F1 | Leclerc smentisce Sainz e Binotto, la sua Ferrari andava ed era almeno da podio

Che la F1-75 non fosse la stessa di sempre è chiaro, ma il team ha distrutto quanto di buono fatto dal monegasco a Budapest

F1 | Leclerc smentisce Sainz e Binotto, la sua Ferrari andava ed era almeno da podio

Vorremmo subito smentire chi ci vuole propinare la storiella di una Ferrari lenta e che a parità di strategia non sarebbe riuscita nemmeno a sorpassare la Mercedes. Charles Leclerc, sesto al traguardo ha fatto due stint molto buoni su gomma media, sicuramente al di sotto delle aspettative di una vettura che avrebbe potuto e dovuto dominare all’Hungaroring, stando alle dichiarazioni specie di Sainz, ma non è stata nemmeno una carretta.

Con una strategia adeguata, il monegasco avrebbe chiuso quantomeno al secondo posto il Gran Premio d’Ungheria, bastava soltanto allungare il secondo stint con gomma media, come tra l’altro richiesto proprio dal gioiellino di casa Ferrari, che per l’ennesima volta si è fidato di un team che va evidentemente in confusione quando devono essere prese le decisioni importanti. Noi ammiriamo il tentativo di Mattia Binotto di proteggere a più non posso i suoi uomini, ma sarebbe altrettanto gradito ammettere come ci sia un grosso problema nel gruppo strategie della Ferrari.

La squadra di Maranello può essere giovane e inesperta quanto vi pare (mah), ma è pur sempre vero che stiamo parlando della Ferrari, e solo la sua storia ci dice come non può e non deve farsi trovare impreparata nei momenti importanti di una gara e di riflesso di un campionato. A cosa servono le belle parole della vigilia quando poi non si hanno i mezzi per combattere quantomeno ad armi pari contro i rivali? La macchina forte non basta, perché quando per qualsiasi motivo sovvengono delle difficoltà tecniche, si deve fare in modo di rimediare, ove possibile, andando a massimizzare il risultato, cosa che riesce benissimo a Mercedes e Red Bull da inizio stagione a questa parte.

Ancora una volta Leclerc ha fatto il fenomeno all’Hungaroring, con un mezzo meno competitivo per via delle temperature fredde ma che comunque lui riusciva a far funzionare più o meno alla perfezione, al contrario di Sainz, il quale ha avuto tutti i problemi di questo mondo sin dalla prima curva, quando era evidente come il compagno di squadra avesse un altro passo, lo dimostra l’overcut dopo la prima sosta. Leclerc forse non sarebbe riuscito a vincere, non lo sapremo mai a dire il vero, anche perché nell’ultimo stint era comunque più veloce delle Mercedes e di Verstappen, e con un vantaggio importante sugli inseguitori prima di montare quella sciagurata gomma bianca, non ci sentiamo di dire con certezza che non avrebbe vinto. Vogliamo però restare larghi con le previsioni, e quindi possiamo affermare come il podio fosse ampiamente, ma davvero ampiamente alla portata del monegasco.

Ancora una volta quindi Leclerc ha patito le decisioni degli strateghi Ferrari, e per questo forse dovrebbe iniziare a imporsi un po’ di più in certe situazioni, perché è chiaro come non possa fidarsi del tutto della squadra visti i precedenti burrascosi. Ricordate Vettel specie nel 2019 e 2020? Le strategie se le faceva praticamente da solo in macchina, ed erano tutte migliori di quelle partorite da Rueda e Co. Non vogliamo accanirci per sport, ma è evidente come taluni nel gruppo strategie Ferrari non siano all’altezza della situazione, e ci dispiace doverlo sottolineare per l’ennesima volta.

La speranza è che questa pausa di tre settimane possa servire a riordinare le idee, ancora, in casa Ferrari dopo una figura che quel glorioso scudo del Cavallino Rampante onestamente non merita, e vedere i due Mercedes e Verstappen ridacchiare nel retro podio dopo aver commentato la scelta della squadra di mettere le hard a Leclerc, insomma, non fa incavolare di brutto chi è a capo della Gestione Sportiva della Ferrari? Noi crediamo e speriamo di sì.

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