F1 | Newey non si vede lontano dalla Red Bull

"Con Horner e Marko abbiamo creato questa squadra, perché dovrei lasciare tutto questo?", l'interrogativo del progettista inglese

F1 | Newey non si vede lontano dalla Red Bull

Adrian Newey non intende lasciare la Red Bull. Lo storico progettista inglese, che ha riportato al scuderia di Milton Keynes sul tetto del mondo approfittando delle nuove regole ad effetto suolo, ha ammesso come si trovi molto bene in quella che considera a tutti gli effetti una famiglia. Lo stesso Newey, discutendo del suo passaggio in Red Bull avvenuto nel lontano 2006 dove ricopre il ruolo di direttore tecnico, ha sottolineato come abbia accettato questa sfida per poter forgiare da zero una squadra.

Grazie ai servigi tecnici di Newey la Red Bull ha dominato la scena della Formula 1 dal 2010 al 2013, conquistando in quel periodo tutti i titoli piloti con Sebastian Vettel e costruttori, supremazia che si è ripetuta nell’ultimo biennio e che molto probabilmente vedrà il team anglo-austriaco primeggiare almeno fino al prossimo cambio regolamentare che partirà dal 2026.

L’ultima è stata una stagione travolgente per la Red Bull che ha conquistato la bellezza di 21 successi in 22 appuntamenti. L’unico passaggio a vuoto è stato rappresentato dal Gran Premio di Singapore, dove ad imporsi tra le strade di Marina Bay è stata la Ferrari con Carlos Sainz.

“Se ho piacere a rimanere in Red Bull? Assolutamente – ha dichiarato Newey, intervistato da Motorsport.com – Quando sono andato in Williams e in McLaren erano due squadre che avevano vinto gare e campionati molto prima del mio arrivo, c’era molto poco da fare dal punto di vista infrastrutturale ma si sperava di accrescere il lato progettuale. Per questo mi sono unito alla Red Bull, all’epoca era un rischio per la mia carriera ma volevo essere nuovamente coinvolto nuovamente nello sviluppo della squadra. Con Horner e Marko abbiamo creato la squadra, perché mai dovrei abbandonare tutto questo?”.

L’unica vera volta in cui Newey ha pensato di chiudere la propria esperienza in Red Bull è stato all’inizio dell’era turbo ibrida, quando la monoposto anglo-austriaca pagava un ritardo importante sul fronte power unit. Su questa possibilità d’addio ne ha parlato proprio il diretto interessato nell’intervista rilasciata al podcast Beyond The Grid. Nonostante le lusinghe della Ferrari, che in più circostanze ha provato a portare in quel di Maranello il genio inglese, Newey decise di rimanere a Milton Keynes.

F1 | Newey: un rimpianto non aver provato l’esperienza in Ferrari

“Non sembrava esserci un grande desiderio da parte del produttore (Renault, ndr) di essere ai massimi livelli. Non da parte dei ragazzi in fabbrica, ma ai livelli più alti per invertire la situazione. Ti trovi in una posizione deprimente, per vincere devi avere tre fattori chiave: pilota, telaio e motore. Se uno di questi è il lato debole non puoi vincere”.

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