F1 | Pagelle GP Gran Bretagna: Hamilton eroico, Leclerc solido. Super Daniel Ricciardo

Bene anche Ocon e Norris, male le due Alfa Romeo

F1 | Pagelle GP Gran Bretagna: Hamilton eroico, Leclerc solido. Super Daniel Ricciardo

Lewis Hamilton, voto 10 e lode – L’epicità di arrivare al traguardo su tre ruote resterà negli annali della Formula 1. Il weekend è stato perfetto per lui, fino all’ultimo giro della gara, quando una corda troppo tirata ha rischiato di mandare a quel paese tutto il lavoro fatto. E’ stato anche fortunato, perché al contrario di Bottas la sua gomma è durata un giro in più, altrimenti avrebbe facilmente perso il podio così come accaduto al compagno di squadra, ma è stato comunque incredibile vivere quegli istanti di tensione. Per il resto continua a non esserci storia nel confronto col finlandese, impaurito alla prima curva, mentre Lewis è entrato come se non ci fosse un domani, senza fare calcoli, solo con la voglia di stare davanti dopo una partenza non eccezionale. Non ha alcun rivale.

Max Verstappen, 10 – E’ l’unico che prova a dare concretamente fastidio alle Mercedes. Va molto oltre le potenzialità della macchina, certamente la migliore dopo le straripanti Frecce Nere, ma assolutamente non al livello. Lui ci mette tanto del suo, raggiungendo una maturità quasi impensabile fino a due anni fa. Peccato per quella sosta ai box a due giri dal termine, ma col senno di poi è troppo facile parlare, e forse aveva già problemi sull’anteriore sinistra anche lui. Ci ha provato facendo un giro mostruoso per raggiungere l’Hamilton azzoppato, ma per due curve non ce l’ha fatta. Bravo comunque, più di così non può fare.

Charles Leclerc, 9 – Weekend molto solido per il monegasco, che dopo due prestazioni assolutamente deludenti si è riscattato andando a podio, fortunosamente per via del problema di Bottas, ma bravo comunque a rimanere davanti ai motorizzati Renault. Il più è stato fatto ovviamente in qualifica, da lì si è costruito la sua ottima gara riscattando le ultime uscite infelici sopra una SF1000 ancora ben lontana dall’essere definita competitiva.

Daniel Ricciardo, 8.5 – Si prende il quarto posto a fine gara passando il suo futuro compagno di squadra, dimostrando ancora una volta che con una macchina degna di questo nome sotto al sedere sia uno dei migliori in griglia.

Lando Norris, 8 – Molto bene nonostante il sorpasso subito da Ricciardo. La McLaren in Inghilterra si è ripresa dopo la delusione dell’Ungheria, e lui l’ha saputa portare dignitosamente in quinta posizione.

Esteban Ocon, 8 – Così come Ricciardo, porta nelle posizioni che contano una Renault in grande crescita. Certamente la sua miglior prestazione da quando è rientrato in Formula 1. Vuoi vedere che la squadra francese riuscirà a dare fastidio a McLaren (e non solo) per gran parte di questa stagione?

Pierre Gasly, 8 – A detta sua una delle gare migliori della carriera. E ha ragione, perché per tutto il weekend ha dimostrato quanto sia cresciuto da quando è stato declassato e rimandato in Toro Rosso, ora AlphaTauri. Il francese si è messo dietro proprio quell’Albon che gli soffiò il posto un anno fa, e che adesso potrebbe rifare lo stesso percorso a senso invertito. Ma volendo, perché Pierre dovrebbe tornare in Red Bull quando le sue gare migliori sono targate con la Scuderia di Faenza? Che sia questa la sua dimensione? Oppure avere Verstappen come compagno di squadra è troppo per il 90% dei piloti? Nota a margine: lodevole il sorpasso all’esterno ai danni di Vettel.

Alexander Albon, 6 – Si riprende nell’ultima parte di gara con una bella rimonta dopo aver montato le medie. Il weekend non è andato benissimo visto l’incidente in FP2 e il contatto con Magnussen al primo giro, dal quale ne è uscito colpevole, ingiustamente secondo chi scrive. Sente la pressione, è evidente, e la Red Bull non sta facendo molto per proteggerlo se non con parole di circostanza. Che sia finita qui la sua avventura con il team austriaco? Presto per dirlo, ma non ci sorprenderebbe più nulla.

Lance Stroll, 5 – Grande delusione per la prestazione sua e della Racing Point. Il canadese non brilla in qualifica dopo un inizio di weekend promettente, ma si è fatto risucchiare troppo facilmente nel gruppone. La macchina non ha dato certo le stesse prestazioni di due settimane fa, quando a Budapest terminava in quarta posizione, ma anche lui è sembrato molto sottotono. Ci sarà da lavorare in vista della seconda gara di Silverstone.

Sebastian Vettel, 6 di stima – Così come Leclerc a Budapest, uno dei due piloti ha sofferto tremendamente rispetto all’altro. Forse questa macchina è impossibile da adattare per entrambi nello stesso weekend, basti vedere lo storico del campionato, e sicuramente il venerdì saltato non lo ha certo aiutato con una vettura assettata per avere un posteriore più scorbutico, cosa che lui notoriamente non tollera. Il voto è lo stesso di Leclerc in Ungheria, la difesa su Bottas nel finale è l’unica nota positiva di un weekend da dimenticare. Con questa macchina dare dei giudizi negativi a due piloti del genere è molto, molto complicato. Oh, vi ha fatto pure da meccanico venerdì, ma cos’altro pretendete?

Valtteri Bottas, 8 per la gara: 4 per la partenza – Abbiamo dovuto per forza di cose scindere il voto del finlandese. Il suo passo era ottimo, forse anche migliore di quello di Hamilton, ma tutto va a farsi benedire quando in partenza decide di non attaccare il compagno di squadra. Troppo timido? Ordine di scuderia? Non lo sapremo mai, fatto sta che Lewis non ha esitato a imporsi in curva 1, lui non ce l’ha fatta. Questa è probabilmente la pietra tombale sulla sua possibilità di conquistare un titolo mondiale in carriera. Sfortunato per la foratura al penultimo giro, a parti invertite sarebbe andata in modo diverso.

George Russell, 7.5 – Dodicesimo al traguardo, con un buon ritmo di gara dopo una bella qualifica mandata a monte per aver ignorato le doppie bandiere gialle (a Hamilton diedero tre posizioni di penalità dopo reclamo, a lui cinque senza batter ciglio, ma dettagli). La crescita della Williams è evidente, e lui la sta portando in posizioni certamente più dignitose rispetto ai fallimenti dello scorso anno.

Carlos Sainz, 8 – Merita lo stesso voto di quelli là davanti, peccato per la foratura nel finale che gli compromette un bel weekend.

Antonio Giovinazzi, 4.5 – Weekend disastroso su macchina disastrosa.

Nicholas Latifi, 5.5 – Potrebbe fare meglio, ma non fa neanche malissimo.

Romain Grosjean, 6 – A noi è piaciuto, e premiamo anche la strategia della Haas, per la seconda volta azzeccata (fino a un certo punto). Poteva forse stare un po’ più attento nelle difese sugli avversari, ha rischiato di fare il patatrac più volte, però ha avuto un gran bel ritmo gara con le medie usate rispetto a chi aveva le dure nuove.

Kimi Raikkonen, 4 – Vedi Giovinazzi.

RITIRATI

Daniil Kvyat, 7 – Che peccato, stava facendo una gran gara, ma un brutto incidente a Maggots e Becketts lo ha messo fuori gioco. Fortunatamente sta bene, ma il rammarico è comprensibile.

Kevin Magnussen, S.V. – Incidente di gara al via, ingiudicabile.

Nico Hulkenberg, 6 – Torna in Formula 1 senza alcun preavviso e finisce in tredicesima posizione in qualifica. Non prende parte alla gara per una noia alla power unit. Peccato, ma va lodato per la voglia di rimettersi in gioco. Speriamo possa avere l’occasione di mettersi in mostra nel prossimo weekend, magari anche allenandosi sulla resistenza fisica, specialmente del collo, nel corso di questa settimana.

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