F1 | Red Bull-RB, Albers critica la scelta di lasciare Lawson in panchina nel 2024
"Non vederlo in griglia già quest'anno mi ha sorpreso", ha affermato l'olandese
F1 Albers Lawson – Al quotidiano De Telegraaf, Christijan Albers ha criticato la scelta della Red Bull di lasciare in panchina Liam Lawson per la stagione 2024 di Formula 1, precisando come il neozelandese – grazie alle splendide prestazioni mostrate a cavallo tra i GP di Zandvoort e Doha – meritasse un’opportunità da ufficiale all’interno della squadra giovani della compagine austriaca (ex AlphaTauri, oggi Visa Cash App RB).
Secondo l’olandese, Lawson ha mostrato un ottimo spirito di adattamento alla squadra e nonostante la poca esperienza al volante è riuscito fin da subito a garantire delle buone prestazioni, senza incorrere in pesanti errori. Qualità importanti che sulla carta dovevano garantirgli un impegno in pianta stabile già dalla stagione che partirà il prossimo 21 febbraio con i test pre-season in Bahrain
Albers e il rammarico su Lawson
“Non vederlo in griglia già quest’anno mi ha sorpreso, ma sono certo che avrà delle possibilità già durante questo 2024. Ricciardo incalza Perez per quello che riguarda il sedile in Red Bull e un’eventuale cambio gli garantirebbe la priorità per il sedile a Faenza. Tutto ovviamente dipende dal lavoro che faranno Checo e Daniel. Ad ogni modo mi dispiace parecchio non vederlo sullo schieramento già quest’anno. Ha fatto un ottimo lavoro lo scorso anno, gareggiando bene nelle cinque gare in cui è stato impegno, e penso che meritasse una nuova opportunità. Una scuderia come la ex AlphaTauri dovrebbe aiutare i propri giovani a crescere”.
Lawson e lo score nel 2023
Inizialmente terza guida di Red Bull e AlphaTauri, Lawson ha corso cinque gare con la scuderia faentina – precisamente tra Zandvoort e Doha – mostrando delle prestazioni di assoluto rispetto fin dal debutto in Olanda. Nel totale, il neozelandese si è garantito 2 punti, rivelandosi un pilota concreto, veloce e poco incline all’errore. Qualità importanti che gli hanno permesso di scalare le gerarchie all’interno della rosa dei giovani nelle mani di Helmut Marko.
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