F1 | Haas, Steiner: “La squadra ha fatto un passo avanti”

Il team principal della Haas felice per il secondo anno della sua squadra

F1 | Haas, Steiner: “La squadra ha fatto un passo avanti”

Un 2017 più che positivo quello della Haas, abile a migliorare le sue prestazioni e a non cadere in uno dei problemi più annosi della Formula 1 moderna, la “sindrome del secondo anno”.

Numerosi sono stati i team esordienti incappati in errori che non hanno fatto altro che peggiorare le prestazioni dopo inizi promettenti. Errori che la squadra statunitense ha provato a non commettere, anche a costo di ricevere critiche e fare scelte discutibili.

Tra alti e bassi le cose stanno andando per il verso giusto con il team principal Gunther Steiner più che soddisfatto per i passi in avanti compiuti.

“Parte del mio lavoro è prepararsi a non entrare nel tunnel del secondo anno – ha raccontato ad Autosport – puoi sempre finire in quel tunnel, ma ho avuto una terribile seconda stagione in uno dei miei progetti del passato e ho imparato tanto. Tutti erano consapevoli che l’anno scorso dovevamo stare attenti a non mollare la presa”.

Per questo sono state prese decisioni difficili: “Quando l’anno scorso abbiamo scelto di passare allo sviluppo della monoposto 2017 perché le cose per noi non andavano male tutti ci hanno criticato perché non portavamo aggiornamenti. Eravamo noi che non volevamo farlo perché ci avrebbe confuso e impedito di prepararci per il 2017”.

Anche quest’anno, infatti, dopo Singapore gli aggiornamenti cesseranno e il team inizierà a pensare solo alla monoposto 2018. Le cose però dovrebbero continuare a migliorare, visti gli aggiornamenti al motore che probabilmente arriveranno dalla Ferrari e una squadra con maggiore esperienza e consapevolezza.

“Il team è meglio organizzato – ha aggiunto Steiner – non che l’anno scorso fossimo organizzati male, ma non si può essere perfetti il primo anno. Il livello è molto alto e la squadra ha fatto un passo avanti. Abbiamo migliorato i nostri obiettivi”.

“Le persone lavorano meglio insieme perché si conoscono, conoscono i loro punti di forza e le loro debolezze, sanno su chi possono contare e su chi non possono ed è naturale che così riesci a fare meglio”.

“Non posso dire di essere sorpreso – ha concluso – sono orgoglioso che le cose siano migliorate”.

Manuel Lai

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