopo una lunga pausa dalle gare partirò domani mattina presto alla volta di Istanbul, un posto che è davvero speciale per me. Lì ho vinto la mia prima gara di Formula 1 nel 2006, qualcosa che nessun pilota può dimenticarsi. Mi ricordo una vittoria incredibile, ottenuta partendo in pole position e finendo davanti a Michael e Fernando che erano in piena lotta per il titolo, il che rese quel risultato ancora più significativo. Da allora ho vinto altre due volte di seguito su quella pista, sempre partendo dalla pole. Da quando sono alla Ferrari sono sempre finito a punti all’Istanbul Park ma spero che la mia serie di successi non si sia interrotta nel 2008. Guardando a queste statistiche e al fatto che il mio compleanno è così vicino, magari c’è un motivo in più perché il prossimo si riveli un weekend speciale. Peraltro, dobbiamo essere realistici: so che abbiamo bisogno di un grosso miglioramento nella macchina perché non siamo stati forti come ci aspettavamo nelle prime tre gare. Tutti a Maranello hanno lavorato molto intensamente per avere degli aggiornamenti per questa gara e, speriamo, saremo un po’ più competitivi, anche se queste nuove componenti non possono essere considerate così rilevanti. Poi, nel prossimo futuro, avremo altre novità.

Se guardiamo alla nostra posizione in qualifica nell’ultima gara, non avevamo certo la prestazione per salire sul podio ma durante la gara avevamo un ritmo che ci ha consentito di lottare fino all’ultimo per una delle prime tre piazze. Al momento non possiamo dire quale sarà la situazione in Turchia: è vero che noi abbiamo lavorato tanto ma lo stesso si può dire delle altre squadre. Non voglio però dire che sia impossibile ritrovarci nella condizione di lottare per il podio. E’ vero inoltre che le gomme sono uguali per tutti ma il loro rendimento potrà essere determinante per il risultato finale. La famosa Curva 8 sarà molto importante: lì si esercita un grande carico sugli pneumatici e bisogna trovare l’assetto giusto per controllarne il degrado. Un altro elemento che potrà rendere la situazione molto diversa sarà il meteo. Al momento si prevede pioggia praticamente tutti i giorni, il che significa che noi piloti e i nostri ingegneri dovremo essere pronti ad ogni evenienza. Non ricordo di aver guidato sotto la pioggia a Istanbul: magari sarà interessante se dovesse accadere.

Dopo la Cina sono sempre rimasto in contatto con i miei tecnici così sono informato su tutto quello che è stato fatto. Inoltre, sono stato un paio di giorni a Maranello per lavorare al simulatore la scorsa settimana, il che è stato importante per il nostro lavoro di sviluppo. Ho avuto modo di fare una pausa in pista a Fiorano per una mattina di filmati promozionali in cui ho avuto l’opportunità di guidare tre Ferrari diverse nell’arco di pochi minuti: la mia 150° Italia, la 458 stradale e la sua versione Challenge. Mi sono divertito ma il problema è che quando scendi da una Formula 1 e sali su una macchina normale, anche se è una Ferrari, bisogna fare attenzione al punto di staccata: la frenata è molto diversa ma, fortunatamente, tutto è andato bene, senza danni!

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