F1 | Renault, Abiteboul polemico: “Noi vittima collaterale della lotta al titolo tra Ferrari e Mercedes”

Il team principal della scuderia francese: "Force India, Haas e Sauber beneficiano dei motori dei top team, noi invece siamo isolati"

F1 | Renault, Abiteboul polemico: “Noi vittima collaterale della lotta al titolo tra Ferrari e Mercedes”

Intervistato da Motorsport.com, Cyril Abiteboul ha rilasciato delle dichiarazioni tutt’altro che banali in merito alla situazione della Renault.

Il team principal, innanzitutto, ha spiegato così la lenta regressione della scuderia francese in questa seconda metà di stagione: “Facciamo parte di un gruppo di centro classifica molto ravvicinato, con la maggior parte delle macchine intorno a noi che beneficiano e monitorano lo sviluppo dei top team (Mercedes e Ferrari, ndr), che sono nel pieno di ‘una corsa agli armamenti’ per il titolo” – ha spiegato. “Secondo me, noi siamo quasi una vittima collaterale. Stiamo vedendo gli effetti collaterali di una Ferrari che ad un certo punto ha avuto un vantaggio sulla Mercedes e di una Mercedes che, a sua volta, ha avuto un notevole tasso di sviluppo per recuperare di nuovo. Secondo le normative attuali, questo ha un impatto positivo su tutti gli altri team clienti, quindi Force India, Haas e Sauber, che hanno tratto vantaggio da questa lotta a due per il titolo. Noi siamo isolati: non è un problema perché siamo un produttore, abbiamo la piena responsabilità, ma noi necessitiamo di tutto (motore e telaio, ndr) per progredire”.

La scarsa competitività della power unit Renault (ferma ancora alla ‘specifica B’), ovviamente, ha offuscato le migliorie apportate dal team di Ensone in altre aree: “Il telaio sta progredendo, ma non a un ritmo che può compensare il tasso di sviluppo dei top team o la mancanza di miglioramento del motore, perché le specifiche della power unit non sono cambiate da Montreal” – ha proseguito Abiteboul. “Ma, oltre a questo, la macchina potrebbe non essere al massimo del suo potenziale: abbiamo apportato molte evoluzioni e alcune di esse potremmo avere il bisogno di rivisitarle poiché non stanno funzionando come vogliamo. Insomma, è davvero difficile dare una conclusione definitiva. Ma è giusto dire che non siamo davvero in un posto felice al momento”.

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