F1 | Toro Rosso risponde ironicamente alla McLaren: “Ora possiamo lottare”
Continua il botta e risposta tra la Scuderia di Faenza e quella di Woking
Vi riportiamo un comunicato stampa apparso sul sito della Toro Rosso nella giornata di oggi. La Scuderia di Faenza ha voluto rianalizzare l’ottimo week-end di Sakhir, spiegando i motivi che hanno portato Pierre Gasly a strappare la quinta posizione nelle qualifiche del sabato, prima vera sorpresa del fine settimana, e la successiva quarta piazza conquistata alla domenica. Un mix di novità e perseveranza che ha premiato il nuovo partner della Honda. Da sottolineare una sottile linea d’ironia nei confronti di Fernando Alonso e della McLaren.
Qui il comunicato stampa:
“Ecco la dimostrazione di come due settimane possono essere così diverse tra loro, o meglio, ecco la differenza che possono fare due settimane di duro lavoro. Chi scrive di sport tende ad esagerare anche quando non ce n’è bisogno ma, almeno per stavolta, le parole “incredibile” e “assurdo” sono davvero appropriate per raccontare il cambio di rotta a livello prestazionale, dal weekend molto difficile di Melbourne, al grande salto in avanti in Sakhir. Il team Toro Rosso salutato il verde lussureggiante dell’Albert Park senza portare a casa nessun punto, ma poi siamo riusciti a sbocciare nel cuore del deserto del Bahrain.
I due fattori principali di quest’inversione di tendenza sono stati la capacità della Honda di far rapidamente fronte ai problemi tecnici che hanno comportato la necessità di un nuovo motore per la vettura di Pierre per affrontare la seconda gara – e la sostituzione in entrambe le auto di alcune componenti del turbo- e, in secondo luogo, l’aggiornamento aerodinamico studiato dalla Toro Rosso. I team parlano spesso della speranza di poter guadagnare qualche decimo con alcuni aggiornamenti aerodinamici ma, di fatto, miglioramenti di questo tipo sono difficili da individuare anche con un cronometro! Tuttavia, quando venerdì in Bahrain abbiamo apportato gli aggiornamenti alla sola vettura di Pierre, è apparso subito evidente che i nostri esperti di aerodinamica a Faenza e Bicester avevano condotto un ottimo lavoro; di conseguenza gli aggiornamenti sono stati installati anche sulla macchina di Brendon, con entrambi i nostri piloti che sono scesi in pista nelle stesse condizioni.
Manama non è proprio come Melbourne e per questo i nostri due piloti non si sono dovuti alzare molto presto per iniziare a lavorare in pista: dato che il circuito di Sakhir possiede un tracciato su cui si corrono eventi internazionali con i kart, Pierre si è divertito un bel po’ mercoledì sera – chissà se il momento di guida extra sui kart gli è stato d’aiuto domenica in gara? Il francese ha ottenuto buone prestazioni già da venerdì e ciò si è tradotto nella sua ottima qualifica il giorno successivo. Brendon ha avuto vita più complicata e per alcune cause fuori dal suo controllo è stata compromessa l’intera sua sessione di qualifica: in Q1 ha colpito un uccello, che lo ha costretto a cambiare l’ala anteriore ed è stato sfortunato quando per un nulla non è riuscito ad entrare in Q3. Il passo gara del pilota Kiwi è stato buono e anche lui ha cercato di portarsi a casa dei punti iridati.
Questo fine settimana, comunque, le luci della ribalta sono tutte per il nostro pilota francese, che non ha sbagliato nulla chiudendo appena un gradino sotto il podio. E ha anche dimostrato di avere un discreto senso dell’umorismo, quando in radio durante il suo giro di rallentamento ha urlato “Ora possiamo lottare!”. Fernando Alonso aveva usato le stesse parole dopo aver concluso in quinta posizione a Melbourne. Ora ci ritroviamo già al lavoro nell’enorme paddock del Circuito Internazionale di Shanghai, dove i due lunghi rettilinei e le curve di media velocità ci regaleranno una sfida ben diversa da questo fine settimana appena trascorso”.
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