Formula 1 | Zhou: “Prima del Bahrain tanti commenti negativi su di me”

"Poi ho fatto Q2 e zona punti, da lì ho iniziato a divertirmi", ha detto il cinese

Formula 1 | Zhou: “Prima del Bahrain tanti commenti negativi su di me”

La prima stagione di Zhou in Formula 1 è stata tutto sommato positiva. Considerando i tanti problemi avuti dall’Alfa Romeo da prima dell’estate in poi, il pilota cinese ha ottenuto un ottavo posto come risultato migliore del 2022 e una zona punti conquistata all’esordio assoluto in Bahrain. Zhou aveva bisogno di un risultato del genere dopo un inverno ricco di commenti negativi nei suoi confronti, reo secondo molti di essere in Formula 1 solo per aver portato una valigia importante nelle casse del gruppo Sauber. Interpellato sulle parole di Perez dopo Singapore, quando Checo disse che i piloti messicani erano trattati male appunto perché di quella determinata nazione, il cinese ha risposto così.

“Le persone nel paddock sono sempre a posto – ha detto Zhou a The Race. E’ più all’esterno che succede qualcosa di spiacevole, come i commenti dei fan su internet, i fenomeni da tastiera, sono più duri e ingiusti. Non mi aspettavo una cosa del genere, perché raggiungi il tuo sogno e poi ricevi tanto odio senza motivo. Questa stagione è stata fantastica, la mia immagine è un po’ cambiata, mi sono fatto conoscere dalle persone. Ho letto le dichiarazioni di Checo, ma se sei cinese è peggio: io ho subito almeno il doppio di quello che ha colpito i piloti messicani. Ho vissuto molte volte queste situazioni nel corso della mia carriera, so come sbarazzarmene, sono attenzioni inutili, mi concentro esclusivamente sul lavoro. Quando accade devi fare in modo di pensare ad altro, alle cose di pista e lavorare. E’ comunque molto ingiusto vedere come le persone siano ancora giudicate in base alla nazionalità: non è il modo in cui bisogna affrontare la vita”.

“In Bahrain ero in lacrime, perché tutto quello che è successo è stato emozionane! Prima della gara ero nervosissimo, ma ho finito in zona punti ed è un grande risultato per la mia squadra. E’ pazzesco ripensare al mio percorso, perché non è stato certamente tranquillo: dai kart in poi me la sono dovuta vedere da solo facendomi strada, perché non puoi andare in Formula 2 o Formula 3 e pensare che poi arrivi in Formula 1 senza risultati, quindi ho dovuto lottare in ogni campionato. E’ impressionante, e facendolo in una città e paese diversi, con una cultura diversa dalla tua non è facile, ti senti solo. Ma l’importante è farsi degli amici e vivere lì. In Bahrain avevo un grosso tag negativo sulle spalle, c’era tanta spazzatura nei miei confronti, poi però sono andato a punti, ho preso la Q2 ed è stato un sollievo dopo tutta la pressione dell’inverno, quindi ero felice e da lì ho iniziato a divertirmi”.

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