F1 | Mercedes non digerisce il format Sprint e si lecca le ferite dopo il Brasile
"Abbiamo toppato nella configurazione, ma non potevamo più cambiare nulla dopo la Sprint", ha detto Andrew Shovlin
Disastro prestazionale improvviso quello della Mercedes in Brasile. Hamilton e Russell hanno faticato tremendamente per tutto il weekend, nonostante il campione inglese venisse da ottimi risultati, quantomeno in pista vista la squalifica di Austin e che gli ha tolto un secondo posto. La W14 è stata configurata in modo sbagliato a Interlagos, e il fine settimana con la Sprint Race non ha certamente favorito chi ha approcciato al venerdì in modo sbagliato proprio come la squadra di Brackley, la quale non ha potuto rimediare praticamente in alcun modo, evidenziando ancora una volta le tante falle presenti in un format davvero senza senso.
“Siamo stati limitati nei cambiamenti tra Sprint Race e gara principale – ha affermato Andrew Shovlin, capo dell’ingegneria di pista della Mercedes. Abbiamo potuto fare delle modifiche all’incidenza dell’ala anteriore e ad alcune ed eventuali impostazioni elettroniche che il pilota può effettuare nell’abitacolo. Sapevamo che sarebbe stato difficile fare un passo in avanti in termini di prestazioni, ma ci abbiamo comunque provato. Le partenze sono state buone, Lewis sfortunatamente non è riuscito a tenere dietro Alonso dopo averlo superato, non c’era il passo per eseguire il tutto al meglio”.
“Potevamo solo resistere, e i piloti hanno gestito le gomme e dovuto fare i conti con la mancanza di velocità massima. George è stato costretto al ritiro per un guaio al sistema di raffreddamento, le temperature erano totalmente fuori controllo. Chiaramente c’è qualcosa che non va nella configurazione: nelle ultime gare avevamo il passo per lottare per il podio e questa volta siamo riusciti a malapena a lottare per i punti. Siamo ovviamente delusi e lavoreremo duro per capire e correggere ciò che abbiamo sbagliato in Brasile”.
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